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Messaggi del 28/09/2010

 

LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, RAGAZZE, PIPI' IN PIEDI, UNIVERSITA', ECOLOGIA, RISPARMI, AMBIENTE, FOTOGALLERY, STUDENTESSE

Post n°4722 pubblicato il 28 Settembre 2010 da psicologiaforense

LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO

SFIDA ECOLOGISTA: PIPÌ IN PIEDI PER LE STUDENTESSE

Alla Shanxi Normal University nello Xian (Cina) c'è qualcosa che non quadra: nei bagni delle ragazze si trovano gli orinatoi. Non si tratta di un errore, ma di una strategia ben studiata per risparmiare acqua. Secondo i portavoce dell'Università, infatti, se ogni ragazza facesse la pipì da in piedi, aiutandosi con degli speciali coni di carta, si risparmierebbero ogni giorno 160 tonnellate d'acqua.


MA FORSE NON TUTTI SANNO CHE  NON E' UNA NOVITA' SOLO CINESE !!

Magic-Cone si usa anche in Italia. 

 E' un imbuto di cartone usa e getta, l'unico strumento che permette alla donna di fare pipì stando in piedi.Si adatta perfettamente alla forma anatomica della donna presentando, di profilo una curvatura sull'apertura superiore. L'apertura inferiore è abbastanza grande da non permettere alcuna fuoriuscita in eccesso di urina.Facendo una piccola pressione sulle pieghe laterali, magic-cone si bloccherà in una posizione aperta e semirigida permettendo il suo uso.La parte esterna dell'imbuto rimarrà asciutta e pulita per tutto il suo utilizzo.

 
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MALEDETTI ITALIANI, TOPI DI FOGNA , FRONTALIERI SVIZZERI INFAMI E LADRI, CANTON TICINO, VIA GLI ITALIANI,

Post n°4721 pubblicato il 28 Settembre 2010 da psicologiaforense

ITALIANI? RATTI SCHIFOSI: RUBANO, DEVASTANO, FANNO SCANDALO.

DERATTIZIAMO!

 

 

Frontalieri come ratti: nuova campagna choc contro gli italiani


Dai cartelloni a Facebook una nuova e aggressiva presa di posizione contro i lavoratori di Como, Varese e Novara. Sarebbero i "topi" che si arricchiscono sulle spalle dei ticinesi

I "nemici" sono rappresentati come tre toponi pronti a saccheggiare borse di "formaggio" svizzero e sarebbero essenzialmente di tre tipi (VEDI IMMAGINE QUI SOTTO): il Fabrizio, piastrellista di Verbania che lavora in Ticino, il Bogdan rumeno dalla professione sconosciuta e il Giulio avvocato italiano che lavora in Lombardia. Il riferimento è chiaro: chi ha messo in scena questa polemica irriverente non ama chi ogni giorno passa il confine per lavorare, chi arriva dall'estero e chi prende provvedimenti (vedi Tremonti) che intaccano la ricchezza del vicino Cantone. 

"Stiamo arrivando a quota 45.000 frontalieri - si legge sul sito "Bala i ratt"- un quarto della forza lavoro in Ticino. Significa che tutti i ticinesi potrebbero lavorare, ma non possono farlo perché muratori, operai, camerieri, impiegati, infermieri, ricercatori, professori dalla vicina Italia, sottopagati e comunque ben contenti di portarsi a casa stipendi che al loro paesello nemmeno si sognano (adesso poi che l’euro è in caduta libera…) gli portano via il posto da sotto il naso. E non veniteci a dire che gli svizzeri non vogliono fare più certi mestieri: se non ci fossero migliaia di pendolari che giorno e notte arrivano da Como, Varese, Milano e Novara ad occupare fabbriche, negozi, banche (sono anche lì) e ristoranti, gli svizzeri sarebbero ben contenti di non andare a timbrare".


 
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ITALIA, CRISI ECONOMICA, DISOCCUPAZIONE, LELE MORA, ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSA, FABRIZIO CORONA, GOSSIP, CURIOSITA',

Post n°4720 pubblicato il 28 Settembre 2010 da psicologiaforense

UN UOMO DA MARCIAPIEDE?

Il macho per eccellenza, alto, muscoloso, super tatuato come un corsaro della Tortuga, si è fatto mantenere da un uomo per dieci anni, come un cicisbeo qualunque. Insomma, quel Fabrizio Corona che un giorno sì e l’altro anche compare sulle riviste patinate con le mani ben salde sulle curve delle donne più belle del mondo (valga per tutte la divina Belen Rodriguez) era il fidanzatino di Lele Mora. Che poi la confessione, perché di confessione si tratta, venga fuori non da una lettera d’amore trafugata da qualche Arsenio Lupin dello spettacolo, ma dai verbali di un tribunale, aggiunge un tocco di meschina italianità che pare, passateci la metafora, il cacio sui maccheroni di una storia d’appendice.
Lele Mora, l’elegantone che ama le pantofole di raso, i caffetani, gli orologi tempestati di diamanti e le feste in Costa Smeralda, si è comportato come una miliardaria americana al cospetto del giovanissimo boyfriend. Soldi, tanti soldi, in cambio dell’illusione di essere corrisposto nel proprio sentimento. E adesso, almeno in tribunale, recrimina sul latte (pardon, sul capitale) versato raccontando delle 8 fuoriserie regalate al suo amasio, compresa la Bentley su cui si racconta il bel Fabrizio abbia concupito Belen, dei gioielli e persino dell’appartamento da 1 milione e mezzo di euro dal quale il nostro, appena liberato dalla galera, dispensava mutande firmate ai suoi fans. Una storiella edificante di sesso, corna e fatture false proprio come si addice al bel mondo della moda e dei reality, quel mondo che tanto affascina i nostri ragazzi tra scimmiottature delle veline e invidia per i loro gigolò. Lusso e popolarità, soldi e segreti inconfessabili, dove la realtà è ben diversa da quella che ci appare sulla carta patinata. Morale della favola, mentre Lele Mora è stato rovinato dall’amore per il bel tenebroso che lo ha spolpato a dovere, e che in fondo fa più tenerezza che scandalo, Fabrizio Corona incassa la peggiore delle etichette: non più play boy a cui le donne cadono ai piedi, ma ragazzotto qualunque che per una bella macchina e qualche regalino è disposto ai compromessi più scabrosi.
L'ITALIA DELLA CRISI SI CONSOLA ANCHE COSI'.

 
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