Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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Messaggi del 05/07/2012

 

LA FOTO CURIOSA DEL GIORNO, LATO B, PUBBLICITA' , ASSVERTISING, SEDERE, SESSO, SIMBOLO,

Post n°6511 pubblicato il 05 Luglio 2012 da psicologiaforense

Quando gli occhi scivolano giù per posarsi sul fondoschiena, donne e uomini lo fanno per puro piacere, per feticismo o incuriositi dalle dimensioni. Il sedere, insomma, sembra esser modellato proprio per "farsi guardare".


PUBBLICITA' ASS...ICURATA  

Se pensate a un pesce d'aprile, vi sbagliate: un cartellone pubblicitario "così" esiste davvero. Un'agenzia pubblicitaria americana, la NightAgency, ha pensato bene di usare infatti per la pubblicità il posto dove cade maggiormente l'occhio: il sedere (sia femminile che maschile, s'intende). L'assvertising (da ass, sedere, appunto) è stato lanciato da aitanti modelli nel 2005 per la pubblicità di un centro di benessere: quale migliore spot, in questo caso, che quello fatto da un sedere tonico coperto da uno slip?

 
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LA RIFLESSIONE, DI CULTURA IN CULTURA, IDEE, OPINIONI, PENSIERI, CREATIVITA' AL FEMMINILE,PSICOLOGIA DELLA CREATIVITÀ,

Post n°6510 pubblicato il 05 Luglio 2012 da psicologiaforense

 IL FARE DELLE DONNE. RIFLESSIONI SULLA CREATIVITÀ FEMMINILE

L'affermarsi di una riconosciuta creatività al femminile può indurre a porsi qualche domanda, sia su quella che possiamo indicare come “personalità creativa” in generale, sia sulle donne che si manifestano come soggetti creativi. La creatività è certamente qualcosa di più di una "strategia". E’ un modo di pensare e di agire che sollecita il senso estetico del pubblico, intriga, trasmette simbologie, induce a riflettere e stimola la creatività di altri. A parte quelle che vengono definite grosso modo come “doti naturali”, nella personalità creativa sono riscontrabili fattori psicologici quali: la forza dell'Io, la capacità di dirigere gli stati pulsionali, la capacità di resistere alle interferenze esterne, la capacità di tollerare le frustrazioni, un'elevata capacità introspettiva. A questi si aggiungono però fattori esterni altrettanto determinanti, in particolare l'ambiente micro e macro-sociale in cui l'individuo cresce e vive. Tali aspetti ci riconducono direttamente al tema della creatività femminile che sembra manifestarsi ora con una certa forza. E' chiaro che la rigidità delle barriere che erano state elevate un tempo attorno alle donne non creava un ambiente favorevole all'espressione artistica. Per troppo tempo le donne hanno vissuto più o meno consapevolmente in varie forme di incapsulamento che le circoscrivevano ad un ambito privato e sterile. Nel micro-ambiente sociale prossimale, la famiglia e gli amici, difficilmente potevano trovare, non diciamo stimoli e modelli (che spesso neppure gli uomini trovavano) ma neppure un minimo di incoraggiamento e supporto. Ma peggio andavano le cose nell'ambiente macro, quello della società nel suo insieme che, se non ha mai offerto molto sostegno all'arte tout court, ancor meno concepiva che le donne potessero essere protagoniste di un fatto d'arte, se non in veste di musa e ispiratrice dell'arte maschile. Forse le lotte femministe  non hanno introdotto grandi cambiamenti nella vita di coloro che le battaglie le hanno fatte, per le strade e le piazze, o con un impegno meno vistoso, attraverso la parola scritta. Ma a trarne giovamento indubbio sono ora le nuove generazioni, che dimostrano come le lotte non sono state vane. Sapere oggi che, se si hanno delle cose da dire, in ogni campo dell'arte, è possibile trovare persone che ascoltano, indipendentemente dal genere di appartenenza della persona che comunica, è un forte incentivo ad esprimersi e, naturalmente, facilita e consolida anche la costruzione della propria identità di artista-donna.

 
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