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Messaggi del 21/02/2012

 

LA RIFLESSIONE , TEMPO DI QUARESIMA, MERCOLEDÌ DELLE CENERI, “MEMENTO MORI”, PSICOLOGIA, TEOLOGIA, VITA, MORTE

Post n°6097 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da psicologiaforense

Le ceneri, relitto dell'esistenza, possono essere assunte come il gigantesco emblema della storia dell'umanità, vegliata da due montagne cineree: quelle di Sodoma e Gomorra e quella delle Torri Gemelle.



LA RIFLESSIONE SULLA QUARESIMA

 

Un tempo i confini tra Carnevale e quaresima erano netti. Il Carnevale era un periodo giullaresco e ridanciano, finito il quale tutto tornava alla lugubre normalità quaresimale.  Oggi, invece, quei confini sono sfrangiati: il Carnevale scroscia le sue risacche sulla quaresima, di cui rimangono solo le ceneri. Le ceneri, relitto dell'esistenza, possono essere assunte come il gigantesco emblema della storia dell'umanità, vegliata da due montagne cineree: quelle di SODOMA e GOMORRA e quella delle TORRI GEMELLE. Per andare a ricevere la cenere in chiesa oggi occorre del coraggio, perchè significa accettare  l'idea del proprio disfacimento corporeo, evidenziato dalla formula di accompagnamento: “MEMENTO HOMO, QUIA PULVIS ES ET IN PULVEREM REVERTERIS” (Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai ). È un monito ruvido come una striglia per cavalli, nell'epoca del benessere fisico maniacale. Ma forse  è  l'unico modo per far sì che alle molte ceneri di cui s'è detto, non s'aggiungano pure le ceneri della ragione.

 
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CARNEVALE DI VENEZIA, ULTIME DUE ORE, LA VOGATA DEL SILENZIO, IL TORO, 10MILA LUMINI, CANAL GRANDE, DA CARNEVALE A QUARESIMA

Post n°6096 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da psicologiaforense

A chiudere la giornata di oggi Martedi Grasso una spettacolare vogata a lume di candela lungo il Canal Grande.

L'ULTIMA NOTTE DI CARNEVALE

 

 La Vogata del Silenzio partirà alla mezzanotte dal Ponte di Rialto sfilando fino al Bacino di San Marco. In testa al Corteo una gondola con un quartetto di trombettieri, a seguire 35 gondole e quindi le imbarcazioni a remi di tutti coloro che vorranno partecipare. Un lungo serpentone di barche di voga alla veneta che scivolerà lungo un Canal Grande illuminato dai 10 mila lumini che saranno esposti alle finestre dei palazzi veneziani. Quando il corteo raggiungerà Punta della Dogana il Toro, sbalorditiva macchina scenica realizzato da Guerrino Lovato, prenderà il largo su una chiatta dirigendosi al centro del Bacino San Marco: lì sarà simbolicamente dato alle fiamme.

 
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UN PAESE DI ASSUEFATTI, COSTUME & SOCIETA' , MASSIMO GRAMELLINI, PERCHE' GLI ITALIANI SOPPORTANO QUALUNQUE SOPRUSO?

Post n°6095 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da psicologiaforense

In questo Paese di assuefatti a tutto succedono un mucchio di cose allucinanti di cui non si stupisce più nessuno


UOMINI... O SUDDITI E SCHIAVI ?

E' normale in Italia: stare in coda per ore in un ufficio pubblico trattati come intrusi. Disputarsi un centimetro quadrato di corridoio nei carri-bestiame a rotaie dei pendolari. Studiare in scuole che cadono a pezzi e curarsi in ospedali che farebbero ammalare i sani.



Scrive Massimo Gramellini  che disgusta ma non stupisce che il direttore del Policlinico romano trovi «normale» che una sua paziente giaccia da giorni nell’anticamera del pronto soccorso, legata mani e piedi alla barella come un’indemoniata per evitare di cadere. Perchè se si stupisse  sarebbe costretto a connettere il cuore al cervello e subito dopo a dimettersi per la vergogna.  Nella civiltà dello spettacolo il cittadino ha una sola arma di ribellione: non il voto ma la denuncia ai programmi televisivi specializzati: Striscia, gli Intoccabili, le Iene. Da qualche tempo, poi, sta succedendo un fatto nuovo: riconosciuta la propria impotenza, lo Stato ha cominciato a farsi Gabibbo di se stesso. Cos’altro sono i blitz della Guardia di Finanza nelle località di villeggiatura, se non un tentativo di diffondere in modo plastico, quasi cinematografico, il messaggio rivoluzionario che chi non rispetta la legge può finire nei guai? L’incursione dei senatori Marino e Gramazio al pronto soccorso romano obbedisce alla stessa logica. Trasformare la normalità dell’orrore in una notizia per cavalcarne l’onda emotiva allo scopo di cambiare finalmente qualcosa.

 
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