Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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Messaggi del 24/09/2010

 

LA FOTOGALLERY, POLITICA E GOSSIP, NOEMI LETIZIA, IN DUE ANNI UNA METAMORFOSI, DONNE E UOMINI DI POTERE

Post n°4711 pubblicato il 24 Settembre 2010 da psicologiaforense

Il viso di Noemi Letizia ribalza ancora una volta sul web. La ragazza napoletana divenuta famosa per il suo compleanno che vedeva come ospite il premier Berlusconi, è stata fotografata in occasione di una festa per la presentazione di una sua nuova linea di abbigliamento. Colpisce il cambiamento estetico sul viso della bionda 19enne.

In questa gallery, a destra il suo attuale aspetto, a sinistra sue foto degli ultimi due anni.
 
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LE SCUSE DEI CLIENTI DI PROSTITUTE,PROSTITUZIONE, MULTE, LUCCIOLE, UNA SERA CON LA POLIZIA MUNICIPALE

Post n°4710 pubblicato il 24 Settembre 2010 da psicologiaforense

«Mi sono fermato per motivi umanitari»

Le scuse dei clienti delle prostitute

A Sedriano, dopo l'ordinanza contro le lucciole, vengono comminate sei multe al mese. C'è chi paga e chi protesta...

La spiegazione del primo cliente, un quarantottenne marocchino, non fa una grinza: «Mi sono fermato perché mi sembrava che la ragazza avesse bisogno d'aiuto. E poi signor agente, io sono musulmano, ed è impossibile che un musulmano vada con le prostitute». Poi c'è un camionista, pizzicato con una prostituta romena, che nel suo ricorso contro la multa da 500 euro consegnatagli dai vigili obietta: «Dove risiedo non esiste tale regola e mi chiedo il perché visto che vivo nella stessa regione». Inoltre, lui la multa l'avrebbe data anche agli agenti che «per fare l'accertamento mi sono venuti incontro con la loro auto sul mio senso di marcia. Fermandoci in quella posizione non si è prodotta una situazione più a rischio di quella di cui mi si chiede conto?». E la colpa è anche del sindaco, che non fa pulire la piazzolla dove staziona la prostituta: «Penso che, passando tutti i giorni da quel luogo e vedendo la persona e i suoi rifiuti giacere indisturbati indicandone l'attività anche quando ella è assente (facendole pubblicità) l'amministrazione tolleri tale situazione». Sedriano, paese di quasi 11 mila abitanti nel Milanese, è uno dei 56 comuni italiani che hanno emesso ordinanze contro la prostituzione. Tra questi anche il comune di Roma e altre grandi città. A fare la differenza, però, è la costanza dei controlli. Così, a Sedriano, sono stati multati sessanta clienti e sessanta ragazze, una media di sei multe al mese.

La maggior parte dei clienti paga subito, pregando i vigili di non spedire verbali a casa, ma ora cominciano a piovere i ricorsi, con le scuse più strane. Un cinquantasettenne, ad esempio, scrive che «pur condividendo il contenuto, i buoni propositi e le serie motivazioni» dell'ordinanza, lui «stava limitandosi a interloquire con un'amica». E la prova sarebbe il fatto che «io e la mia amica (una lucciola nigeriana, ndr), alla vista degli agenti, siamo scesi immediatamente, in ordine e senza nessun oggetto che avesse potuto far pensare a un rapporto sessuale, consumato o da consumare». Poi c'è un operaio che dice di averlo fatto per motivi umanitari: «Ho fatto salire la ragazza nella mia auto perché sto facendo un'indagine sui loro problemi e poi avrei riferito tutto alle forze dell'ordine». Un altro cliente chiede: «Mettetevi nei miei panni, non è facile perdere così 500 euro, altri Comuni ne chiederebbero 36 per lo stesso fatto. Sinceramente quel giorno mai mi sarei aspettato di perdere un terzo del mio stipendio per una cosa simile». Un giovane di 18 anni con tanto di navigatore in auto sostiene di essersi fermato «a chiedere un'indicazione stradale». Un altro dice di «aver avuto un malore e di essere stato aiutato dalla ragazza». C'è poi chi si appella alla Costituzione: «L'ordinanza dovrebbe ricalcare i divieti e leggi nazionali e non causare disparità di trattamenti nei cittadini che compiono medesimi fatti in luoghi diversi».

