Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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Messaggi del 01/09/2010

 

PURTROPPO E' TUTTO VERO, CHRISTIAN DOMESTIC DISCIPLINE, VITA DI COPPIA, SCULACCIARE MOGLIE,PUNIZIONI CORPORALI,

Post n°4611 pubblicato il 01 Settembre 2010 da psicologiaforense

"Spanking" cristiano: sculacciare la moglie si può

Sculacciare la moglie? Si può, anche se si è cristiani. Lo dice il sito internet della Christian Domestic Discipline, che "offre" ai cristiani le corrette modalità di comportamento da seguire in famiglia. Il sito si rifà alla tradizione del matrimonio che prevede che l'uomo sia il capo della famiglia e che, anche, possa sculacciare la moglie se indisciplinata. Mai per motivi gratuiti: sarà "la mano di Dio" a guidarlo nella decisione.

 
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TUTTA LA COMMUNITY NE PARLA, STEVANIN, SERIAL KILLER, PROSTITUTE, CONVERSIONE, MOSTRO, SANTO, FRATE, FRANCESCANO LAICO,

Post n°4610 pubblicato il 01 Settembre 2010 da psicologiaforense

IL SERIAL KILLER STEVANIN SI FA FRATE

LA CONVERSIONE GIUNGE DOPO SEI RAGAZZE SEVIZIATE, MASSACRATE, FATTE A  PEZZI E SEPOLTE NEI CAMPI

 

 Il mostro e il santo. Il pluriassassino e l’uomo di fede. Il carcere a vita e la vita in convento. Con il Tau e lo scapolare appesi al collo. «È come se lo Spirito Santo mi avesse rivoltato al suo interno a modo di un guanto», dice lui al ministro di culto che da cinque anni gli fa visita in cella. Su per giù come scrisse Manzoni raccontando Fra’ Cristoforo. Lui però non è il personaggio di un romanzo, ma Gianfranco Stevanin: il serial killer più pericoloso che abbia agito in Italia fra il 1989 e il 16 novembre 1994, quando viene arrestato al casello autostradale di Vicenza Ovest, per lo stupro di una giovane prostituta austriaca.
Era l’apice di una escalation criminale cominciata molto tempo prima, quando Stevanin aveva 18 anni. Alla fine andrà all’ergastolo per l’omicidio di sei donne. La sua sembrerebbe una storia inventata, invece è una storia accaduta dietro casa: a Terrazzo, paesino del Basso Veneto opulento. Fra i campi di soia e i filari di meli, sotto l’argine sinistro dell’Adige e il silenzio della gente. Gente che adesso farà sentire la propria voce, eccome se parlerà: perché quest’uomo a lungo disprezzato per le sue imprese mortifere a sfondo sessuale, per molto tempo deriso, temuto, talvolta  ammirato e studiato, oggi vorrebbe vestire l’abito francescano.
Desidera diventare frate, il serial killer di Terrazzo: vorrebbe entrare in convento come francescano laico. «Sento il bisogno di seguire una strada nuova», dice. E il percorso sarebbe quello della vita consacrata nella Chiesa Cattolica: il Terzo Ordine Regolare di San Francesco, derivante dal movimento penitenziale. Un ordine mendicante, canonicamente autonomo all’interno della famiglia francescana.

MA Com’è lui oggi, a cinquant’anni da compiere il due ottobre? È un uomo gigante, molto corpulento, i capelli lunghi, la calma e l’imperturbabilità di sempre: parli del suo passato e per lui è come stare a guardare un film che non gli appartiene. Il pentimento per il tanto male arrecato? «Io sto pagando la giustizia degli uomini. Mi dicono che quella di Dio dovrò pagarla quando sentirò il bisogno di chiedere perdono alle mie vittime e ai loro parenti. Ma devo essere onesto, lo sono sempre stato: io mi sento a posto con me stesso. Posso dire che è vero quel che i giudici sostengono abbia commesso, ma io non ricordo niente. A voi sembrerà un paradosso, ma alla fine di tutto io non so perché mi trovo qui. E potrei pentirmi soltanto semi ricordassi di avere fatto qualcosa. Siccome non mi rendo conto, non ho niente da perdonarmi».     

 
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