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Messaggi del 03/04/2013
Post n°7323 pubblicato il 03 Aprile 2013 da psicologiaforense
I bolognesi hanno sbaragliato la concorrenza facendo registrare il maggior numero di vendite pro capite di prodotti legati alla sfera sessuale....
BOLOGNA, CAPITALE DELL'AMORE E DEL SESSO SICURO.
Annota diligentemente l'attento e bravissimo FRANCO GIUBILEI che era a tutti noto come Bologna avesse fama di città incline ai piaceri, della carne o del palato. Oggi però arriva lo studio commissionato da un soggetto direttamente interessato, la Durex, a incoronare il capoluogo emiliano come regina italiana del sesso: signore e signori ecco a voi Loveville 2013, cioè la città dove si fa di più e meglio l’amore.
Post n°7322 pubblicato il 03 Aprile 2013 da psicologiaforense
I mancini sono "gente che non può fare cose diritte, gente fatta a rovescio, e c'è persino da dubitare che sia gente". Questo giudizio implacabile, espresso all'inizio del XVII secolo, riflette bene quello che i mancini hanno dovuto subire nel corso dei secoli. La preminenza della mano destra è un pregiudizio che ha segnato con un'impronta indelebile la nostra struttura mentale. Verso qualunque ambito del pensiero ci rivolgiamo, la questione ritorna con evidenza: alla mano destra tutti gli onori, tutte le nobiltà; alla sinistra tutti i biasimi, tutti i compiti subalterni, tutte le viltà. Individui malefici o degenerati, maleducati o delinquenti passibili delle più severe repressioni.... STORIE DI BIMBI MANCINI. SONO PERSONE FATTE ALLA ROVESCIA?
Una mamma di Rovigo oggi mi ha raccontato che due insegnanti contrastano il mancinismo di suo figlio, che frequenta la prima classe elementare (tipo modulare, a T.P. ). Io non pensavo che nel 2013 dei docenti di scuola primaria potessero considerare il mancinismo una sorta di "capriccio" da dover riprendere, rimproverare e senz' altro eliminare. Infatti in sede psicologica è un fatto indiscutibile che il mancinismo non va contrastato. La deduzione che si può trarre da questo singolare caso è abbastanza ovvia: per codeste maestre esiste... la mano del bambino, non la sua personalità: esiste un' inconcepibile pretesa... di cura, nell' INCONSAPEVOLEZZA (o nell' indifferenza? ) che essa possa turbare il suo comportamento. Per ora, sembra, il suo atteggiamento oscilla tra due poli: da un lato il desiderio di mantenere la sua autonomia (di mancino), dall'altro lo sforzo (improbo) di piegarsi alle pressanti richieste delle due maestre. Domani interverrò.
Post n°7320 pubblicato il 03 Aprile 2013 da psicologiaforense
Montano infuocate polemiche sul nuovo reality show che arriva dalla Gran Bretagna. Si chiama "Can have sex, will have sex" e ha come protagonisti un gruppo di ragazzi disabili e il loro rapporto col sesso. Una sessualità esibita 24 ore su 24..... NON SONO ASESSUATI COME GLI ANGELI Già il titolo la dice lunga sui contenuti di questo ennesimo reality: "Can have sex, will have sex" . Si tratta di uno show scioccante che sfida il tabù della sessualità dei portatori di handicap e mette il pubblico davanti ad una realtà molto cruda, difficile, che, spesso, si preferisce non guardare. Perchè se è vero che molte remore sono state superate e la sessualità dei disabili è sempre più studiata, parlata, testimoniata, descritta, illustrata, analizzata, “insegnata”, promossa, riflettuta, è anche vero che qui viene invece ironizzata, esibita e ostentata. Il reality andrà in onda su Channel 4 in Inghilterra e le telecamere riprenderanno la vita di questo gruppo di persone 24 ore su 24. C'è chi sostiene che questa trasmissione rappresenti una rivoluzione in fatto di diritti dei diversamente abili e che permetta al grande pubblico di conoscere meglio i limiti dell'esistenza di chi ha peculiarità diverse dalla norma; ma c'è anche chi accusa gli autori di voyeurismo e di poca sensibilità. Per ora il docu-show non verrà trasmesso in Italia, ma il tema della vita quotidiana dei portatori di handicap meriterebbe approfondimenti che rischiano di essere tralasciati dalle dinamiche degli show televisivi.
