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Messaggi del 06/12/2012

 

LA RIFLESSIONE DELLA SERA, COME SOPRAVVIVERE AL 2013 , CRISI MONDIALE, CRISI ISTITUZIONALE, CONVULSA CONCLUSIONE LEGISLATURA

Post n°6983 pubblicato il 06 Dicembre 2012 da psicologiaforense

Di fronte alle sfide del futuro la nostra cultura, le nostre certezze  e il nostro modo di pensare vacillano. Come affrontare un avvenire così pieno di incognite? Come reagire alla madre di tutte le crisi  e alle angosce planetarie senza farsi travolgere? Non ci restano, oggi, che immaginazione e fantasia per trasforma la nostra vita ed evitare la catastrofe.........

FANTASIA E IMMAGINAZIONE AL SERVIZIO DELLA SOPRAVVIVENZA
 

Immaginazione e fantasia.  Due “armi” sempre vincenti specialmente quando sono  legate a praticità e al vivere quotidiano. Quindi non grande immaginazione utopica, ma immaginazione terrena, quella che può consentire di espandere piccole nicchie del vivere. E’ questo il tipo di immaginazione che  sarà sempre più necessaria  per sopravvivere alla  terrifica crisi mondiale.  Ma  ne servirebbe anche un'altra preziosissima. Quella dell' "ascoltare". In un universo così rumoroso, tutto voci e suoni, allarmi ed emergenze sociali economiche e politiche si finisce per non sentire più nulla. Noi, da tempo, non ascoltiamo più il mondo. Non riusciamo più ad immaginarlo per troppo rumore. Non ne sentiamo più le voci, che un tempo guidavano pensieri e azioni. Nel mondo c' erano voci, di foreste e fiumi, di animali e uomini, che indicavano mete e sogni, che indicavano azioni e comportamenti, che oggi non riusciamo, così assordati, ad ascoltare. E continuano ad esserci nonostante la crisi. Allora, finalmente,  l' immaginazione e la fantasia  permetteranno   di riafferrare il bandolo delle mille voci flebili, che abbiamo respinto ai margini dell' udito e della coscienza.  E, forse,  di sopravvivere.

 
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PASSIONI & SOLITUDINI, I SERIAL KILLER DELL'ANIMA

Post n°6982 pubblicato il 06 Dicembre 2012 da psicologiaforense

Per la nostra crescita personale è  importante imparare a vivere un rapporto d'amore sano ed equilibrato con se stessi. E' importante conoscere i propri punti di forza e debolezza, conocere i propri limiti e non permettere a nessuno di oltrepassarli…..

 

IL PIACERE DI VIVERE


Anche la mia Amica e collega Alessandra Graziottin non si stanca di  sottolineare come spesso  ci amputiamo della vita per correre stressati da mattina a sera, dietro obiettivi inconsistenti. A volte, per troppo senso del dovere. O per un senso del divertimento a tutti i costi che copre vuoti ancora più inquietanti. E se il pensiero della brevità del tempo davanti potrebbe indurci ad accelerare voracemente, la risposta più saggia è rallentare: per pensare, per assaporare, per respirare a fondo, per guardare il cielo e accorgerci di tutta la bellezza e la gioia che c’è (ancora) in questo oltraggiato mondo. Rallentare per ascoltare, lasciando che le emozioni risuonino in noi. Rallentare per capire, e scegliere il meglio ponderatamente, invece che farci manipolare dal conformismo mediatico. Rallentare per amare, per ricompattare le nostre famiglie, il legame con i figli, i genitori, gli amici. Rallentare per accarezzare i nostri amici animali, che ci danno così tanto, e sanno essere devoti e misteriosi. Rallentare per essere (davvero) protagonisti della propria vita, e non automi in corsa perpetua. Rallentare per accorgersi di essere vivi, prima di morire vegetando. Sì, è vero, si muore comunque, ma quando la vita ha avuto un suo disegno consapevole, la sua musica e il suo compimento, si può morire sereni, in pace, perché si è stati davvero vivi. E (quasi) tutto ha avuto senso.

 
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