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Messaggi del 28/01/2013

 

L'OPINIONE DELLA NOTTE, LA LUSSURIA, RESTITUIAMOLE IL SUO SAPORE MAGARI TORNANDO ALLA BIBBIA, ANIMA, IDENTITA'

Post n°7135 pubblicato il 28 Gennaio 2013 da psicologiaforense

La lussuria, che inizia con uno sguardo, è ricerca, e la sua consumazione, via via, è conoscenza. Non solo l'appetito sessuale ci avvicina alle   ma spinge ad agire le nostre facoltà piu' eleganti, di auto-ostentazione, di comunicazione sociale e d'idealizzazione interiore. Non siamo solo attratti dai corpi degli altri ma anche dalla loro psiche, da quella luminosa identità immateriale che soleva essere chiamata anima.......

LUSSURIA.
LA PASSIONE DELLA CONOSCENZA

L'amore romantico, che è una perniciosa eresia, dissolve la lussuria in un angelico riserbo, in un desiderio vano senza il quale il paese dei sogni che ci circonda e vitalizza, fatto di canzoni, film, web e fiction, sarebbe privo del soggetto principale…..  L'amore è eterno, mentre la lussuria è un processo fisico che ha una fine. “Lust”, “lussuria”, in inglese fa rima con “dust”, “polvere”, come hanno notato molti poeti. Andrew Marvell prega la sua “ritrosa amante” di soccombere prima che “il vostro singolare onore sia diventato polvere (dust); / E in cenere sia finita tutta la mia lussuria (lust)”. Ma fu Shakespeare a scriverne il trattato definitivo nel sonetto 129, che inizia: “Sciupio di spirito in vergognoso spreco / È l'atto di lussuria”. La lussuria è, continua il poeta, “un'esca inghiottita” e “una delizia alla prova, ma proterva e sciagurata, / prima una gioia sperata, subito dopo un sogno”. “Eppure nessuno”, conclude, “sa / fuggir quel paradiso che ci induce a tale inferno”. In effetti la Bibbia è abbastanza tenera con la lussuria. La difesa di Gesù della donna adultera e la sua predilezione per la compagnia femminile, sia elevata sia umile, danno un tocco geniale al suo ministero. Nell'Antico Testamento vi sono versi ed episodi erotici. La brama del re Davide per Betsabea, che ha scorto da una terrazza mentre fa il bagno, porta all'adulterio e all'assassinio del marito della donna, Uria l'Ittita, ma non alla perdita definitiva dello status di Davide, di prediletto del Signore. “Ciò che Davide aveva fatto era male agli occhi del Signore”, e il Signore uccise il primogenito della coppia illegale, ma in seguito Betsabea diede alla luce Salomone. Dalla lussuria, la saggezza. Se Dio creò il mondo, creò anche il SESSO, e un modo di interpretare il nostro inesauribile interesse sessuale è vederlo come una forma di lode alla creazione. Dice il Cantico di Salomone: “Le articolazioni delle Tue cosce sono come gioie / Il lavoro delle mani di un esperto artigiano”. Quando ammiriamo un altro, e desideriamo che la nostra carne sia una con la sua, usciamo dalla nostra pelle per entrare in uno stato di altruismo e di bellezza. Se non ci fosse libidine sul nostro pianeta cosa diventerebbe gioioso e bello?

 
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TESTI & PRETESTI, LA FRAGOLA È UN CAPEZZOLO, IL FAGIOLO COMANDA I TESTICOLI, LA PESCA E' UNA NATICA, LA PATATA VIZIOSA

Post n°7134 pubblicato il 28 Gennaio 2013 da psicologiaforense

Dalla pesca-natica all'oliva: la Francia pubblicò l'enciclopedia delle verdure scandalose......  Il diavolo nella lattuga.  Metafore vegetali per narrare  sesso ed eros.....
IL FRUTTO PROIBITO

