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Messaggi del 08/02/2011

 

LA FOTO DEL GIORNO, canyon, Colorado, curiosità, erosione, fiume Colorado, geologia, horseshoe bend canyon, rocce

Post n°5224 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da psicologiaforense

ROSSO PORTAFORTUNA

I canyon esercitano sempre un fascino particolare, ma le persone scaramantiche apprezzeranno particolarmente questo scatto dell'Horseshoe Bend, un'ansa del fiume Colorado non lontana dalla cittadina di Page (Arizona) scolpita a forma di "ferro di cavallo" dall'azione erosiva dell'acqua. Il nome di questo fiume lungo 2334 chilometri deriva dallo spagnolo colorado, che significa "tinto di rosso". Così lo chiamarono i primi esploratori spagnoli, come Francisco de Ulloa, che nel 1500 navigarono lungo il suo corso, rimanendo colpiti dai riflessi scarlatti proiettati sull'acqua dalle rocce circostanti.

 
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VOGLIO ESSERE PULITA DENTRO, LA PICA, PSICOLOGIA, ATTUALITA', CRONACA, LA RAGAZZA CHE MANGIA SAPONE,

Post n°5223 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da psicologiaforense

STORIE, STORIELLE, STORIACCE

riproduzione riservata © by psicologiaforense

QUANDO LA DOCCIA NON BASTA PIU'.....

A mio modo di vedere la pica (la gazza) è un volatile dal multiforme ingegno. È intelligente, riconosce il padrone, fa compagnia, imita i versi degli altri animali,  nasconde gli oggetti che luccicano, gioca, è curiosa, a volte parla come un pappagallo e divora tutto essendo onnivora. Proprio per questo si parla, in psicologia,  di PICACISMO  per intendere la tendenza  ad ingerire qualsiasi cosa: terra, calcinacci, carbone, cenere, erba, piccoli oggetti, ecc… E’ un comportamento tipico del neonato che, a volte, manifesta anche rupofilia. E’ abbastanza frequente anche nel bambino fino a tre anni. Ma qui non voglio parlare di bimbi ma di una studentessa che frequenta il corso di scienze infermieristiche all’università. Si  tratta di Tempestt Henderson (nella foto)  residente in Florida, che mangia saponette  e anche qualche  manciata di polvere da bucato. 'Snack' che, a suo dire, “ha un ottimo sapore, dolce e allo stesso tempo salato”. E aggiunge:  “Amo la sensazione che mangiare il sapone mi dà: pulizia profonda, molto più profonda di quando ci si lava semplicemente con il bagnoschiuma e lo shampoo».
Il picacismo, in questi casi,  è una "regressione infantile" espressione di un disturbo di personalità istrionico  e/o di altri disordini mentali (come ad esempio la schizofrenia).

 
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COMUNICAZIONE, COMUNICARE, MESSAGGIO, FRAINTENDIMENTI, MALINTESI, RELAZIONI, RAPPORTI INTERPERSONALI

Post n°5222 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da psicologiaforense

TESTI E PRETESTI

SI FA PRESTO A DIRE.... "COMUNICARE" E
"COMUNICAZIONE"

I gesti, gli sguardi, il tono della voce, formano messaggi che defi­niscono profondamente quanto viene detto (o non detto) a livello esplicito e spiegano, ad esempio, se una comunicazione ha un senso amichevole o conflittuale, serio o scherzoso, pericoloso o inno­cuo. Messaggi espliciti, sottintesi, indiretti, gestuali, combinan­dosi realizzano apprezzamenti, squalifiche, critiche, che vanno a consolidarsi o, spesso, a destabilizzare le relazioni. Ed è appunto la difficoltà nell'identificare quei segnali che dovrebbero dire a un individuo di che genere è un messaggio  che fanno naufragare nell’ambiguità di senso e nella palude dei fraintendimenti le comunicazioni tra due o più persone.

 
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SCIENZA, BERLUSCONI, SESSUOLOGIA, SESSUALITA' FEMMINILE VS SESSUALITA' MASCHILE, ORGE,

Post n°5221 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da psicologiaforense

A MARGINE DELLA VICENDA "BERLUSCONI"

Quando l'uomo
non sa accettare il declino sessuale

Saper invecchiare – anche sessualmente – è un’arte. Per le donne, la regola generale, con rare eccezioni, è una sola: una progressiva caduta del desiderio sessuale, già a partire dai cinquant’anni, in coincidenza con l’esaurirsi della fertilità biologica naturale. Dopo i 65 anni, il 79% delle donne non ha più desiderio.
AL CONTRARIO l’uomo continua ad avere buoni livelli di testosterone e ad essere potenzialmente fertile ben oltre i 60 anni. Dai vent’anni in poi, la perdita annua di testosterone è infatti intorno all’1-1,6%, tale quindi da lasciare ampio spazio alla voglia di vivere passioni ed entusiasmi carnali.
Così, se non può esprimersi nei modi più antichi e sani la sessualità maschile, prende altre forme. Può diventare ossessione, trasgressione, esasperazione, coazione a ripetere cercando nella esaltazione del gioco della seduzione (spesso comprata) e nella promiscuità con corpi sempre nuovi quel trionfo di sé e quell’appagamento che non trova nella limpida felicità del corpo.
O può diventare bisogno di confermare una mascolinità ferita con una recita di onnipotenza orgiastica. Che sarà anche divertente, per lo scintillìo dei corpi e l’eccitazione della novità, ma diventa pericolosa per sé e per gli altri quando il privato dilaga nel pubblico, quando il bisogno di trasgressione fa superare la misura, quando l’eccesso diventa autodistruttivo. Ed ecco che quando il gioco segreto del potere e delle connivenze, della prostituzione e del molto denaro con cui si comprano corpi e silenzi diventa evidente, l’uomo resta nudo. Nudo di energia (divorata dal bisogno di difendersi) quando la volgarità di rivelazioni più o meno strumentali mostra la violenza degli interessi economici, maschili e femminili, che animano il mercato dei corpi. Nudo di credibilità, di dignità, di rispetto, di autorevolezza, rischiando di giocarsi nell’autunno della vita buona parte del credito prima costruito. Ed ecco il rischio concretissimo che la ricerca del piacere sessuale a tutti i costi possa diventare una bomba pericolosa per tutto il bilancio di una vita.

FONTE: IL GAZZETTINO

 
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