MARCO PICCOLO

BULIMIA, ANORESSIA... IL CORPO IN-FAME: IL VUOTO DENTRO, DISTORTA IMMAGINE DI SÉ; OSSESSIVO BISOGNO DI CONTROLLO SULLA REALTÀ E SU SE STESSI,   VISSUTI ANSIOSO-DEPRESSIVI, CONFLITTI INTERFAMILIARI,  DISTURBI SESSUALI E DELLA VITA AFFETTIVA IN GENERALE, CATTIVO USO DELL'INTELLIGENZA,   IDEALI DI CORPO "PERFETTO"....

MAL DI CIBO: IL CORPO RECITA IL DRAMMA DELL'ANIMA  

Una spirale. Un circolo vizioso che porta, spesso, a un punto di non ritorno. Le vittime dell'anoressia, perlopiù ragazze, sono creature  intelligenti ma  indifese, senza capacità autoprotettive di fronte alle vicissitudini  famigliari e sociali. Personalità fragili che pagano, sulla propria pelle, un  terribile vuoto interiore tentando di colmarlo con una meta: avere un fisico da top-model. Una meta che, però, nasconde certe sofferenze inconsce di antica data, spesso legate  a problematiche non risolte con i genitori.

Nella mente di queste malate qualcosa si inceppa: si guardano allo specchio e non riescono ad avere la dimensione reale delle proporzioni. Una tra le tante anoressica  che ho seguito mi confessò che pizzicandosi provava sofferenza nel sentire tutto quanto non fosse osso e pelle sottile. È il rifiuto del tessuto molle, di quella morbidezza che richiama inevitabilmente la femminilità. E, quindi, è il rifiuto del “diventare donna”. La psicoterapia è indispensabile, ma purtroppo, spesso, arriva quando ormai è troppo tardi. Quando il corpo è diventato davvero  “in-fame”. Cioè, traditore.