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umorismo e satira

 

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Messaggi del 08/01/2011

 

ORE 21,45... LIBERO BLOG E' IN IMPASSE, STALLO, CLASSIFICHE, GRADUATORIE, COMUNICAZIONI IN TILT O QUASI

Post n°5129 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da psicologiaforense

LIBERO BLOG

 

Houston abbiamo un problema

 
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LUTTO E' MORTO CARLO

Post n°5128 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da psicologiaforense

Muore il suo amato caprone e fa affiggere manifesti a lutto in tutto il paese

È morto il suo amato caprone e l'artista Alfredo Iraci per comunicare a tutta la gente di Sant'Agata di Militello (Messina) il proprio dolore per la dipartita del suo amico quadrupede ha fatto affiggere i manifesti del lutto sui muri del comune: «Unitamente ai pochissimi e preziosissimi amici e ai molti cari conoscenti profondamente affranti da dolore, comunichiamo la prematura morte del fidato Carlo il caprone!».
Iraci, precario in servizio al comune, originario di Galati Mamertino, che si diletta con la pittura, ha voluto onorare la scomparsa del caprone cui era particolarmente affezionato pagando regolarmente la tassa di affissione al comune. «Per me era come un cane di razza - afferma- ed ogni volta che mi recavo in campagna per accudirlo mi faceva le feste. In molti mi hanno espresso solidarietà». Carlo è morto due giorni fa a causa di un oggetto ingerito per sbaglio nelle campagne in cui viveva quasi libero. Così oltre ad una degna sepoltura in un terreno di proprietà di Iraci è partita anche l'iniziativa del manifesto funebre per partecipare alla cittadinanza il lutto.

 
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STORIE, STORIELLE, STORIACCE, 8 GENNAIO 2011/ 8 GENNAIO 1887, CAVALLO PAZZO, SIOUX, CUSTER, OLOCAUSTO, GOVERNO AMERICANO

Post n°5127 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da psicologiaforense

8 GENNAIO 1877
CAVALLO PAZZO e i suoi guerrieri combatterono la loro ultima battaglia contro la Cavalleria degli Stati Uniti

CAVALLO PAZZO TRA MITO E LEGGENDA


PADRE nostro / Che sei in cielo / Creatore della terra e dell'acqua / Di tutte le creature grandi e piccole / Dona al tuo figlio / La forza, il coraggio, la fede / Per difendere e servire / Il tuo popolo>. Così, secondo Alce Nero, pregò CAVALLO PAZZO, il capo dei Lakota Sioux, vincitore di Custer, padre di una fiducia nel futuro degli indiani d'America frantumata e dispersa dal governo americano. Pregò  ma nell'orgoglio dell'origine e nella lucidità di un sogno, soprattutto combattè, vinse, fu ucciso. CAVALLO Pazzo è il simbolo di un altro Olocausto, di una guerra deforme dove uno dei contendenti - il governo di Washington - cambiava di volta in volta le regole. Simbolo della ribellione a orrori che bruciano, soltanto più lontani, accanto a quelli dell'ex Jugoslavia, dell'Iraq, dell'Afganistan,  avventura fiera e leggendaria del secondo Ottocento, ma di un'attualità feroce.

 
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UOMINI E ANIMALI

Post n°5126 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da psicologiaforense

BELLEZZA E...NON SOLO  

CI sono donne bellissime che non dovrebbero mai aprir bocca. Perchè hanno un timbro di voce così sgradevole che, parlando, perdono tutto il loro fascino. Lo stesso può dirsi del pavone, il superbo uccello originario dell'India che ci abbaglia con la magnificenza del suo piumaggio. In contrasto con la sua bellezza aristocratica, ha una voce che sembra proprio una tromba stonata. Per fortuna la fa sentire di rado, soprattutto quando sta per scoppiare un temporale. E il suo grido sgraziato viene interpretato dagli Indù come <minh-ao>, che significa <arriva la pioggia>. Sarebbe già un benemerito come meteorologo, ma a questa dote se ne aggiunge un'altra: mangia volentieri i serpenti, perfino i velenosissimi cobra. E questo spiega il rispetto e la venerazione di cui è circondato in patria, dove simboleggia addirittura il dio Krishna.

 
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LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, NUDE CONTRO IL POTERE, UCRAINA vs RUSSIA,

Post n°5125 pubblicato il 08 Gennaio 2011 da psicologiaforense

Nude contro le spie russe

Calendario irriverente dall'Ucraina

 

In Ucraina puntano su un calendario di pose osé per protestare così contro i metodi utilizzati dal KGB per spiare l’ex stato sovietico. Con tanto di scatto ironico: un generoso décolleté che schiaccia il Cremlino, o almeno una sua riproduzione in miniatura (foto sotto).  Modelle per l'occasione, le femministe ucraine di FEMEN mettono in mostra i loro corpi sinuosi senza veli. Le curve servono a ridicolizzare l'oggetto della protesta, ovvero Mosca. In un'altra foto poi si vede una modella con una bandiera a mezz'asta tra le natiche. Una critica a dir poco sfacciata contro il presidente ucraino Viktor Yanukovich, accusato di aver riportato il paese all'ombra del Cremlino.

 
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