Non è un mistero e non è nuova l'idea dell'uso letterario di frutta e verdura per veicolare messaggi diversi, il più delle volte erotici. Ad esempio, Jean-Luc Hennig, dell'università del Cairo, si fece carico di redigere un “Dictionnaire litteraire et erotique des fruits et legumes”, raccolta e schedatura di una gran quantità di testi. Dall'albicocca al tartufo, passando per il cetriolo, l'oliva, il pomodoro, il prezzemolo, la rapa o l'uva - 66 monografie in tutto - il professore Hennig descrive di ognuno di questi vegetali commestibili origini, poteri supposti, attributi, i grandi personaggi cui sono legati, il modo in cui medici, scrittori, detti e proverbi ne hanno parlato e le immagini erotiche che hanno suscitato.......... Spigolando. L'aglio è virile, perchè sa di sudore maschile. Va lasciato a , secondo i lumi era volgare. Gli antichi egizi invece - da un estremo all'altro - lo usavano sia per calmare le infiammazioni dell'ano sia per profumare le anime dell'aldilà. Secondo Alessandro Magno l'aglio calmava l'amatrice, infiammava la verga, vuotava la vescica e rimpatriava l'anima. Peccato, diceva, che fosse un ostacolo per il bacio profondo.....    Da cosa deriva che le donne odorano di noce? "Penso a quelle notti - scrive Kafka nel Diario - in fondo alle quali, tirato fuori dal sonno, mi svegliavo con la sensazione di essere stato chiuso in un guscio di noce". Sullo stesso tema  l'antropologo Claude Levi-Strauss, si riferisce ad un mito mundrurucu (Brasile) e  afferma: "Il cattivo odore è la manifestazione naturale, sotto forma non commestibile, della femminilità, la cui altra manifestazione naturale, il latte, offre l'aspetto commestibile". Sottratta alla maternità dalla femminilità, è la sua conclusione, resta il triste odore della noce guasta. Per fortuna viene poi la cipolla, bulbo appassionante. "La sua delicata pellicola ha riflessi di seta - scrisse Curnonsky - e quando la si taglia la sua carne bianca e rosa disegna mezzelune". Toulouse-Lautrec la gustava, golosamente, glassata e spalmata di crema d'aglio. E Pablo Neruda le consacrò un'ode: "Ventre roseo, chiaro come un pianeta". Nel 1929, un certo frate Thomas fondò la setta degli Adoratori della Cipolla. Il simbolo a lui era saltato agli occhi un giorno al mercato, a Le Havre, nel vedere una cipolla che germogliava. Esempio per l'uomo, pensò: "Se sapessimo essere buone cipolle, avremmo la vita eterna". La cipolla, perchè non monti, viene "castrata". A non figliare, ringiovanisce. L'uomo casto, pensò fratello Thomas, sarà immortale. Un antico proverbio arabo dice invece: "Tra uno strato e l'altro della cipolla, guardati bene dall'andarti a ficcare". L'oliva è misteriosa. Esita tutta la vita tra verginità e orgia, come tra i suoi due colori: il verde della freschezza, il nero dell'avvizzimento. È in effetti l'androgino dei vegetali: verde pubertà, nero diabolico. Alexandre Dumas, appassionato, se la godeva farcita d'acciughe, ma a sua volta messa a farcire lo stomaco della quaglia che farciva un fagiano dentro un maialetto. Arrostiva per tre ore. La parte più buona, diceva Dumas, restava l'acciuga. Qualche perversione, o complesso, se ne deduce. Coriandoli. La fragolina di bosco è un capezzolo. Il fagiolo comanda i testicoli. La pesca è una natica. L'ostrica conduce diritta alla Geenna. La barbabietola è mestruale. La pera indica una succosa propensione al masochismo. Il porro è vanità. La patata viziosa. Se un bambino odia gli spinaci è perchè sua madre lo soffoca d'amore. È peraltro la foglia di spinacio delicatissima per pulire il CULETTO del bambino medesimo (che ci sia un rapporto?). Il ribes appartiene alla sfera femminile, mentre il mirtillo è tutto dell'uomo.  Se pensiamo ad una donna come albicocca è implicito il desiderio che abbiamo, più che di lei, proprio del suo sesso. E se di un uomo diciamo che odora di menta in foglie, senza che questo corrisponda a realtà, è perchè siamo attratti ma lo sentiamo infido..... 

 
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LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO , FOTOGALLERY, IL BACIO DELLA "TARANTOLA", FRIULARACHNE RIGOI, ECCEZIONALE SCOPERTA

Post n°7133 pubblicato il 28 Gennaio 2013 da psicologiaforense

Scoperto in Friuli un ragno di 215 milioni di anni fa

Il ritrovamento è avvenuto vicino a Forni di Sopra. L’esemplare fossile è stato battezzato Friularachne rigoi in onore del luogo dove è stato rinvenuto e dell’autore dell’impresa, Roberto Rigo

Eccezionale fossile di ragno trovato in Friuli. Si tratta di una specie triassica di migale risalente a 215 milioni di anni fa e finora sconosciuta. La straordinaria scoperta avvenuta pochi giorni fa vicino a Forni di Sopra (Udine). Le rocce di questa zona sono famose per i resti fossili di rettili, pesci, piante e crostacei ritrovati numerosi negli ultimi trent'anni. Il nuovo ragno, è stato denominato Friularachne rigoi. Le migali, impropriamente note con il nome popolare di tarantole, sono tra i ragni più noti al grande pubblico a causa delle grandi dimensioni e della velenosità del morso di alcune di esse.

NOTA INTEGRATIVA

La storia evolutiva dei migalomorfi, il gruppo al quale le migali appartengono, è poco nota perché i resti fossili dei ragni sono estremamente rari. Si pensi che dei ragni vissuti nell'intervallo del tempo geologico chiamato Triassico (durato oltre 50 milioni di anni, da 252 a 201 milioni di anni fa) si conoscevano finora solo tre specie, una dalla Francia, una dalla Virginia (Usa) e una dal Sud Africa. Tre specie alle quali ora, grazie alla straordinaria scoperta, si aggiunge quella friulana. Lo studio di Rigo, pubblicato sulla rivista internazionale Acta Palaeontologica Polonica, ha rivelato che il ritrovamento è un migalomorfo, uno dei più antichi (secondo solo al francese Rosamygale grauvogeli, anch'esso vissuto nel Periodo Triassico). Ricorda il genere vivente Calommata e forse appartiene agli Atypoidea, il che estenderebbe indietro nel tempo la testimonianza fossile di questa superfamiglia di oltre 100 milioni di anni. Friularachne era un ragno minuscolo, lungo meno di mezzo centimetro e con arti deambulatori sottili e di dimensioni subeguali, ma con appendici atte ad afferrare le prede (chiamati cheliceri) relativamente grandi, dirette in avanti e robuste, e altre appendici espanse alle estremità (chiamate pedipalpi) che indicano che si trattava di un maschio adulto. L'addome era ricoperto e protetto da un ampio scudo. Questo ragno viveva nelle isole che emergevano dal basso mare tropicale che copriva il Friuli 215 milioni di anni fa ed era contemporaneo dei primi dinosauri, le cui tracce fossili sono state trovate nel vicino Parco delle Dolomiti friulane. Il fossile, come già ricordato, è ora depositato al Museo Friulano di Storia Naturale di Udine.

 
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