Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Messaggi del 25/09/2012

 

L'OPINIONE, DEPRESSO CHI NON È ALL'ALTEZZA DEI DESIDERI, TUTTI I COLORI DEL BUIO, MIA RIFLESSIONE, PSICHIATRIA, PSICOLOGIA

Post n°6765 pubblicato il 25 Settembre 2012 da psicologiaforense

la depressione, che va dai disturbi dell'affettività fino alle tendenze suicide e ai desideri di morte, è una forma di malattia che si presta particolarmente bene alla comprensione dell'individuo contemporaneo e dei nuovi dilemmi che lo abitano....

 

OLTRE IL SENSO DELLA VITA: DEPRESSIONE ED ESISTENZA

 

 

L'uomo depresso è l'uomo senza guida della società contemporanea, intimamente spossato dal compito di diventare semplicemente se stesso e tentato di sostenersi con l'additivo dei farmaci o dei comportamenti compulsivi. Se nelle società del passato la felicità consisteva nel sapersi uniformare ai propri doveri, oggi la nuova retorica sociale pone l'accento sul fatto che la felicità consiste nel sapersi uniformare ai propri desideri, indicazione che fa dell'autostima l'obiettivo principale. La vera autenticità non sta nell'essere come si è, ma nel riuscire a somigliare al sogno che si ha di se stessi. La depressione è una malattia della responsabilità. Il depresso è un uomo in panne, incapace di decidere, di agire. E nonostante  siano infinite le ragioni per cui si cade in uno stato depressivo - la scomparsa di una persona cara, un fallimento amoroso o affettivo, uno scacco professionale e lavorativo, una malattia grave - è indubbio che le società del passato imponevano un conformismo e un automatismo dei comportamenti che metteva più facilmente gli individui al riparo dalla mala sorte, dagli eventi negativi dell'esistenza. Oggi le nostre società occidentali conclamano lo spirito di iniziativa individuale e l'intraprendenza mentale, così che sotto il profilo della storia individuale non ha più molta importanza se la depressione designi un male di vivere o una malattia vera e propria. In quest'epoca delle possibilità illimitate - si pensi  alla manipolazione degli umori mediante sostanze chimiche teorizzata dalla farmacologia più spinta - la depressione designa il confine dell'immanipolabile: le sostanze antidepressive di cui si fa ampio uso non guariscono l'individuo, perchè guarire significa essere capaci di sofferenza, di sopportazione.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA RIFLESSIONE DELLA SERA, SINGLETUDINE, COSTUME & SOCIETA', ZITELLE, ZITELLI, SINGLE PER SEMPRE, PSICOLOGIA,

Post n°6764 pubblicato il 25 Settembre 2012 da psicologiaforense

I single sono in continuo aumento. Scelta o necessità? L'importante è saperlo e confessare, onestamente, che molto spesso si tratta di necessità, o perlomeno di un momentaneo allontanamento da quel bisogno naturale e istintivo che noi tutti abbiamo di trovare un compagno o una compagna "per la vita".

SINGLE? NO GRAZIE

Donne e uomini sull'orlo di una crisi di nervi. La «singletudine», ossia il vivere senza un compagno/a è sempre più di moda. Ormai ci sono negozi e linee di prodotto dedicate a loro. Ma in questo mondo di monoporzioni non tutto è «rosa». Uno studio condotto in Norvegia e pubbblicato su «Archives of General Psychiatry» lancia un allarme: i single che vivono in grandi città rischiano di scoppiare. In questo esercito di uomini e donne in crisi ci sono paranoici, schizzati, sadici, narcisisti, autolesionisti, aggressivi, supertimidi. Il disturbo più comune? L'eccessiva sensibilità alle critiche che affligge il 15% della popolazione. Insomma pazzi e permalosi. Ne conoscete qualcuno? Se vivete nel caos metropolitano non potete ignorare il fenomeno anche se l'isteria è così diffusa da essere degradata a semplice «cattivo carattere». Ma la ricerca norvegese non ci dice in fondo nulla di nuovo: quando i single erano chiamati più brutalmente zitelle e zitelli, e non andavano di moda affatto, erano comunque noti per essere «difficili». Insomma se ieri per offendere si diceva: «è una zitella», oggi si dovrebbe dire «è una single». Ma i pubblicitari si ribellano e continuano a farci credere che stare da soli e mangiare surgelati è bello.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

IL CASO, LA PROVOCAZIONE, EFE, LA CERBIATTA DELLA RETE, TRANSESSUALE PIU' PAGATA D'ITALIA,QUELLO CHE I MARITI NON DICONO, FOTO

Post n°6762 pubblicato il 25 Settembre 2012 da psicologiaforense

Duecento mila contatti regi­strati ogni santo mese e tutto documentato. E le tournée. Ol­tre l’alcova milanese. A Parigi, a Londra, a Roma. Tutto rac­contato su Internet. Con foto sempre attuali, con video sba­razzini. Con divertita sfaccia­taggine. Lustrini e paillettes. Trucco e parrucco. Le provocazioni e le perversioni.....

La trans più famosa del web pubblica le sue «confessioni» con Mondadori

Per una notte di sesso con lei vanno fino a Mila­no da tutto il mondo. Parlo di una trans speciale,  Efe Bal "la più bella del mondo",  "la cerbiatta", già molto invitata in tv, intervistata dai giornali e con tre siti con 200mila contatti al mese. Ora, per i tipi della Mondatori  ha raccontato la sua vita in un libro, dal titolo tanto provocatorio quanto veritiero: “QUELLO CHE I MARITI NON DICONO”. Efe, di famiglia turca  e cittadinanza italiana, ha 30 anni. È una “signorina maschile” di aspetto più dolcemente femminile della maggior parte delle donne: a parte l'altezza, 1 metro e 90 (infrequente in una donna), per il resto è carinissima; taglia 42, seno invitante, occhi verdi, capelli corti ramati, non ha niente in comune con le giovanottone brasiliane dai seni contundenti… Nel suo libro scrive:  "Non dico tutti, ma quasi tutti gli uomini, vogliono provare l'esperienza del trans, far girare adrenalina nelle vene sclerotizzate dalla routine. Se penso a chi è passato dal mio letto - avvocati, manager, operai, ragazzi, commercialisti, creativi, baristi, imprenditori, ignoranti e laureati - alla fine sono tutti uguali quando sono qui a casa mia, liberi di chiedere ciò che vogliono perché pagano. Sono liberi di essere mister Hyde, consentendo al compunto dottor Jekyll di continuare a fare il bravo marito, o il compagno di vita."

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963