 

 
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SCANDALO A VICENZA, VIDEO SEXY, SCUOLA, YOU TUBE, STUDENTESSE DISINIBILE, SESSUALITA', EDUCAZIONE SESSUALE,

Post n°4709 pubblicato il 24 Settembre 2010 da psicologiaforense

Scandalo a Vicenza.
Filma la compagna mezza nuda
in classe, il video finisce su YouTube

Un gioco malizioso tra compagne di classe di una scuola superiore e filmato col telefonino è finito su YouTube con tanto di indagine in corso da parte della polizia milanese che si occupa di video dai contenuty  hard che coinvolgono minorenni. Gli inquirenti lombardi sono arrivati a Vicenza partendo da un video dal titolo "studentesse modello" pubblicato su YouTube (e ora rimosso) in cui erano montati diversi spezzoni. Uno di questi portava la didascalia "Istituto magistrale Fogazzaro - Vicenza - 4 giugno 2008". I due minuti di filmato si aprono con l'inquadratura di una professoressa mentre sta spiegando seduta in cattedra; le immagini che seguono passano in rassegna le unghie smaltate della ragazza che sta riprendendo la scena, il suo astuccio e i libri di testo sul banco. A questo punto l'inquadratura mostra la compagna di banco: mora, dall'età apparente di 15/16  anni. Dopo il volto - dapprima imbarazzato e poi sorridente - della giovane le immagini mostrano le sue gambe e la minigonna che viene alzata fino a mostrare gli slip. Anche questi vengono spostati.......  Il video si conclude con un primissimo piano della scollatura della ragazza.

 
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IL FATTO DEL GIORNO: A SCUOLO DI GUERRA, ESERCITAZIONI PARAMILITARI, LIBRO E MOSCHETTO,PATTUGLIE DI STUDENTI, CULTURA MILITARE,

Post n°4708 pubblicato il 24 Settembre 2010 da psicologiaforense

IL FATTO DEL GIORNO 

NELLA SCUOLA  ENTRA L'EDUCAZIONE ALLA “ CULTURA MILITARE”

 

LIBRO E MOSCHETTO

Si chiama “ALLENATI PER LA VITA”. E’ il corso teorico e pratico, VALIDO COME CREDITO FORMATIVO SCOLASTICO (alla sua quarta edizione), rivolto agli studenti delle scuole superiori lombarde.
In pratica dopo le lezioni teoriche  seguirà l’addestramento  “paramilitare” (primo soccorso ai feriti in azione, arrampicata, nuoto e salvataggio e “orienteering”, vale a dire sopravvivenza in ambienti ostili e senso di orientamento, (ma l’autore della circolare scrive orientiring, coniando un neologismo). Non solo, ma agli studenti si insegnerà a tirare con l’arco e a sparare con la pistola. E in più “percorsi ginnico-militari", ecc.... .

Seguirà, a fine corso, “una gara pratica tra PATTUGLIE di studenti”.  Gli istruttori sono militari in congedo (un centinaio). Gli allievi, tutti volontari, l'anno scorso sono stati 900.

QUESTA BELLA INIZIATIVA CHE RIPUGNA SUL PIANO EDUCATIVO E FORMATIVO CI VIENE A COSTARE MOLTI MILIONI DI EURO QUANDO NELLE SCUOLE MANCA TUTTO E DOVE SI LICENZIANO GLI INSEGNANTI.

 

 

 
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LA FOTONOTIZIA DEL GIORNO,ATTUALITA', CRONACA, SPETTACOLO, CINEMA, CULTURA, EDDIE FISHER, LIZ TAYLOR, ANNI CINQUANTA

Post n°4707 pubblicato il 24 Settembre 2010 da psicologiaforense

 

Addio a Eddie Fisher, sposò Liz Taylor
Il cantante Eddie Fisher, idolo delle teenager degli Anni Cinquanta, è morto all'età di 82 anni. Fisher - deceduto a Berkeley, in California, per le complicazioni seguite a un intervento chirurgico all'anca- era stato il protagonista di una torrida storia finita sulle copertine dei rotocalchi di mezzo mondo quando aveva lasciato la moglie Debbie Reynolds per Elizabeth Taylor.

