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Messaggi del 19/08/2012IL CASO DEL GIORNO, IL CARO ESTINTO TATUATO SULLA PELLE, TATUAGGIO CELEBRATIVO, ULTIMO GRIDO, TATTOO
Post n°6637 pubblicato il 19 Agosto 2012 da psicologiaforense
DEFUNTI TATUATI SULLA PELLE I brividi sulla pelle, per sempre. I volti dei propri cari, dei nonni defunti, di un bambino morto troppo presto, di un cane ucciso. Viene definito “ tatuaggio celebrativo” e indica la tendenza a incidere sulle parti del corpo i volti o i nomi di chi non c’è più. Così, ad esempio, un ragazzo di 30 anni si è rivolto a un tatuatore chiedendo un tatuaggio grande come tutta la schiena con i due nonni defunti. «Non li ho mai conosciuti, per la mia famiglia sono stati molto importanti, voglio portarli sempre con me». Da quella richiesta, da due foto d’epoca, da un’idea generale di paradiso con gli angeli e lucchetto per aprire i cancelli del cuore, è nato il tatuaggio. «Ho perso mio nonno quando avevo tre mesi e mia nonna quando avevo sei anni. Hanno fatto molto per la mia famiglia e non mi sono mai rassegnato al fatto di averli persi così, senza poter fare nulla, senza conoscerli meglio. Ora con questo tatuaggio mi sembra di averli accanto in ogni momento».Ma le storie sono moltissime. C’è anche la giovane famiglia che ha già dovuto dire addio a due bambini dopo pochi mesi di vita. Il papà si è rivolto al tatuatore e gli ha chiesto di disegnare una famiglia di leoni (padre, madre e leoncino) che guarda due stelle in cielo (i figlioletti morti). Sentimenti, dolori, simbolismo.C’è anche chi piange un cane pit-bull ucciso a bastonate dal vicino e che per questo decide di incidere il muso sulla coscia. Passato, presente e futuro: in una spalla i volti dei figli in fasce, nell’altra il ritratto del papà che non c’è più con la divisa da militare. O la mamma ritratta in una foto anni Cinquanta, quand’era giovane e bella. Il papà ai tempi del servizio militare negli alpini.Piccole opere d’arte individuali, l’amore che si mescola al sangue e all’inchiostro, un modo per cercare di metabolizzare una perdita, per renderla meno dolorosa, per fissare un momento in modo indelebile. Siamo oltre le foto e anche oltre il necrologio. Sembra più un rito tribale, che però in questi ultimi anni sta prendendo sempre più piede. Sono calati a vista d’occhio stelline, cavallucci marini e draghi e hanno preso piede i ricordi. Ora la differenza la fa il tatuatore e non tutti accettano l’impresa. C’è anche chi, di fronte alla foto di un defunto, ringrazia il cliente e rifiuta. L’errore non è ammesso. Con i sentimenti non si scherza.
Post n°6636 pubblicato il 19 Agosto 2012 da psicologiaforense
COME SEMPRE, A PAGARE IL PREZZO MAGGIORE DELLA CRISI NON SONO QUELLI CHE L'HANNO PROVOCATA, MA LA GENTE COMUNE E I MENO ABBIENTI..... INTANTO CI DISTRAGGONO CON SCIPIONE, CARONTE, MINOSSE, CIRCE….. LUCIFERO Dentro la crisi. Povertà e processi di impoverimento. Dopo le ferie rientro con terribili salassi Scipione, Caronte, Minosse, Circe, Nerone, Caligola? Un branco di dilettanti. Un babau per spaventare i bambini. Così sarà Lucifero, a dispetto del suo richiamo infernale. Gli anticicloni africani in questa calda estate sono poco più di amabili brezze, a fronte del clima torrido che attende gli italiani al rientro dalle vacanze. Intanto la benzina è 2 euro al litro, più di metà dei quali incassati dallo stato che tra imposte, accise e IVA usa la pompa di carburante per fare il pieno a se stesso e malgrado questo continua a consumare peggio di un enorme SUV. Dopo Lucifero arriveranno le piogge ed il fresco. Per la benzina e le tasse non ci sarà un dopo. Il prezzo della prima non scenderà, le seconde non verranno ridotte. Finisse qui! Al rientro gli italiani troveranno rincari su tutti i generi alimentari sotto la duplice morsa dell’aumento della benzina e dai danni causati dalla siccità. E ancora, il massacro di decine di migliaia di posti di lavoro che sono già andati persi. È veramente come essere in guerra. L’importante sarebbe vincerla, come importante deve essere limitare i morti e curare i feriti. Perché la prima è una questione di economia, la seconda di civiltà.
Post n°6635 pubblicato il 19 Agosto 2012 da psicologiaforense
Post n°6634 pubblicato il 19 Agosto 2012 da psicologiaforense
SACRE GRIFFE.Fanno discutere i paramenti indossati dal vescovo di Pantelleria disegnati da Giorgio Armani. L'ABITO NON FA IL VESCOVO, PERO'.... Il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, vestirà i paramenti firmati Giorgio Armani domenica nella messa della nuova chiesa di Pantelleria, messa che sarà trasmessa, alle 10,45, in diretta su Raiuno. Lo stilista ha creato i paramenti proprio per il nuovo luogo di culto dell'isola. Era stato monsignor Domenico Mogavero a chiedere allo stilista, che ha una casa nell'isola, di realizzare e regalare quattro paramenti dei quattro colori liturgici: bianco, rosso, verde e viola. Mogavero nel maggio 2011 aveva indossato per la prima volta i paramenti griffati in occasione dell'inaugurazione del sagrato della nuova chiesa pantesca. Sulla stoffa sono riportati i segni della terra e del mare dell'isola nella quale lo stilista viene in vacanza da 37 anni e di cui dal 2006 è cittadino onorario.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49