Tag CloudCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 791 TagCerca in questo BlogUltimi commentiContatta l'autore
TagTag CloudMenuChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione. Citazioni nei Blog Amici: 791 Cerca in questo Blog |
Messaggi del 29/01/2013
Post n°7138 pubblicato il 29 Gennaio 2013 da psicologiaforense
Decidere che una mela è marcia e buttarla via? A volte lo facciamo, magari un po' precipitosamente. Ma cosa fare quando all'improvviso ci rendiamo conto che un'amicizia vacilla e che al posto di calore, complicità e solidarietà, in genere attesi in un rapporto sano, avvertiamo disagio, tensione, frustrazione, mortificazione? UN BLOGGER PER AMICO In primo luogo, possiamo chiederci cosa ci aspettiamo dall'amicizia in generale e da ogni nostro amico in particolare. L’amicizia ha questo di speciale: ognuno la spiega o la definisce a modo proprio. Per alcuni significa fiducia, per altri piacere condiviso, per alcuni ancora ascolto e accettazione. In secondo luogo, e correlativamente, non gettare troppo in fretta la spugna; il senso di abbandono provocato dalla rottura di un legame provoca grande sofferenza, sia in chi viene abbandonato sia in chi abbandona l'altro. L'abbandono si manifesta attraverso la disapprovazione, la fine dell' amore, l' allontanamento o la perdita. La reazione all'abbandono si esprime con la prostrazione o l’aggressività. Nella maggior parte dei casi, l' evento presente non è l'unica causa del senso di abbandono, bensì riattiva esperienze dolorose del passato e fa emergere un trauma psichico latente. Non va dimenticato che anche grossi litigi a volte si risolvono con semplici parole, soprattutto quando ci assumiamo in buona fede le conseguenze delle nostre azioni, quando gli altri si assumono le loro e quando c'è disponibilità alla comprensione e all'accettazione. Le controversie spesso nascono dall' orgoglio e dalla fierezza, i quali ci fanno dimenticare l' essenza umana dell' altro. Nonostante i suoi difetti, il nostro partner o il nostro amico hanno per noi un valore inestimabile e prendere coscienza di questo valore può facilmente ridurre la portata dei problemi e dei disagi in questione.
IL CASO, SNAPCHAT,FACEBOOK ADDIO, ARRIVA SNAPCHAT: IL SOCIAL CHE CANCELLA FOTO E POST COMPROMETTENTI
Post n°7137 pubblicato il 29 Gennaio 2013 da psicologiaforense
Quante volte vi siete pentiti di aver inviato un messaggio? Verba volant, scripta manent. E quante volte avete inviato una foto osé in un momento di euforia per poi ripensarci e affliggervi. Facebook e Twitter possono davvero mettervi nei guai. Ma possono riuscirci benissimo anche i cellulari di ultimissima generazione da cui si possono inviare video, foto, sms e mail.Per questo spopola SNAPCHAT, la novità social che sta facendo parlare di sé nel mondo.....
SNAPCHAT è un rivoluzionario programma, per smartphone targati Apple o Android che permette di scambiare foto e video, accompagnati da testo e disegni, che si autodistruggono in non più di dieci secondi. In pochi tocchi si fa tutto: si apre l’applicazione, si scatta o si riprende, si scrive un messaggio di accompagnamento, si sceglie il destinatario, o anche più di uno, tra i contatti in rubrica. E cosa importante, si sceglie per quanto tempo potrà essere visualizzato il foto-messaggio: da uno a dieci secondi. Una volta arrivato e letto scomparirà per sempre dallo schermo del destinatario, dalla memoria del suo telefono... come se non fosse mai esistito. AL CONTRARIO, se si cancella un messaggio o una foto su Facebook resta conservato fino a 90 giorni sui server. Snapchat potrebbe salvare la reputazione dei più sprovveduti. E porre un freno al dilagante mare di stron...te che troppo spesso vengono inviate senza pensarci troppo. E che purtroppo restano nella memoria dei social, e non solo. E a differenza di altri servizi che prevedono filtri o altri ritocchi alle foto, qui lo scatto e l’invio sono quasi istantanei. Viva la verità. Il successo è stato improvviso: a dicembre sono state più di 50 milioni le foto condivise attraverso Snapchat. Appena due mesi prima, a ottobre, erano state meno della metà, 20 milioni. Una crescita inaspettata che è andata a disturbare giganti come Facebook E se la rivista «Forbes» l’ha definita, «la più grande mobile app senza ricavi dai tempi di Instagram», noi speriamo tanto che non svanisca... insieme alle foto e ai messaggi.
Post n°7136 pubblicato il 29 Gennaio 2013 da psicologiaforense
Gli uomini non corteggiano più le donne. Diventiamo cinici: non ne vale la pena, tanto poi finisce. Eppure non c’è gioco più bello dell’amore. Non comincia tutto con un gioco di sguardi per diventare poi un gioco di anime? Però non ci riesce più di stare al gioco..... NON GIOCO PIU'..... Il gioco -scrive Alessandro D'Avenia- è una delle finestre aperte per scandagliare il guazzabuglio sociale del cuore umano. Così è per ogni gioco..... C’è il grande gioco di ruolo globale: Facebook. Un gioco in cui uno fa la parte di se stesso, indossa la maschera di sé, grazie a foto in cui è più bello di come appare nella realtà e scrive frasi più intelligenti di quelle che pronuncia nella realtà. Poi c’è Ruzzle. non è altro che il vecchio Cose Nomi Città. Giochi antichi, nomi (affari) nuovi. E poi c’è il gioco del calcio: l’agon, la battaglia. La vita è lotta e il calcio oggi ne è la sublimazione più comoda e spettacolare. Certo c’è anche l’azzardo: il gratta-e-vinci, il bingo, le slot-machine e tutto quella categoria di giochi che ci ricorda che la vita è una lotta contro il destino. Da ultimo ci sono i giochi della vertigine: quelli che piacciono ai giovani, quelli che portano a perdersi... Ogni sballo che sfida la ragione e l’istinto di conservazione: dal bungee jumping a chi beve più birre. Giochi che possono portare a giocare la vita, fino a perderla. Da ultimo, c'è l’amore, il gioco dei giochi. Il gioiello più fragile e prezioso della vita, che per indossarlo infatti incastoniamo giorno per giorno nell’oro dei riti. Eppure sembra che il galateo dei sentimenti stia sparendo. Non sappiamo più giocare come si deve. Non sappiamo più arrossire, corteggiare, sfiorare, cercare parole, ricordare un anniversario e fare una sorpresa. Compriamo subito, afferriamo subito, dimentichiamo subito. Ci prendiamo gioco dell’amore, bariamo, per poi scoprire che ci siamo giocati la felicità. E finiamo col nasconderci dietro un cinico e dolorante: non gioco più.
|
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49