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Messaggi del 27/10/2012

 

IL CASO, SESSO, DIPENDENZA, RICERCA, EROS, INTERNET, SESSUALITÀ, RICERCATORI, USA, ITALIA, SEXUAL ADICTION

Post n°6866 pubblicato il 27 Ottobre 2012 da psicologiaforense

Affine alla dipendenza da sostanze psicoattive o dall'alcol, come pure alla bulimia o al gioco d'azzardo patologico, tale condizione è clinicamente nota col nome di "dipendenza sessuale"



ITALIANI, POPOLO DI SANTI, POETI, NAVIGATORI E... SESSO-DIPENDENTI

 

 

 L'attaccamento morboso, l'instabilità , la monogamia intermittente, la polifedeltà e la sex addiction: sono questi  i temi che  vanno studiati per capire e interpretare gli “amori malati”. Ora, direttamente dagli Stati Uniti ci giunge una nuova ricerca sulla  "sexual addiction", ovvero dipendenza da sesso. Un disturbo che interessa il 6% della popolazione italiana, soprattutto di sesso maschile. Va subito chiarito con forza che la sexual addiction è del tutto diversa dal desiderio sessuale (anche da quello c.d.”iperattivo”). Infatti la dipendenza sessuale ( come la dipendenza dall’ alcool, dalle droghe, dai farmaci, dal gioco d’azzardo, ecc)  si caratterizza per un progressivo allontanamento dalla realtà, al punto da giungere a vivere una doppia vita. Chi ne soffre sostituisce una relazione patologica con il sesso al rapporto sano con le altre persone. La sexual addiction ha poi delle forme "specifiche" nella cyber-sex addiction e nella cyber-porn addiction, ovvero le due forme di dipendenza sessuale legate a internet.  Quando si ha la dipendenza, ci si mette in situazioni di rischio per sé e per gli altri. Il sesso e le sue fantasie travolgono tutta l’esistenza, e non si riesce a controllarle. Non si considerano le conseguenze, proprio come avviene con l'abuso di sostanze. Come già detto le vittime di tale patologia  sono specialmente gli uomini.  Il 46% ha tra i 26 e 35 anni, mentre il 34% è tra i 35 e 50 anni. Si tratta di persone spesso  in situazione di disagio. Pochissimi chiedono aiuto. Come negli Stati Uniti, anche in Italia ci sono cliniche di disintossicazione, ma la terapia è lunga e non sempre facile. E’ del tutto evidente che in futuro ci sarà un aumento dei casi per l'uso sempre crescente di internet.

 

 
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LA FOTONOTIZIA DELLA SETTIMANA, ECCO PERCHÉ L'UMANITÀ RISCHIA DI AUTODISTRUGGERSI NEI PROSSIMI CENTO ANNI

Post n°6865 pubblicato il 27 Ottobre 2012 da psicologiaforense

Il lusso che nasce nelle baraccopoli

NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

 

I bambini, si sa, giocano con poco, ma in questo caso il poco che hanno è anche pericoloso. Saltare e tuffarsi può essere molto divertente, ma le montagne bianche che nell'immaginazione di questa bimba chissà in quale meraviglioso mondo si sono trasformate, in realtà sono prodotti di scarto di una conceria, che presto diventeranno mangime per polli.
Siamo a Dhaka, la capitale del Bangladesh, in una baraccopoli a Hazaribagh: è qui che nasce la pelletteria di lusso venduta in tutto il mondo, esponendo i lavoratori - bambini compresi - alle pericolose sostanze chimiche utilizzate nei processi produttivi senza alcuna precauzione. Ma non è tutto: nessuna delle concerie di questo tristemente famoso e inquinato quartiere tratta le acque reflue contenenti carne animale, acido solforico, cromo e piombo, lasciandole fluire in canali di scolo aperti per finire poi nel fiume principale della città, il Buriganga (focus)

 
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