MARCO PICCOLO

United Colors of Benetton ha presentato questa mattina il proprio contributo al tema della non occupazione giovanile, «cruciale per il futuro del nostro pianeta e sul quale il marchio intende richiamare l’attenzione del pubblico».

QUANDO IL LAVORO NON C'E'... BENETTON LANCIA UNA NUOVA PUBBLICITA' : CERCA "DISOCCUPATI DELL'ANNO"

La provocazione inizia con il nome  della campagna pubblicitaria:   “Unemployee of the year” (il disoccupato dell’anno) . Così Benetton sfida i cliché sulla non occupazione giovanile "affermando con forza la propria fiducia nella creatività dei giovani di tutto il mondo. Attraverso tale iniziativa, la Fondazione Unhate, il cui scopo è promuovere la cultura del non odio, sosterrà i giovani affinché diventino attori del cambiamento contro l’indifferenza e la stigmatizzazione". 
In pratica, i giovani non occupati dai 18 ai 30 anni sono invitati a presentare proposte di progetti da sostenere. E' chiaro che  le loro idee dovranno avere una ricaduta sociale concreta sulla loro comunità. Le proposte di progetti in diversi ambiti (compreso quello artistico) saranno pubblicate sul sito web della Fondazione Unhate-Benetton e votate dalla comunità online. I 100 progetti più meritevoli saranno  trasformati in realtà. "100 su 100 milioni. Una goccia nel mare, direte voi, ma forse una goccia che darà il via a qualcosa, un effetto a cascata" precisa Alessandro Benetton "per far sentire ai giovani il nostro supporto e la nostra attenzione, ma soprattutto per contribuire a richiamare l’attenzione sulla loro causa. Perché entrare nel mondo del lavoro, per questi giovani, va oltre il tema economico: è un tema di dignità, del ruolo che gli spetta". I ragazzi immortalati nel servizio sono veri disoccupati. La loro professione è preceduta da un 'non'. Sono tutti “non occupati”: non agricoltori, non fotografi, non giornalisti, non manager, non avvocati, non politici. E tutti under 30 in cerca di lavoro.