 

 
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CRIMINOLOGIA, CRONACA, ATTUALITA', DELINQUENZA GIOVANILE, PSICOLOGIA FORENSE, SOCIOLOGIA, IMMIGRAZIONE,

Post n°4706 pubblicato il 24 Settembre 2010 da psicologiaforense

Roma: 19enne cinese assolda connazionale per decapitare il ragazzo che gli aveva "soffiato" il posto di lavoro

Non riusciva ad accettare il fatto di esser stato licenziato, così un cittadino cinese di 19 anni, residente a Roma, ha assoldato un suo connazionale per uccidere la persona che l’aveva sostituito.

E’ accaduto ieri in via dell’Omo, a Tor Tre Teste: un cittadino cinese, armato di machete, è entrato in un negozio di alimentari ed ha cercato di uccidere il ragazzo bengalese che era stato assunto al posto del suo connazionale.

Era stato pagato 1000 euro per decapitare il giovane, ma fortunatamente la vittima è riuscita a scappare prima che accadesse il peggio.

Il ragazzo bengalese è stato ferito ad un gomito ed è stato giudicato guaribile in circa dieci giorni.

 
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COPPIE INSANGUINATE, CUORI INFRANTI, AMORI CRIMINALI, FAMIGLIE DI SANGUE, OMICIDIO, SUICIDIO, PSICOLOGIA FORENSE,

Post n°4705 pubblicato il 24 Settembre 2010 da psicologiaforense

CRIMINOLOGIA, PSICOLOGIA FORENSE, SOCIOLOGIA

VIOLENZA E MORTE NELLA COPPIA

Separazione e morte. Un amore che inciampa, si disgrega, si trasforma in lotta feroce, coinvolge dolorosamente – quando ci sono – i figli, e finisce in tragedia.




Capita sempre più spesso. L’altro ieri a Brescia, dove un padre ha ucciso la figlioletta di 3 anni e, poi, si è tolto la vita. Nei giorni scorsi in Veneto, in Toscana, in Piemonte. Troppi casi di incomprensione e di sangue tra (ex) coniugi perché non ci si soffermi a riflettere, a mettere in fila dati e pensieri.

E la realtà, a guardare i numeri per quello che sono, fa paura. Se è vero che nove volte su dieci le cosiddette "tragedie della separazione" nascono da un matrimonio fallito, non possiamo rimanere indifferenti al fatto che nell’Unione europea il numero annuo dei divorzi sia pari alla metà dei matrimoni e che due terzi delle famiglie siano ormai senza figli. Tanti divorzi e pochi bambini. Ingredienti esplosivi che rischiano di trasformare la fisiologica fragilità di una coppia in conflittualità latente, in rabbiosa solitudine, in forme patologiche di rivendicazione.

Oggi in Europa ci sono 55 milioni di persone che vivono sole, dopo il fallimento di un rapporto di coppia. Non tutte, per fortuna, a "rischio tragedia", ma le statistiche non sono un’opinione. Al di là della retorica buonista sulle "nuove" famiglie, sulle famiglie "allargate", diventa sempre più chiaro che, se cresce in modo indiscriminato il numero di coloro che si lasciano, si riprendono, si "ricompongono", cresce parallelamente il lungo, insidioso filo delle incomprensioni, dei rancori, delle situazioni sospese ad alto rischio.

«Cuori infranti», si diceva una volta con un pizzico di ironia, quasi a ribadire che le questioni amorose devono rimanere private e confinate tra le pareti di casa, per essere risolte lì, a quattr’occhi.  Al contrario, il matrimonio è per sua natura  fatto sociale. Anzi, se si potesse fare una classifica, la "più sociale" delle decisioni perché modifica in profondità la vita delle persone, perché dalla coppia si allarga alle famiglie di origine, ai figli, ai parenti, agli amici, alla società, in una catena di intrecci e di sovrapposizioni ampia e feconda.

Ecco perché una coppia che va in crisi e si frantuma passa troppo spesso dall’entusiasmo della tenerezza alla delusione dell’odio, con le conseguenze dolorose che ogni giorno la cronaca ci offre. E sono fatti che riguardano tutti, a cominciare dalle istituzioni civili ed ecclesiali. Se è vero, statistiche alla mano, che il numero dei fatti di sangue è direttamente proporzionale alla crescita delle separazioni, dei divorzi, delle cessazioni delle convivenze, l’impegno dovrebbe essere finalizzato proprio a cementare la coppia, a contenere il dilagare delle incomprensioni e delle rotture

 
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