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Messaggi del 16/11/2010
Post n°4940 pubblicato il 16 Novembre 2010 da psicologiaforense
TEMI DI PSICOLOGIA FORENSE E CRIMINOLOGIA Copyright © by Psicologiaforense, riproduzione non autorizzata IL FENOMENO DELLO STALKING: PREDATORI IN AGGUATO
IL PERSECUTORE:
DEFINIZIONE: (dal manuale classificazione crimini, FBI): “ persona che - in più di una occasione- adotta condotte volontarie e premeditate consistenti nel seguire, spiare, molestare un’altra persona al fine di provocarle afflizione emotiva e il ragionevole timore di subire lesioni fisiche , violenze, o di essere uccisa. Spesso la persecuzione è un delitto invisibile finché non esplode la violenza. Di solito tra l’inizio delle condotte persecutorie e il manifestarsi della violenza intercorre, in media un lasso di tempo dai due ai cinque anni. SINTESI: la persecuzione è una forma di terrorismo rivolta contro un individuo allo scopo di ottenere un CONTATTO con quest’ultimo e dominarlo. Gli atti persecutori fanno leva sulle paure più profonde della vittima: che le si dia la caccia, che le si faccia del male, che la si uccida, ecc... FATTISPECIE: Secondo le più aggiornate statistiche oltre il 5% degli omicidi in Italia è stato preceduto da atti di persecuzione e una donna su venti è perseguitata, in qualche momento della sua vita, da un ex fidanzato, da un ex marito o da uno sconosciuto. La persecuzione può cominciare in maniera non minacciosa, magari con un complimento e/o con una lettera d’amore, un SMS, ecc… ma poi può intensificarsi: la vittima viene allora sorvegliata, pedinata bersagliata con linguaggio osceno, molestata, minacciata di lesioni fisiche… finchè si arriva all’aggressione vera e propria ed all’omicidio. Il persecutore può essere indifferentemente un operaio, un professionista, un manager, una casalinga, un impiegato, ecc… perché questo crimine si verifica a tutti i livelli socio-culturali ed economici. I SEI TIPI DI PERSECUTORE: 1)il persecutore di celebrità; 2) il persecutore romantico immaturo; 3) il persecutore dipendente, sensibile al rifiuto; 4) il persecutore con personalità borderline; 5) il persecutore erotomane, 6) il persecutore schizofrenico. Tutti i persecutori fanno del terrorismo psicologico. Spesso hanno l’intenzione di terrorizzare la vittima ma talvolta questo effetto è una conseguenza non intenzionale dell’ossessione del persecutore. Dovunque la vittima vada, corre rischi. EFFETTI SUL PERSEGUITATO: È difficile rendersi conto dell’intensità della paura per la propria vita provata dalle vittime. L’orrore è talmente intenso e costante che spesso si fa fatica ad immedesimarsi nella situazione della vittima la quale diventa gradualmente prigioniera del persecutore. A mano a mano che il terrorismo si intensifica, la sua vita diventa una prigione. Gli amici e a volte i parenti, si allontanano per paura di essere coinvolti e perseguitati a loro volta. La vittima passa in fretta dalla “copertura protettiva” di casa a quella del luogo di lavoro, e di nuovo a casa, proprio come il detenuto viene trasferito da una cella all’altra. Spesso neanche il luogo di lavoro è un rifugio. Alcune vittime sono troppo terrorizzate per uscire di casa da sole. Vivono confinate ed isolate sbirciando il mondo nascoste dietro le persiane sbarrate. Se il persecutore si presenta ripetutamente sul luogo di lavoro della vittima, questa può perdere il posto. Altre vittime hanno perso i propri animali domestici orribilmente uccisi, si sono visti danneggiare l’automobile, la casa o il giardino; i loro persecutori hanno fatto circolare materiale diffamatorio sul loro conto (ad esempio che avessero contratto l’AIDS) ALCUNE VITTIME HANNO DOVUTO CAMBIARE CASA, CITTÀ O PERSINO TRASFERIRSI ALL’ESTERO.
Post n°4939 pubblicato il 16 Novembre 2010 da psicologiaforense
PROVOCAZIONI E REAZIONI "A letto con il Presidente... ma blocchi il nucleare in Germania!" Come nel film Proposta indecente, ma a parti invertite. Se nella pellicola del 1993 diretta da Adrian Lyne era il miliardario Robert Redford a offrire un milione di dollari per una notte con la bellissima Demi Moore, ora in Germania cambiano i ruoli. E la giornalista e scrittrice Charlotte Roche, di 32 anni, fa la sua proposta indecente. Niente di meno che al presidente della Germania Christian Wulff. E questa volta non ci sono in ballo soldi, ma solo sesso. Con il consenso del marito, che non sembra struggersi l'animo come invece faceva Woody Harrelson nel film. Il tutto a una sola condizione: il presidente tedesco non deve firmare la legge sul prolungamento dell’attività di 17 centrali nucleari, deciso dal cancelliere Angela Merkel.
