Tag CloudCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 791 TagCerca in questo BlogUltimi commentiContatta l'autore
TagTag CloudMenuChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione. Citazioni nei Blog Amici: 791 Cerca in questo Blog |
Messaggi del 25/05/2012
Post n°6385 pubblicato il 25 Maggio 2012 da psicologiaforense
I TEMPI DEL SESSO? A DECIDERLI È LA DONNA MA NON SULLA BASE DI MOTIVI SENTIMENTALI BENSÌ BIOLOGICI, ANCHE SE TALE PROCESSO È DEL TUTTO INCONSAPEVOLE.
GLI SCIENZIATI: " L'AMORE... NON E' MAI QUESTIONE DI CUORE" E' quanto emerge da uno studio su 1.600 coppie promosso dalla Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss) e presentato in occasione del congresso congiunto della Fiss e della Società italiana di contraccezione in corso a Taormina. "Il nostro obiettivo - spiega Salvatore Caruso, presidente Fiss - era studiare il timing dell'attività sessuale. Dall'indagine è emerso che, in realtà, solo apparentemente è l'uomo a decidere i tempi del sesso, mentre il ruolo decisionale è della donna, sulla base dei suoi tempi biologici". Si è cioè osservato, sottolinea, che "mentre la sessualità del week-end è una scelta condivisa, la sessualità nell'arco del mese coincide con i tempi biologici della donna perché è finalizzata alla conservazione della specie, anche se questa è una scelta inconsapevole da parte della donna stessa". Così, prosegue l'esperto, "il picco dei rapporti coincide con il picco ovulatorio della donna, a metà del mese, anche se questa è appunto una scelta inconscia". I tempi del sesso, quindi, conclude Caruso, "sono dettati in gran parte da una scelta biologica della donna più che da scelte di tipo emozionale".
Post n°6384 pubblicato il 25 Maggio 2012 da psicologiaforense
ITALIANI BRAVA GENTE O POPOLO DI BUROCRATI? Massimo Gramellini nelle sue trame narrative quotidiane racconta che il signor Edward Kojo Akanor ghanese di 67 anni abitava a Verona e che nonostante due infarti e un ictus ha continuato a lavorare all’aeroporto di Villafranca fino all’ultimo giorno di vita per mandare soldi in Africa, dove sono rimaste la moglie paralitica e la figlia Matilda. Orbene, il 25 aprile il signor Edward muore e la famiglia di commercianti veronesi per i quali negli ultimi anni è stato anche più di un parente gli organizza i funerali: il 26 maggio, così da dar tempo alla figlia di ottenere il visto. Matilda si presenta alla nostra ambasciata di Accra con i timbri in regola, eppure le rispondono che manca un requisito essenziale: non è abbastanza ricca per andare ai funerali di suo padre. La giovane donna trasecola: in Ghana ho un lavoro, dice. Sì, ma lo stipendio è basso, replica il funzionario, chi ci garantisce che, scaduto il visto, lei non rimanga a Verona? Il fatto che qui ho una mamma paralitica di cui nessun altro si può occupare, insiste lei, e ciascuno avvertirà l’umiliazione di questo dialogo.
|
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49