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umorismo e satira

 

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Messaggi del 23/08/2012

 

L'OPINIONE, CULTURA, SATIRA, LIBERTA', L'ASINO, POST CHE NON INTERESSA NESSUNO A PARTE I MIEI 25 LETTORI

Post n°6653 pubblicato il 23 Agosto 2012 da psicologiaforense

120 anni fa il primo foglio satirico italiano firmato Podrecca & Galantara. L' Asino. La satira dalle orecchie lunghe. I Cattivi: preti, suore, padroni, politici, borghesi, militari e sbirri. I Buoni: gli operai...

l' ASINO, è  il primo giornale satirico dell' Italia unita. Ed è come se la satira italiana compisse in questi giorni 120 anni. L’ASINO era un settimanale graffiante, mordace e irriverente che in Italia conoscerà momenti di autentico trionfo. Da una parte i cattivi: il militarismo in tutte le sue forme, la religione cattolica con tutto il contorno di preti e di monache, i carabinieri, gli “sbirri”, i politici che servivano gli interessi dei più forti, gli industriali sanguisuga. Dall' altra i buoni: gli uomini torchiati e umiliati da un lavoro massacrante, i socialisti e gli anarchici finiti nelle grinfie della repressione, i contadini, gli operai. Questi ultimi magrolini, esili, stremati dalla fame. Gli altri, “la casta” della Terra, immancabilmente obesi, repellenti, con un lampo crudele negli occhi. Nei primi anni dell' ASINO, quelli che coincidono con i primi passi del neonato Partito socialista, questa netta divisione tra il Bene e il Male non conosce tentennamenti. I governanti? “Malversatori” pronti per essere ospitati nelle galere: Regina Coeli per l' esattezza, invocata ripetutamente come il luogo più adatto ad ospitare i politici in odor di corruzione. I poliziotti e i magistrati? Nient' altro che un' accolita di sadici dediti alla tortura degli inermi prigionieri rei soltanto di essere apostoli del sol dell' avvenire. E poi i preti, i nemici per eccellenza dell' ASINO, deliberatamente vilipesi, descritti come impenitenti donnaioli e corruttori della gioventù, invadenti, ipocriti, sovente raffigurati senza alcun riguardo con le raccapriccianti sagome di maiali avidi e voraci. Alla fine l' ira dei fascisti si abbatte sul giornale che cesserà le pubblicazioni nella primavera del 1925. E' passato un secolo e 20 anni e cosa è cambiato?

 
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IL CASO, ULTIMA ORA, VITA DI COPPIA, SESSUALITA', ITALIANS DO IT BETTER?, CERTO CHE NO!, SESSO SENZA FANTASIA

Post n°6652 pubblicato il 23 Agosto 2012 da psicologiaforense

Le donne italiane danno i voti a mariti, fidanzati e amanti e sotto le lenzuola ad essere bocciati sono ben tre maschi su quattro. Emerge dall’indagine di C-Date, sito di “casual dating”, che ha intervistato 938 donne italiane tra i 20 e i 55 anni


Sesso: indagine, italians do it better? Falso, sono un flop 3 su 4

Il maschio italiano risulta sempre meno all'altezza delle aspettative del gentil sesso. Infatti le donne italiane confessano che nell'ultimo anno in sette casi su dieci (71%) gli uomini con cui hanno avuto una relazione non si sono dimostrati all'altezza, a fronte di un manipolo di 29% di cosiddetti maschi Alfa, che superano più o meno a pieni voti l'esame. L'inadeguatezza ovviamente non riguarda le dimensioni ma qualcosa di meno misurabile: la fantasia. Così, alla domanda "Quali sono i difetti del suo partner nell'intimità?" quasi una donna su tre (32%) risponde la mancanza di fantasia e immaginazione, il 24% se la prende con una mancanza di "attenzione ai miei desideri", mentre il 17% punta il dito contro la "scarsa mascolinità" di mariti e fidanzati, ormai sedotti dall'onda lunga della moda del metrosexual. Solo il 12% delle donne ritiene che il maggior difetto del proprio uomo stia in problematiche di scarsa durata, o ancora di disfunzione e di impotenza (7%)".

 
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LA VIGNETTA DEL GIORNO

Post n°6651 pubblicato il 23 Agosto 2012 da psicologiaforense

 
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LANOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, COSTUME & SOCIETA',SOCIAL NETWORK, SUZY, MAMMA, RYANAIR, FACEBOOK

Post n°6649 pubblicato il 23 Agosto 2012 da psicologiaforense

SUI SOCIAL NETWORK

Suzy, la mamma che imbarazza il colosso Ryanair: 350 mila sostenitori su Facebook

Trecento euro per non aver stampato la carta di imbarco: lei lo scrive su Facebook e 350 mila utenti la sostengono

Gli extra delle compagnie low cost, si sa, possono essere molto pericolosi. Peso eccedente, bagaglio con misure non adeguate. Ma Suzy McLeod di Newbury, Berkshire, mamma di due bambini, non poteva immaginare che una svista con una compagnia low cost potesse costarle ben 300 euro.

LA STORIA - È quello che le è accaduto con Ryanair per un volo del 15 agosto da Alicante a Bristol: dopo aver acquistato i biglietti, fatto il check in online e aver pesato le valigie prima di partire per evitare sorprese, questa mamma di due bambini non ha stampato le cinque carte di imbarco. Il risultato? Sessanta euro per persona da pagare, in totale 300 euro. Il giorno dopo la disavventura, Suzy ha scritto sulla pagina Facebook della compagnia low cost: «Avevo già fatto il check in online - il commento - ma poichè non ho stampato le carte di imbarco mi avete fatto pagare 60 euro a persona. In totale 300 euro per un semplice pezzo di carta. Cliccate mi piace se pensate che sia un'assurdità».

SUPPORTER - In 354 mila hanno accolto l'invito e oltre 18 mila persone hanno pubblicato un commento, generalmente poco gentile, contro il vettore low cost. Tant'è che la compagnia, dopo poco, ha cancellato l'appello di Suzy dalla sua pagina Facebook. «Avremmo potuto viaggiare in business per molto meno - ha dichiarato al Telegraph Suzy, 35 anni, che era in vacanza con suo figlio Harrison, la figlia Maria e i nonni dei bambini -. Siamo andati in ferie per 15 giorni e non sono riuscita a stampare le carte di imbarco per il ritorno perchè puoi farlo solo due settimane prima del volo. Avevo le carte di imbarco sul mio cellulare in Pdf e pensavo che fosse sufficiente». Non era così.

RYANAIR - La compagnia irlandese, ha poi risposto tramite la stampa, alla cliente: «Com'è chiaramente delineato nei termini e nelle condizioni di volo che la signora ha accettato quando ha comprato il biglietto con noi - ha precisato il portavoce della compagnia Stephen McNamara - i passeggeri devono stampare la carta di imbarco e presentarla in aeroporto al momento della partenza. Se ciò non avviene, si paga l'extra».

 
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