COMMENTI: Il quotidiano Bild ha definito quella arrivata dalla moderatrice televisiva, diventata famosa per il suo bestseller Feuchtgebiete (zone umide), in cui racconta le esperienze sessuali di una diciottenne, un' "offerta immorale". E si chiede se la Roche sia diventata "completamente pazza". Intanto, in un'intervista al settimanale Der Spiegel in edicola domani, la Roche ha spiegato che non scherza, informando il presidente di avere anche dei tatuaggi e spiegando che adesso manca solo "l'approvazione della first lady". La Roche ha spiegato che la motivazione della sua provocante offerta risiede nella paura che le fanno i siti tedeschi di stoccaggio delle scorie nucleari e l'inquinamento nucleare delle falde acquifere. Ora si aspetta solo il giorno dell'eventuale firma del presidente. E l'altro, meno probabile, del bene placet della moglie del presidente (Ansa)
Post n°4938 pubblicato il 16 Novembre 2010 da psicologiaforense
STORIE, STORIELLE, STORIACCE
Assolto lo stalker di Michelle Hunziker: é un povero pazzo
Per oltre due anni perseguitò la showgirl Michelle Hunziker mandandole una serie di lettere, pedinandola e telefonandole insistentemente sul cellulare della sua guardia del corpo. Oggi Fabrizio Piga, cagliaritano di 30 anni, è stato assolto dal tribunale di Milano perchè incapace di intendere e di volere. Il giudice della terza sezione penale ha dichiarato la non imputabilità dell'imputato per totale infermità di mente, anche sulla base della relazione di un perito psichiatra che aveva accertato che l'uomo soffre di un «disturbo bipolare con manifestazioni psicotiche, di tipo narcisistico e ossessivo». Il magistrato non ha disposto una misura di sicurezza con ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, come aveva richiesto invece il pm, ma si è rimesso al procedimento di «amministrazione di sostegno» già aperto nei confronti dell'imputato al tribunale di Cagliari. Nel processo si era costituita parte civile la stessa showgirl, rappresentata dall'avvocato Davide Steccanella.
Post n°4937 pubblicato il 16 Novembre 2010 da psicologiaforense
DA UN'IDEA DI ALBA SADDI (BLOG PSICOALCHIMIE): STAFFETTA TRA BLOGGER
CREDERE O NO IN BABBO NATALE ?
Le renne, la slitta, il sacco di doni, il cappello bianco e rosso. Sarà anche vero che Babbo Natale non c'è, come ci hanno rivelato un triste giorno molto lontano. Certo la sua immagine esiste - e resiste - nelle speranze, nei sogni, nelle aspettative dei bambini, sfidando il disincanto del tempo presente, gli stimoli martellanti della pubblicità, la prevalenza della logica sulla religione. Babbo Natale resiste per tutti, non solo per i più piccoli: bambine vestite da donna, orecchini e lucidalabbra, affidano a una e-mail il loro desiderio, proprio quello di cui i genitori non vogliono neppure sentire parlare: «Caro Babbo, mi porteresti un telefonino nuovo?». Credere o no a Babbo Natale? L'ufficio postale di Nuuk, in Groenlandia, è al collasso: oltre centomila tra lettere, pacchetti, disegni e perfino il fieno per le renne impacchettato e spedito da chissà dove. Al quartier generale di Korvantunturi, in Lapponia, va ancora peggio. E anche noi ci difendiamo bene: ogni anno le Poste organizzano un servizio apposito per smistare le buste per Babbo Natale che intasano cassette e uffici. I centri regionali mandano a tutti una risposta personalizzata. L'anno scorso sono arrivate quarantamila lettere. Il record di contatti tocca comunque a Internet: duecentomila bambini di tutte le età e di tutto il mondo si sono collegati con il sito www.santa.gl, inviando auguri, disegni e filmati. Stessa storia sull'italiano www.miocarobabbonatale.it, dove i messaggi catalogati sono stati più di diecimila. Un esercito di piccoli uomini e piccole donne per altri versi cresciuti in fretta, bombardati da mille stimoli tecnologici ed estetici, si aggrappa a un sogno assai poco moderno, di difficile collocazione negli status vincenti dei nostri giorni: Babbo Natale non è forte fisicamente, non è bello o elegante, nè ricco e potente. È solo un benevolo dispensatore di doni, che conosce la parte buona dentro ognuno di noi. A più di cento Natali di distanza, vale ancora l'articolo che Francis P. Church scrisse nel 1897 sul «Sun», rispondendo alla domanda di Virginia O'Hanlon, nove anni. «Esiste o no Babbo Natale? Cara Virginia, il mondo invisibile è coperto da un velo che nemmeno l'adulto più forte potrebbe strappare... C'e' chi crede solo a ciò che vede, chi crede che non possa esistere nulla che la mente non possa capire. Ma tutte le menti, di adulto o di bambino, sono piccole. Grazie a Dio Babbo Natale vive e sempre vivrà. Di qui a mille anni, anzi di qui a dieci volte mille anni, continuerà a far felici i bambini».
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49