Tag CloudCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 791 TagCerca in questo BlogUltimi commentiContatta l'autore
TagTag CloudMenuChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione. Citazioni nei Blog Amici: 791 Cerca in questo Blog |
Messaggi del 15/09/2012
Post n°6735 pubblicato il 15 Settembre 2012 da psicologiaforense
TUTTO QUELLO CHE PENSAVATE DI SAPERE È SBAGLIATO... FALSI MITI, LUOGHI COMUNI, PREGIUDIZI, STEREOTIPI. MOLTE COSE SONO DIVERSE NON SOLO DA COME SEMBRANO, MA ADDIRITTURA DA COME ERAVATE CONVINTI CHE FOSSERO. E ANCORA, L'ACQUA DEL MAR MORTO È MOLTO SALATA, MA NON LA PIÙ SALATA SULLA TERRA. CONTARE LE PECORE SERVE A TUTTO, FUORCHÉ AD ADDORMENTARSI. MEDITANDO CON SERENITÀ E PAZIENZA TROVERETE FINALMENTE LA RISPOSTA ALLA DOMANDA SE SIA NATO PRIMA L'UOVO O LA GALLINA. E APPRENDERETE CHE LA VITA ETERNA, EBBENE SÌ, ESISTE……
L'IGNORANZA DEL SAGGIO
Post n°6734 pubblicato il 15 Settembre 2012 da psicologiaforense
QUASI COME FOSSE.... L’ULTIMA SPIAGGIA LA spiaggia è il vero e sterminato porto franco: le convenzioni si ammorbidiscono, i rapporti si fanno più distesi e si percepisce di appartenere a una variopinta tribù, con usanze tutte particolari. E’ come un grande teatro all'aperto, dove la società, mentre si denuda, si svela e mette in luce come ogni popolo e ogni cultura abbia un modo peculiare di interpretare e di concepire il corpo. È un culto con molte forme diverse, un tratto comune, tuttavia, c'è. Andare al mare è un po’ come ritornare a casa. Finalmente si smettono i panni soliti, si assumono atteggiamenti e comportamenti più naturali e ogni gesto tradisce maggiore relax e un più spiccato senso di libertà. Per europei e americani (ma non per gli asiatici) la tintarella è considerata un'arma essenziale per apparire più attraenti. Quando ci sistemiamo sotto l'ombrellone o sul lettino, una delle prime preoccupazioni è marcare con chiarezza il proprio spazio, disseminando borse, asciugamani, creme solari, secchielli e un'infinità di altri accessori. Vicino, al nostro fianco, tolleriamo soltanto i familiari, i partner o gli amici stretti. Nei paraggi (in una zona che gli antropologi hanno misurato in circa un metro e mezzo) lasciamo che si collochino i conoscenti e, se proprio non c'è un grande affollamento, manteniamo con gli sconosciuti una distanza significativa: almeno tre metri. Si tratta di regole forti. Tacite, certo, ma sempre regole. Se un estraneo sconfina, il primo istinto è un senso di fastidio e la tentazione è lanciare subito un'occhiata torva. Se poi qualcuno, dopo aver saltellato sulla sabbia rovente, si fa prendere dall'idea di fare una breve sosta al fresco del nostro ombrellone, la reazione può essere contraddittoria. La socievolezza che ci ispira l'«habitat» della spiaggia svanisce in pochi attimi e a sorpresa anche l'individuo più simpatico può fargli capire di avere un unico desiderio: godersi un po’ di pace e di silenzio.
Post n°6733 pubblicato il 15 Settembre 2012 da psicologiaforense
Gioco erotico finisce nel dramma SESSO ESTREMO: GLI SALVANO LA VITA IN SALA OPERATORIA UN GIOCO autoerotico sfuggito di mano, sesso estremo e pericoloso, che poteva avere conseguenze gravissime: un giovane aveva una bottiglia infilata nelle parti intime e che stava per perforargli l’intestino. Da quanto si è appreso sarebbe stato lui stesso a introdurre la grossa bottiglia nel corpo fin quando non sarebbe più riuscito ad espellerla. Pur tuttavia, non si escludono ulteriori ipotesi o l’eventuale partecipazione di altre persone a quello che si configura come un gioco erotico che ha rischiato di provocare la morte del giovane. LA "SITUAZIONE" infatti, è finita fuori controllo quando il malcapitato si è reso conto di non essere più in grado di espellere l'oggetto e ha chiesto aiuto. I medici - vista la gravità del caso- hanno sottoposto il ragazzo a un intervento molto delicato, che richiede tecniche specifiche all’avanguardia. Così il contenitore è stato rimosso per via endoscopica e il giovane se l’è cavata con cinque giorno di prognosi. NOTA INTEGRATIVA: non è certo la prima volta che capitano episodi del genere. Sono infatti in aumento le persone che —praticando giochi sessuali spinti— si rivolgono al pronto soccorso dopo aver introdotto volontariamente ogni genere di oggetti nel corpo.
|
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49