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Messaggi del 22/11/2012

 

ESSERE & BENESSERE, SALUTE, ALLARME, IL SUPER BATTERIO AVANZA INCONTRASTATO IN ITALIA , KLEBSIELLA PNEUMONIAE

Post n°6939 pubblicato il 22 Novembre 2012 da psicologiaforense

Chi ricorda i tempi in cui i medici erano disarmati davanti alle infezioni? Poi arrivò la penicellina. Ma oggi in Italia ci si ritrova sempre più spesso in questadisperante  situazione, che si sperava fosse superata una volte per tutte. La colpa è di un batterio, chiamato Klebsiella pneumoniae, che vive nell'intestino dei portatori ma provoca infezioni a livello dei polmoni e delle vie urinarie, da dove può dare origine a gravi setticemie e alla morte.... 

KLEBSIELLA IL SUPER BATTERIO CHE RESISTE AGLI ANTIBIOTICI PROLIFERA ANCHE IN ITALIA

Si chiama  “Klebsiella pneumoniae” ed  è un  batterio resistente agli antibiotici che  provoca  infezioni polmonari e all’apparato urinario. Si pensava appartenesse al passato, all’epoca antecedente la scoperta della penicillina. Invece è ricomparso e si sta sviluppando velocemente in tutta Europa.  Ci sono zone dove più del 60% dei ceppi isolati di Klebsiella, resistono indenni alle cure più diffuse perchè si è selezionata la capacità di produrre un enzima in grado di distruggere gli antibiotici. Detto questo, bisogna ricordare che l’uso eccessivo o inappropriato di antibiotici favorisce il rafforzamento dei batteri e la loro resistenza alle cure. Una resistenza che aumenta di anno in anno e che nella peggiore delle ipotesi può portare al decesso dei pazienti. Così, la percentuale di klebsielle resistenti a molti antibiotici è andata costantemente crescendo in più di un terzo dei Paesi europei negli ultimi quattro anni. Per curare questi malati, che in Italia si trovano prevalentemente al Sud,  forse si può intervenire  con una categoria di antibiotici, detti carbapenemi, da usarsi come ultima risorsa esclusivamente negli ospedali. Bisognerebbe PREVENIRE l'infezione ma la terribile crisi economica che ci sta attraversando non lo permette.

 
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LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, STANCO DI PAGARE LE TASSE, REGALA I SUOI BENI (2milioni) AD UN OSPIZIO, TREVISO,

Post n°6938 pubblicato il 22 Novembre 2012 da psicologiaforense

Con due milioni di euro sarebbe stato "adottato" da tutti, invece ha preferito l'ospizio........

GOVERNO LADRO! SONO STANCO DI PAGARE LE TASSE, REGALO TUTTO ALL'OSPIZIO!

In tempi di crisi, vedersi devolvere un grosso patrimonio per dare fiato alle casse pare un miraggio. E invece per l’istituto che gestisce le case di riposo di Treviso, il miracolo è divenuto realtà. Il benefattore si chiama Bruno Fornasier, 78 anni. «Non ne posso più di convivere con la preoccupazione di pagare le tasse, a cui ora si è aggiunta anche l'Imu: voglio trascorrere in modo sereno gli ultimi anni che mi restano da vivere». È così che Bruno Fornasier, ha spiegato ai giornalisti  la decisione di cedere tutti i suoi immobili all'istituto di ricovero e assistenza agli anziani di Treviso in cambio della garanzia di avere un posto in una struttura dell'Ipab vita natural durante.E con tutti  i suoi  immobili si intendono SEI case: quattro a Treviso, una a Spresiano e una a Conegliano. Per un valore totale stimato di circa due milioni  di euro.  «Vi lascio tutto quello che ho perché d'ora in poi voglio stare tranquillo con la certezza che ci sarà chi si occuperà di me - si è sentito dire un paio di mesi fa il presidente della casa di riposo - non voglio più dover pensare alle tasse, così come non voglio più star dietro alle manutenzioni». Ovviamente il presidente, Fausto Favaro, non se l'è fatto ripetere due volte e ha subito avviato l'iter burocratico per far andare in porto la "donazione" senza intoppi. Cosa che è avvenuta oggi.


