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Messaggi del 04/12/2012

 

LA BELLEZZA ULTIMA OSSESSIONE, L'OPINIONE DELLA SERA, CRONACA, ATTUALITA', MODELLA, MORTE, SENO, CHIRURGIA PLASTICA

Post n°6978 pubblicato il 04 Dicembre 2012 da psicologiaforense

Louanna Adrielle Castro Silva è deceduta per arresto cardiaco nell'ospedale Buriti di Goiania, la "capitale verde" del Brasile.  Faceva la modella e aveva 24 anni. E' morta durante un intervento di chirurgia plastica al seno.   Aveva da poco vinto un concorso di bellezza a Jatai, città di cui era originaria, ed era al secondo intervento di plastica al seno.

BELLA DA MORIRE

Nel vuoto che ci invade l’ultima ossessione è  la bellezza. Come a dire:  “PIACCIO ERGO SUM”. E questo  appiattisce ogni altro desiderio. Perché quel vero, crudelissimo, potere della bellezza, dell’eterna freschezza degli anni più giovani, della perfezione delle forme… assorbe ogni altra considerazione sull’esistenza, sui valori e  sugli affetti. E  per questa ossessione si è pronti a perdere la vita. Così è successo a  Louanna Adrielle Castro Silva che ora giace sul tavolo di un obitorio, il corpo nudo coperto da un telo verde in attesa che un medico legale  documenti se la morte è stata determinata da errore umano o da fatalità. C'è pochissimo altro da dire. Resta però una domanda senza una risposta credibile:  è giusto l'obbligo, oggi imperante, di adeguarsi a un canone estetico che aborre normalità e imperfezioni?

 
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LA RIFLESSIONE DEL GIORNO, LA DOMENICA SI GIRAVA A PIEDI MA LA GENTE AVEVA FIDUCIA, IL SISTEMA E' ANDATO A FONDO

Post n°6977 pubblicato il 04 Dicembre 2012 da psicologiaforense

 LA PAURA E LA SPERANZA

 

 COME si dimentica in fretta!  Il 1973/74 dell' “austerity”, dell ' emergenza, della crisi monetaria e della crisi energetica.  L ' inflazione galoppava all' 11% e oltre, il mercato dei cambi restò chiuso per diciassette giorni a marzo, il presidente del Consiglio Rumor  parlava di baratri e di abissi. Circolava un' ansia da fine del mondo.  Il due dicembre 1973, domenica,  Tutte le automobili private  restarono ferme. La circolazione domenicale era proibita. Il week end fuori città diventò un ricordo. Il riscaldamento venne limitato: tornarono i geloni, i manicotti, le borse per l' acqua calda.  La Tv si spegneva alle 22. 45; l' orario di chiusura dei locali pubblici venne anticipato a mezzanotte.  I  lavoratori di discoteche e  di night club protestavano vivacemente,  le spogliarelliste levavano cartelli con su scritto “Fateci lavorare a lume di candela”, “Ci spoglieremo in piazza”, “Abbasso gli sceicchi”. Quella  vecchia crisi fu relativamente breve terminò quasi repentinamente. Stavolta i tempi per uscire dalla crisi saranno lunghi, molto lunghi e la risalita durerà molto. Quanto ci abbiamo messo a cadere  così in basso? Ci vorrà altrettanto, ed è inutile cercare alibi:  la colpa non è dei tedeschi, siamo noi a non essere capaci di fare come loro. Nel 1973/74  c' era una fiducia che oggi non c' è. Adesso  la crisi  del Paese ha alzato, impietosamente, molti veli, scoperto molte situazioni. Per riguadagnarsi la fiducia indispensabile a venirne fuori ci vuole una svolta politica vera, un cambiamento vero.

 
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