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Messaggi del 30/03/2012
Post n°6214 pubblicato il 30 Marzo 2012 da psicologiaforense
SEMBRAVA TUTTO ROSEO, TUTTO PASSATO, TUTTO RIVOLTO AD UNA POSITIVA SOLUZIONE. INVECE E' TUTTO IN BILICO...
DA SUBITO AUMENTI IN BOLLETTA PER LUCE (+5,8%) GAS (+1,8%) E CARBURANTI. AUMENTI SIGNIFICATIVI ANCHE PER TASSE LOCALI E COSTO DELLA VITA.
Post n°6213 pubblicato il 30 Marzo 2012 da psicologiaforense
Il governo indonesiano vuole proibire le minigonne. La legge si inserisce nella campagna di moralizzazione del paese. Essa non varrà nella turistica bali e a papua, dove vivono le popolazioni tribali. Critiche dagli attivisti per i diritti umani che parlano di manovra diversiva per distogliere l’attenzione dai gravissimi problemi concreti del Paese. Determinare per legge "la lunghezza delle gonne" sembra essere una delle priorità del governo indonesiano. Anzi c’è un attacco coordinato contro la minigonna. La proposta di legge (da approvare entro maggio) è del ministro degli Affari Religiosi, Suryadharma Ali che afferma alla stampa: "si avverte la necessità di avere delle regole su come vestono le donne, in particolare la gonna dovrebbe essere sotto al ginocchio". Ma il ministro non è l'unico a pensarla così. Infatti molti parlamentari conservatori sembrano essere sulla stessa lunghezza d'onda anche perché ritengono che i reati sessuali siano direttamente ascrivibili “ al fatto che le donne non vestono come dovrebbero" (…) "Le donne che indossano vestiti inappropriati eccitano gli uomini che poi fanno cose stupide (si legga: stupro, n.d.r. )".
Post n°6212 pubblicato il 30 Marzo 2012 da psicologiaforense
NEL "SOL LEVANTE" RIPRENDONO LE CONDANNE A MORTE
IL BOIA TORNA ALL'OPERA IN GIAPPONE CON TRE IMPICCAGIONI
A pochi giorni dalla pubblicazione del rapporto di Amnesty International sulla pena di morte e a due anni dalle ultime esecuzioni (luglio 2010) il Giappone ha eseguito tre condanne capitali. I detenuti, riconosciuti colpevoli di più omicidi, sono stati impiccati nelle carceri di Tokio, Hiroshima e Fukoka. L'applicazione della pena di morte in un Paese, come quello nipponico, industrializzato e democratico, ha naturalmente provocato dure reazioni da parte dei gruppi a tutela dei diritti umani. Questo, nonostante il ministro della Giustizia, Toshio Ogawa, abbia sottolineato come la pena capitale in Giappone abbia “il sostegno popolare e sia supportata anche dal sistema dei giudici popolari, che dovrebbe riflettere le opinioni pubbliche”. Attualmente sarebbero 132 le persone in attesa di essere impiccate: detenuti che, secondo Amnesty, in attesa del giudizio sarebbero sottoposti a durissime condizioni, costretti a stare seduti nelle proprio celle per la maggior parte del tempo, senza la possibilità di ricevere visite. I condannati, inoltre, sarebbero sempre giustiziati sulla forca, senza preavviso, senza testimoni e all'oscuro dei loro familiari. "L'Ue si rammarica profondamente per le esecuzioni" ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera Catherine Ashton. "L'Ue si oppone alla pena capitale, perché crudele e disumana", ha aggiunto sottolineando che "la sua abolizione universale è essenziale per proteggere la dignità umana". L'Unione Europea - ha concluso - "ha ripetutamente chiesto al Giappone di abolire la pena di morte o una moratoria".
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49