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Messaggi del 26/08/2012
Post n°6665 pubblicato il 26 Agosto 2012 da psicologiaforense
E’ stata suor Lucia, la veggente di Fatima, a predire la fine di ALBINO LUCIANI, futuro Giovanni Paolo I. Incontro' suor Lucia l' 11 luglio 1977 in Portogallo, giusto un anno prima del Conclave da cui uscì Papa. Fu la religiosa che gli chiese di incontrarlo e di potergli parlare
ALBINO LUCIANI. PAPA GIOVANNI PAOLO I UNO SCRICCIOLO CHE, IN REALTÀ, ERA UN GIGANTE DELLA FEDE
Albino Luciani, obbedendo alla sua vocazione, si fa sacerdote nel suo paese natio, Canale d'Agordo nel bellunese, e con il tempo si guadagna la stima di vescovi e papi che lo chiamano a ricoprire posti di sempre maggiore responsabilità. Il suo breve papato è vissuto nel nome del Signore, predicando l'amore per i deboli e il ritorno ad una Chiesa attenta ai valori fondamentali. L'intensità e la forza dei suoi insegnamenti sono ancora vivi nel cuore dei fedeli. DOVE ERAVATE VOI SABATO 26 AGOSTO 1978? Che cosa avete fatto? Vi sollecito a questo gioco della memoria perchè allora, il 26 agosto di tanti anni fa che ci fu l'elezione di un nuovo Papa: Albino LUCIANI, che ascese al Soglio di S. Pietro con il nome di GIOVANNI PAOLO PRIMO. La storia di Papa Giovanni Paolo I (mai era successo che un Papa scegliesse un doppio nome) è brevissima : 33 giorni appena, perché morì il 28 settembre del 1978. Un mese e poco più che però bastò al Papa veneto per farsi chiamare il “Papa del sorriso”, o il “sorriso di Dio”. Ancora oggi ci si chiede se quella morte fu davvero del tutto naturale o meno.
Post n°6664 pubblicato il 26 Agosto 2012 da psicologiaforense
Spopola lo striptease dal guadagno facile. Nei locali di lap dance e nei club privè ora è il momento delle giovani madri di famiglia e delle studentesse...
SPOGLIARSI PER...VESTIRE LA VITA
Per giovani donne in cerca di lavoro, durante questa drammatica crisi socio-economica, la soluzione a portata di mano per guadagnare in fretta ciò che serve per vivere sta diventando sempre più spesso quella di spogliarsi in pubblico o in internet. A testimoniarlo è un'indagine svolta dall’università di Perugia e che verrà pubblicata in settembre. Ciò che ne esce è uno spaccato dell'universo della nuova generazione delle stripper. Come Rosa una donna divorziata con figlio, che si spoglia ogni sera in un club e grazie ai soldi che ricava mantiene la famiglia e paga la baby-sitter che le tiene il bambino. Lavorare di notte la rende felice «perchè durante tutto il giorno posso stare con mio figlio mentre quando si addormenta vado a lavorare» ed altrettanto assicura la collega di lap dance Nicole, anche lei mamma, che dopo aver passato otto anni con indosso il grembiule da bidella scelse di cercare soldi in altri modi. Cristina, invece, si spoglia in un altro locale della stessa città ma è single, senza figli, ed i biglietti verdi che ricava li mette da parte al fine di poter pagarsi gli studi in medicina. I gestori di club confessano di cercare madri e studentesse, avvenenti e «di buona famiglia» perchè riescono a combinare un fisico da modelle con la capacità di instaurare una conversazione con il cliente che, prima della lap dance, ama parlare, intrattenerle. Avere una cultura media e parlare con proprietà significa essere in grado di riconoscere meglio il cliente, saper capire da un dettaglio del vestito o da un'espressione del viso quanto può rendere. «La prima cosa che penso quando un cliente mi chiede di danzare per lui è come posso muovere il mio corpo per dargli piacere e stimolare le sue fantasie -ha confessato Chiara- ma la seconda è quanti soldi posso levargli perchè questo è il mio lavoro». Il profilo della stripper si adatta alle esigenze di un mercato dove i clienti sono sempre più spesso uomini d'affari e professionisti che vogliono essere ascoltati e coccolati prima e durante lo strip. Il risultato per chi si spoglia si misura in biglietti da venti dollari: se fare l'autista di un bus garantisce 200 euro a settimana le lap dance possono arrivare a far guadagnare fino a 1000-3000 euro a settimana. Senza contare la possibilità di attirare il cliente nei “privè” che i club per soli uomini offrono sempre più spesso, dove lei e lui restano da soli per 15 minuti ad un prezzo che va dai 50 ai 100 euro. Sebbene i gestori dei locali assicurino che i rapporti completi sono rigorosamente proibiti -perchè comporterebbero il reato di prostituzione- alla fine del mese si tratta di extra che fanno ulteriormente lievitare le entrate.
Post n°6663 pubblicato il 26 Agosto 2012 da psicologiaforense
Post n°6662 pubblicato il 26 Agosto 2012 da psicologiaforense
Ecco il nuovo Mister Gay Italia, papà separato di un bimbo di 3 anni. Si chiama Alessio Cuvello, 24 anni: "Sono stato cacciato di casa perché i miei familiari non hanno accettato la mia omosessualità". La moglie è stata la sua fan più sfegatata "Mister gay" è un giovane di Novara separato e con un figlio di 3 anni. Moglie e bimbo vivono in Veneto
Il nuovo MISTER GAY ITALIA è Alessio Cuvello. Sposato, separato consensualmente e padre di un bambino di 3 anni: “Grazie al concorso la mia famiglia a Palermo saprà che ho un figlio”,ha commentato il neoreginetto che era stato cacciato dalla casa dei nonni, all'età di 14 anni, quando aveva rivelato di essere omosessuale. La finale del concorso, organizzato dal portale Gay.it e dal sito Me2.it., si è svolta ieri sera a Torre del Lago (Lucca) nel locale Mamamia, con l'incursione sul palco della Iena Niccolò Torielli. Alessio, che è nato a Palermo di giorno fa il personal trainer, mentre di notte anima i locali milanesi come ragazzo immagine, convive da due mesi con il fidanzato, ma ha alle spalle un matrimonio durato 4 anni e un coming out difficile: «Grazie a Mister Gay Italia la mia famiglia saprà che Mattia, mio figlio - ha dichiarato il vincitore - esiste. Quando a 14 anni mi sono dichiarato, i nonni con i quali sono cresciuto a Novara, mi hanno cacciato di casa e da allora non sanno più niente della mia vita». Dopo essersi trasferito a Milano, infatti, a 19 anni il nuovo Mister Gay Italia ha sposato una donna: una relazione vissuta senza nascondere il proprio orientamento sessuale, dalla quale è nato Mattia che oggi ha 3 anni e vive con la madre in Veneto. La fascia più ambita dai gay italiani, Alessio l'ha dedicata a loro, che in questa avventura lo hanno sostenuto a partire dalle selezioni regionali.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49