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Messaggi del 13/09/2012

 

IL CASO DEL GIORNO, PER QUELLI CHE IL DOPING...., SPORT,NUOTO, MINORI, RAGAZZA, COMA, BICARBONATO,

Post n°6729 pubblicato il 13 Settembre 2012 da psicologiaforense

DRAMMA A SIRACUSA E CHOCH NEL MONDO DEL NUOTO: ATLETA 14ENNE VA IN OVERDOSE DI BICARBONATO, E' GRAVISSIMA E RICOVERATA IN RIANIMAZIONE.... NON POTRA' PIU' FARE SPORT. INDAGA LA PROCURA

FARMACI E DOPING NELLO SPORT

Una giovanissima promessa del nuoto italiano giace in coma nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Umberto I di Siracusa. La ragazzina di 14 anni, che risiede a Roma, si è sentita male mentre rientrava in albergo con le compagne di una squadra di nuoto della Capitale, giunta nei giorni scorsi in città per perfezionare la preparazione agonistica. Secondo alcune testimonianze delle amiche, la quattordicenne, avrebbe assunto una dose massiccia di bicarbonato (20 cucchiai) con il fine dichiarato di far abbassare la soglia di acido lattico ed assorbire meglio le fatiche degli allenamenti. E' stata sottoposta ad un intervento chirurgico per un edema celebrare. Le sue condizioni sono gravissime. Se sopravvivrà non potrà più  praticare uno sport agonistico. Al suo capezzale, allibiti e disperati,  i genitori, i dirigenti e i tecnici della squadra. Aperta una indagine penale dalla Procura della Repubblica di Siracusa. Si è attivato anche il Tribunale per i minorenni di Roma dove la giovanissima atleta risiede  

 
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FERMIAMO LA NOTIZIA, TESTIMONIANZA, IL SESSO DISABILE, SESSUALITA', HANDICAP, TABU', ASSISTENZA SESSUALE AI DISABILI

Post n°6728 pubblicato il 13 Settembre 2012 da psicologiaforense

Ci sono madri che masturbano i propri figli  disabili e li portano a prostitute. Pensate che siano situazioni rare e frutto di devianze? No, non è così. È solo l’amore di madri disperate nel vedere i propri figli altrettanto disperati. Non è perché non se ne parla che le cose non accadono.


ASSISTENZA SESSUALE AI DISABILI:  È POSSIBILE IN ITALIA?



L’ottimo Amico Max Ulivieri ci sollecita ad una riflessione difficile. «Il sesso è un diritto». Spesso è così che si chiosa quando si parla delle difficoltà che le persone disabili incontrano nel vivere la propria sessualità. Sinceramente io non penso che il sesso sia un diritto. Credo che «la libertà di scelta» sia un diritto. Ma l’amore si può scegliere? Diciamo di sì. Non è certo però che l’amore decida di scegliere noi. Nell’amore si decide in due e questo non concede la totale libertà di scelta. Vale per tutti, disabili e non disabili. Ci sono madri che masturbano i propri figli e li portano a prostitute. Pensate che siano situazioni rare e frutto di devianze? No, non è così. È solo l’amore di madri disperate nel vedere i propri figli altrettanto disperati. Non è perché non se ne parla che le cose non accadono. Le cose accadono lo stesso e accadono nei silenzi delle famiglie con figli e figlie disabili. Accadono al riparo dalle ipocrisie della gente, convinta che i disabili non sentano gli impulsi sessuali e che non abbiano voglie e fantasie. In alcune nazioni (Danimarca, Svizzera, Olanda, Germania, America e, prossimamente, forse, in Francia e Spagna) è nata la figura DELL’ASSISTENTE SESSUALE. Un operatore o operatrice che aiuta i disabili impossibilitati a vivere la sessualità. Il pensiero di molti corre subito alla prostituzione. E’ un pensiero limitato per chi ha un’idea limitata della sessualità. La sessualità non è solo l’atto in sé o il semplice piacere fisico. E’ anche conoscenza di sé e della propria intimità. Un percorso lento e delicato, un complesso processo di crescita emotiva che va affrontato con persone preparate, sia psicologicamente che nel saper trattare fisicamente le diverse disabilità.

 
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