 
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L'OPINIONE, SIGNOR G, GIORGIO GABER, A 10 ANNI DALLA MORTE, PRIMARIE DEL PD, "QUALCUNO ERA COMUNISTA"

Post n°6937 pubblicato il 22 Novembre 2012 da psicologiaforense

Giorgio Gaber, nome d'arte di Giorgio Gaberscik (Milano, 25 gennaio1939 – Montemagno di Camaiore 1º gennaio 2003), è stato un cantautore, commediografo, regista teatrale e attore teatrale e cinematografico italiano. Affettuosamente chiamato "Il Signor G" dai suoi estimatori, è stato anche un chitarrista di vaglia, tra i primi interpreti del rock and roll italiano (tra il 1958 e il 1960).......


LA FEDE LAICA DI GIORGIO GABER
Quel sorridente chansonnier nascosto nel signor G

 
Sono trascorsi 10 anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber e io continuo a trovare eccellenti tutti i suoi testi anche perché vi è in essi una straordinaria lezione di poesia. Oggi, alla vigilia delle primarie del PD, mi ritorna alla memoria un suo testo recitato con accompagnamento: “QUALCUNO ERA COMUNISTA”: “Qualcuno era comunista perchè era ricco ma amava il popolo / Qualcuno era comunista perchè beveva il vino e si commuoveva alla feste popolari / Qualcuno era comunista perchè era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro /Qualcuno era comunista perchè non ne poteva più di fare l'operaio / Qualcuno era comunista perchè si sentiva la necessità di una morale diversa”. Vado ancora un po’ a memoria, ricordando un altro testo, non tra i più famosi: “Non mi piace la finta allegria / non sopporto neanche le cene in compagnia / e coi giovani sono intransigente / di certe mode, canzoni e trasgressioni / non me ne frega niente”. Credo che Gaber ci abbia dato una gran bella lezione di autenticità, di fastidio per un apparire che prevale sull'essere. Una lezione che pochi hanno raccolto, in effetti. Ma non per questo, stiamone certi, Giorgio Gaber “ha perso” la sua partita. Tutt'altro.

 
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COSTUME & SOCIETA', IL VESCOVO DI LUGANO, «BASTA FRONTALIERI ITALIANI DEL SESSO», SODOMA E GOMORRA, PROSTITUZIONE

Post n°6936 pubblicato il 22 Novembre 2012 da psicologiaforense

"Degrado dell’amore, profanazione dei sentimenti, incitamento della libido"... "A questo si aggiungono le devianze dovute allo sfruttamento, all’usura, alla illegalità, ai pericoli per la salute, alla coazione di minorenni, a tutto quel sottobosco malavitoso e persino criminale che ruota attorno al mondo della prostituzione..."

 

"PERCHE' TRASFORMARE IL CANTON TICINO IN UN CASINO PER GLI ITALIANI?"

 

E' durissimo il vescovo di Lugano, monsignor Pier Giacomo Grampa, contro il fenomeno della prostituzione nel Canton Ticino. È preoccupato per il fenomeno in sé, che è moralmente riprovevole. Ma non meno preoccupato per i fenomeni collaterali, ad esempio le pagine di propaganda erotica senza ritegno che appaiono su giornali, che vanno nelle mani di adolescenti ed offrono una visione fuorviante della donna e della relazione interpersonale. A questo si aggiungono le devianze dovute allo sfruttamento, all’usura, alla illegalità, ai pericoli per la salute, alla coazione di minorenni, a tutto quel sottobosco malavitoso e persino criminale che ruota attorno al mondo della prostituzione. È anche vero, però, che la prostituzione in Svizzera è permessa. "Dal momento che da noi non è fuori legge - replica il vescovo - occorre provvedere perché sia davvero nella legge e rispetti i diritti delle persone. La si regoli per la realtà del Paese, non per richiamare il 'turismo' dai Paesi vicini. Non credo faccia onore al Ticino diventare frequentato per l’organizzazione dei postriboli e per l’attività del meretricio. Quindi non so quanto saggio sia riservare grandi estensioni per i locali a luci rosse. Chiedo ai politici di trovare soluzioni misurate e sagge e di non trasformare il Cantone in un "casino" per le regioni confinanti" (leggi Comasco e Varesotto da dove proviene la gran parte dei clienti di night e postriboli piazzati strategicamente appena oltre frontiera).

 
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