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Messaggi del 04/04/2013

 

LA RIFLESSIONE DELLA NOTTE, DONNE, NUOVI RISCHI, VECCHIE PAURE, PREDATORI SESSUALI E PREDE, I PERSECUTORI

Post n°7326 pubblicato il 04 Aprile 2013 da psicologiaforense

QUELLA strada lunga, fuori della paura, dentro la notte, nella gioia della solitudine. Quale donna non l'ha percorsa?  Paura di uscire da sola? Di notte? Chi, io? Una vacanza in India  di sole donne? Preoccupata? E perchè? Vivi sola vicino alla stazione, o in una viuzza del centro storico, e torni alle tre di notte? Ma scusa, e che c'è di strano? Come eravamo. E oggi, come siamo cambiate. No, vieni tu da me, io preferisco non farlo quel pezzo di giardino al buio... Da sola, non mi piace più vivere... Sento dei rumori alla porta, alle finestre. Aspettami qui finchè pensi che io sia entrata in casa... Correro' veloce dal portone all'ascensore.....

 

DONNE:  TORNA LA PAURA

La sicurezza, segno femminile così lieto della società democratica sta evaporando come risucchiata in un antro di arcaismo, un pezzo di scenario postmoderno, postatomico, mutante. Non c'è niente di estremo nè di nevrotico nell'odierna paura femminile; se ci dobbiamo chiedere quanto sia giusto preoccuparsi per la sicurezza sessuale, la risposta è purtroppo, che è  legittimo avere timori perché  la parte maschile della società non è pronta ancora ad apprezzare e a capire i  comportamenti femminili. Inoltre, il corpo ha vinto, il corpo impera, lo si espone ormai ovunque: stomaco, seni, gambe, con una generosità illimitata, opulenta e variegata come in un supermarket. L'allusione fisica, l'uso della parola e anche del suono musicale (il rap) sono ormai diretti, assolutamente desublimati. Nonostante tutto questo, ogni donna oggi gode i vantaggi della conquistata libertà femminile. Essi sono stati enormi, nessuno rimpiange di aver percorso questo magnifico sentiero verso un panorama ideale, che come ogni conquista ha poi mostrato una sua realtà più complessa. Si potrebbe dire con una metafora, che la fuga della donna dalle antiche prigioni è stata così veloce che essa si è ritrovata sola in un grande paesaggio misterioso e inesplorato. Sola, laddove prima la tribù, la famiglia, il padre o il marito la proteggevano anche di fronte al suo eventuale stupratore.

 

 
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MODA, COSTUME, TENDENZE, FUORI LE GAMBE, TUTTE IN SHORTS, PRIMAVERA, ESTATE 2013, GAMBE & SEDUZIONE, FOTO

Post n°7325 pubblicato il 04 Aprile 2013 da psicologiaforense

Fuori le gambe! Verrebbe da dire alle ragazze guardando le tendenze per questa primavera appena arrivata. Ma Gambe e glutei sono un punto critico del corpo che va allenato con costanza..... 

SEDUZIONE: LE GAMBE VALGONO PIU' DEL SENO

 

Nonostante le condizioni metereologiche ancora poco favorevoli, con pioggia e temperature basse che non perdonano vezzi dell'abbigliamento estivo (pena un noioso raffreddore e il mal di gola!), la tendenza di questa stagione impone alle signorine più audaci di non rinunciare agli shorts, i pantaloncini corti fino alla coscia nati negli anni Trenta come indumento sportivo e trasformatisi negli anni Settanta in simbolo dell'emancipazione femminile. Oggi sono una nuova macro-tendenza, un capo senza troppe pretese su cui le maison del pret-a-porter si sono concentrate, proponendone di ogni tipo, a vita alta o bassa, lunghi fino a metà coscia oppure quanto basta a coprire appena i glutei. Insomma le aziende hanno interpretato un gusto che negli ultimi anni si è fatto sempre più strada fra le star di Hollywood, fotografate continuamente con pantaloncini di ogni lunghezza e taglio, abbinati a ciabattine, ballerine, sneakers e persino cuissards di dubbio gusto, magari alti fino alla coscia. Perché piacciono così tanto? Semplice, sono pratici ma soprattutto sexy. Le celebrità d'oltreoceano e quelle nostrane amano in particolar modo quelli micro in jeans (Dsquared2), sfilacciati e consumati, magari da portare a vita molto bassa sganciando il bottone della chiusura, un po' come fece Jane Birkin in uno scatto fotografico del 1970.

 
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IL COMPLOTTO, SESSO, MINORENNI, RUBY, VERITA', MENZOGNE, STORIE SEGRETE, INTRIGHI, TRASGRESSIONE O NORMALITA',

Post n°7324 pubblicato il 04 Aprile 2013 da psicologiaforense

Il gusto della denuncia della congiura, della trama occulta, della manovra trasversale: del complotto appunto. Congiura per congiura, il travaglio che ha attraversato il nostro Paese, dalle escort alle olgettine al bunga bunga.....«Subisco dai giudici violenza psicologica, una vera e propria tortura, una pressione insostenibile». Lo ha detto Ruby, all’anagrafe Karima El Mahroug, la giovane marocchina al centro del processo sui festini hard nella residenza di Silvio Berlusconi ad Arcore, che stamane ha inscenato una protesta contro i magistrati davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Protesta anche contro la stampa, che strumentalizza la sua storia: «Per colpire Berlusconi la stampa ha fatto male a me». «Oggi ho capito che è in corso una guerra contro Berlusconi e io ne sono rimasta coinvolta, ma non voglio che la mia vita venga distrutta». Lo ha affermato Ruby  spiegando di aver subito una «violenza psicologica» da parte dei magistrati.  

 

ARRIVA RUBY DAVANTI AL TRIBUNALE E SI SCATENA IL CAOS 

 

 

 

Davanti al Palazzo di Giustizia di Milano è andata in scena la protesta di Ruby Rubacuori. Contro tutti: contro i magistrati e contro gli avvocati, compresi quelli di Silvio Berlusconi.Il loro "peccato", non averla convocata come parte offesa nei processi a carico dell'ex premier, di Lele MoraEmilio Fede e Nicole Minetti:"Nessuno mi vuole ascoltare". Non è poi mancato un attacco ai giornalisti, che l'hanno fatta passare per una "prostituta", per una "poco di buono". "Non è giusto che si nasconda la verità", gridava Ruby, la voce rotta dal pianto, in un contesto a tratti surreale, come sfondo il Tribunale meneghino. "Tortura psicologica" - Karima - al centro dei due processi sui presunti festini a luci rosse ad Arcore -, circondata da decine di giornalisti che combattevano per strappare la posizione milgiore, ha letto un lungo comunicato. "Non ho nulla di cui vergognarmi e nulla da nascondere. Chiedo di essere sentita dai giudici di Milano, spero che mi chiamino. Chiedo che qualcuno ascolti quello che ho da dire, e che questo avvenga nelle sedi istituzionali". La marocchina ha poi ribadito la sua tesi: "Ho subito una tortura psicologica, un atteggiamento apparentemente amichevole ma improvvisamente mutato quando non ho accusato Silvio Berlusconi". Secondo la giovane marocchina, le toghe avrebbero fatto scattare il gioco al massacro dopo il suo rifiuto di "incastrare" il Cavaliere. "La colpa della mia sofferenza - ha aggiunto - è anche di quei magistrati che, mossi da intenti che non corrispondono ai valori di giustizia, mi hanno attribuito la qualifica di prostituta, anche se io ho sembre negato di aver avuto rapporti sessuali a pagamento e soprattutto di averne avuti con Berlusconi".

 
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