Tag CloudCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 791 TagCerca in questo BlogUltimi commentiContatta l'autore
TagTag CloudMenuChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione. Citazioni nei Blog Amici: 791 Cerca in questo Blog |
Messaggi del 17/10/2010
Post n°4813 pubblicato il 17 Ottobre 2010 da psicologiaforense
TENDENZE Finte separazioni per pagare meno tasse e... non solo. Sono sempre più i coniugi che, per pagare meno tasse, decidono di percorrere la strada della falsa separazione matrimoniale. Nel «gioco» fiscale delle detrazioni, una famiglia monoreddito può così realizzare una sorta di quoziente familiare “fai da te”, con un risparmio anche notevole in termini di Irpef, al quale si aggiunge la possibilità di trasformare una seconda casa in «abitazione principale» con ulteriori sconti fiscali. Naturalmente è necessario che l’importo del reddito unico sia significativo per determinare il risparmio d’imposta. Nel caso di una famiglia con due figli e un imponibile monoreddito di 80.000 euro il risparmio può arrivare fino a 10.000 euro. A questo si aggiungeranno altri benefici: la casa tenuta «a disposizione» potrà essere ora considerata «abitazione principale», tanto che non pagherà nemmeno l’Ici e otterrà anche una riduzione della Tassa sui rifiuti. Non parliamo poi dei casi in cui vi siano attività commerciali, società, imprese, ecc... "SEPARANDOSI" i coniugi possono architettare strategie che portano enormi vantaggi e aprono infinite possibilità....
Post n°4812 pubblicato il 17 Ottobre 2010 da psicologiaforense
ITALIA CRIMINALE, ASSASSINI FOLLI O ASSASSINI LUCIDI, IL MALE, NORMALITA' E DIVERSITA' L'UCCISORE DI BAMBINI
Carcere delle Murate in Firenze. Settembre 1875. Scoppia un gravissimo disordine, i detenuti scuotono le sbarre e urlano insulti verso una cella isolata, la numero 16: «Ammazza bambini». Alle dieci e mezza del 18 dicembre 1876, sotto il cielo nuvoloso e vicino all'Arno ingrossato dalle burrasche della notte, iniziava il dibattimento contro Grandi Callisto, conosciuto col nome di Carlino e soprannominato Prospero, di anni 24 di fu Giuseppe, scapolo, artigiano e carradore, nato e domiciliato tra i filari di viti alberate del Valdarno. Detenuto e imputato di omicidio premeditato continuato consumato per avere tolto violentemente la vita a Luigi Bonechi di anni 4, ed Arturo Diotisalvi di anni 4, a Fortunato Paladini di anni 9 e ad Angiolo Martelli di anni 7 a scopo di vendetta. E per aver tentato di uccidere Amerigo Turchi, di anni 9, senza riuscirvi unicamente per circostanze fortuite ed indipendenti dalla sua volontà. Quelle urla del bimbo, che stava per essere soffocato e sepolto nella piccola fossa del pavimento sterrato della sua bottega, fecero accorrere una guardia municipale e tre paesani che, sfondata la finestra che dava sul vicolo, salvarono l'innocente e svelarono il mistero dei bambini spariti senza lasciare traccia: li aveva ammazzati il Grandi e i corpi li aveva sotterrati nella sua dimora. La confessione era stata immediata: «Scriva Signor Giudice, che in tutti ci ho colpa io e gli ho ammazzati tutti io. Gli ho uccisi per vendetta e gli ho ricoperti di terra. Dimani la prego di dire alla mia famiglia che mi mandi la mia giubba». Il caso dell'«uccisore dei bambini» era dunque risolto ma i dodici membri del giurì, ricostruito il come, avevano un altro compito: capire le ragioni di tali gesti. Lo voleva il pubblico, avido di sapere cosa lo distingueva da quel mostro, e lo voleva la Giustizia. Nell'udienza di apertura il Presidente Mori Ubaldini formulò la domanda di sempre: «aveva egli o no coscienza dei propri atti e libertà d'elezione?». Ai giurati popolari fiorentini bastarono due ore per scegliere di non scegliere: il cardatore Callisto Grandi agì trovandosi in uno stato vicino a quello di chi non ha coscienza e libertà dei propri atti, dunque semi-responsabile. Il verdetto fu 20 anni di lavori forzati. L'aggiornata scienza del tempo lo avrebbe voluto prosciolto per pazzia mentre i genitori dei bimbi all'ergastolo. La sentenza disse che andava punito ma che era un diverso, diverso dalle persone (fino a quel momento) per bene. Di qui il verdetto mediano: che non soddisfa nè gli scienziati nè le persone offese ma salva il senso comune: responsabilità ma diminuita. Soluzione di allora, soluzione di oggi.
Post n°4811 pubblicato il 17 Ottobre 2010 da psicologiaforense
"Troppi curiosi": transennata la casa dello zio-orco di Sarah Scazzi Pellegrinaggio ad Avetrana Troppi curiosi davanti alla casa del delitto di Avetrana e i carabinieri intervengono. Nel tardo pomeriggio vigili urbani e carabinieri hanno apposto un nastro rosso e bianco ai lati del cancello di casa Misseri, zio di Sarah Scazzi e reo confesso. Ciò per evitare che le persone di avvicinino troppo o sostino davanti all'ingresso dell'abitazione. Ma ciò non ha scoraggiato i turisti dell'orrore che ora si affollano ai lati del cancello e del garage. ![]() ![]()
|
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49