Post n°7319 pubblicato il 03 Aprile 2013 da psicologiaforense
La Lego costretta a ritirare dal mercato una produzione di kit in scatola che riproducevano il complesso del "Palazzo di Jabba" della serie di "Star Wars". La casa produttrice dei mattoncini colorati, che hanno ispirato la fantasia di milioni di bambini è stata accusata di aver oltraggiato i convincimenti religiosi dei musulmani. Il palazzo è simile alla Moschea di Santa Sofia a Istanbul, per di più una torre ricorda il minareto della moschea di Jami al Kabir, di Beirut..... IL FURORE ISLAMICO SI E' ABBATTUTO SULLA LEGO
Incredibile ma vero: censurato un gioco della Lego perché ritenuto blasfemo. L'azienda danese di giocattoli non produrrà più "Il palazzo di Jabba ", la scatola di mattoncini della serie Guerre stellari, dopo le dure proteste della comunità musulmana austriaca. il Palazzo di Jabba è troppo simile a Santa Sofia, la basilica-moschea di Istanbul, la torre di avvistamento assomiglia al minareto della moschea di Jami al Kabir di Beirut. Da qui l'accusa di razzismo anti-islamico e la richiesta alla Lego di ritirare il gioco dal mercato. L'azienda ha provato a difendersi negando che vi fosse un legame tra il Palazzo di Jabba e la moschea di Santa Sofia di Istanbul. E ha chiarito poi che lo scopo del gioco era solo quello di ripercorrere la saga di Guerre stellari. A essere sinceri, tra l'altro, la somiglianza tra il palazzo del gioco e Santa Sofia è veramente molto vaga. Alla fine la Lego si è piegata per evitare di subire ritorsioni.
Post n°7318 pubblicato il 03 Aprile 2013 da psicologiaforense
Arriva il vino di Rocco Siffredi: la star dell'hard lo presenterà al Vinitaly. La linea nasce dalla collaborazione con l'attore e il pilota Jarno Trulli. «Il vino ha un legame profondo con l'erotismo» "ROCCO, NON SOLO MAGNUM" Lo ha voluto chiamare proprio così: "Rocco, non solo magnum" il suo vino. Un prodotto di grande pregio nato dall'inedita collaborazione tra uno dei più noti attori del cinema hard internazionale,ROCCO SIFFREDI, e il pilota di formula1 JARNO TRULLI. La bottiglia, frutto delle Colline pescaresi Igt e a base di uve Montepulciano, sarà presentata in anteprima al Vinitaly. Ne dà notizia Winenews. Il vino si inserisce all'interno di un progetto commerciale dell'attore, che nei prossimi mesi aprirà a Budapest il primo "Rocco's world caffe", locale inteso come luogo di ritrovo coviviale e tappa irrinunciabile per gli amanti del genere hard (in vendita oggetti veri e gadget, mentre verranno trasmessi video con i backstage dei set cinematografici dello studio di Siffredi). «Il vino -ha spiegato l'attore- ha un legame profondo con l'erotismo e con la persona giusta è in grado di creare l'atmosfera perfetta per una serata divertente. L'Abruzzo è la mia terra d'origine e Jarno è un caro amico, che produce vini ottimi e che, con la giusta ironia, si è prestato a produrre questa nuova etichetta con il mio nome». Rocco non è il primo attore hard che si affaccia al mondo del vino: già Savanna Samson ha cominciato a produrre bottiglie a Montalcino nella terra del Brunello.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49