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Messaggi del 14/04/2013
Post n°7351 pubblicato il 14 Aprile 2013 da psicologiaforense
LE REGINE DELLA SEDUZIONE SI ISPIRANO A NINON, LA FAMOSA PROSTITUTA AMICA DI RACINE E VOLTAIRE. RIVELAZIONI CHE FANNO ARROSSIRE. CHOC NEL WEB: GIOIELLI A FORMA DI FALLO E VAGINA...... Ci vuole più genio a fare l'amore che a comandare un'armata. ![](http://static.tuttogratis.it/628X0/televisione/tuttogratis/it/news/wp-content/uploads/2012/02/Belen-farfalla-Sanremo.jpg) Molte VIP tra quelle più gettonate nel gossip internazionale non hanno alcuna remora nel confessare di essere state incantate da NINON DE LENCLOS, una cortigiana bellissima che si circondava di uomini dai cervelli fini, come Racine e Voltaire. E di rifarsi al suo stile elegantissimo e sexy anche per tracciare una nuova silhouette. Vita strettissima, seno enfatizzato, gonne che scolpiscono i glutei, tagli sartoriali. L'abito è lo strumento del potere. Si chiamano infatti power dress, certi modelli di moda….. Il fascino è un'arma sottile da adoperare con humor, sensibilità, furbizia. Serve per ottenere maggiore conoscenza anche in quei campi presidiati dagli uomini. Invero ci vuole più genio a fare l'amore che a comandare un'armata. Ma quali sono le caratteristiche che dovrebbero possedere le moderne seduttrici? Intanto un grande desiderio di coltivare se stesse. Se manca questa volontà ogni tentativo è inutile. Poi bisogna amare il piacere di essere sempre al centro dell'attenzione. Importantissima è la scelta del guardaroba: sensuale, ammiccante, ma anche elegantissimo. Per ogni occasione ci vuole la tenuta giusta, guai sbagliare. A questo punto tutto dovrebbe venire automatico: gli uomini cadono ai tuoi piedi e da loro puoi ottenere tutto ciò che vuoi. Infine, la cultura è un infallibile antidoto contro la volgarità dilagante. Ogni stratagemma è lecito per accedervi….
![](http://www.blitzquotidiano.it/wp/wp/wp-content/uploads/2009/11/alba22.jpg)
Post n°7350 pubblicato il 14 Aprile 2013 da psicologiaforense
In una casa di accoglienza un 15enne umilia un coetaneo e minaccia un educatore. La vittima scappa per la vergogna.... "RUBA" IL PROFILO FACEBOOK: COSTRETTO A MANGIARE ESCREMENTI E A LECCARE IL WC ![](http://3.bp.blogspot.com/-aykzUk5EUzI/URfeCptAfaI/AAAAAAAADEA/CMBuPHPkOY8/s1600/Looking+at+the+Stars%252C+oil+on+canvas%252C+40+x+30cm%252C+2012.JPG)
Segregato in bagno e costretto amangiare escrementi e a leccare la tavola del water. Nonnismo da caserma? No. La scioccante vicenda, che vede coinvolti due 15enni, si è consumata all'interno di una casa di accoglienza delle Pedemontana trevigiana. L’episodio ha portato alla denuncia di un minorenne, tra l'altro già ai domiciliari per rapina aggravata, che ora deve rispondere di violenza privata e minacce.
A scoprire quanto stava accadendo è stato un educatore che ha segnalato l’angosciante vicenda ai militari dell’Arma. La delicata indagine è stata portata avanti dai carabinieri di Fonte, coordinati dal comandante della Compagnia di Castelfranco, Salvatore Gibilisco.
Il 15enne viveva da tempo nella struttura protetta, dividendo la camera con un coetaneo. Qualche giorno prima era accaduto un episodio futile che il ragazzino non aveva gradito. Aveva infatti scoperto che il coetaneo si era impossessato del suo profilo Facebook. Un'onta che doveva in qualche modo essere lavata. Come? Approfittando del suo fisico e del suo forte carattere, ha rinchiuso il compagno di stanza nel bagno per poi costringerlo non solo a mangiare gli escrementi, ma anche a leccare la tavola del water.
Una violenza fisica e psicologica aberrante che è venuta a galla quasi subito perché un educatore si è accorto che i due ragazzi mancavano all'appello. Così si è recato nella loro stanza trovandovi solo il 15enne che, in un primo momento, ha cercato di sviarlo. L’operatore però ha intuito che qualcosa non andava. A confortare i suoi sospetti sono arrivati i rumori provenienti dalla toilette. Ha così aperto la porta e trovato l’altro 15enne in condizioni pietose. Appena vista la porta spalancarsi il ragazzino, per la vergogna, è scappato, guadagnandosi la "libertà".
L’aguzzino, non pago di quello che aveva combinato, ha afferrato un coltello da tavola, l'ha puntato verso l'operatore e lo ha minacciato: «Fai silenzio - ha sibilato - o ti ammazzo». L’educatore ha mantenuto la calma e è riuscito a farlo ragionare e a fargli deporre il coltello. Ma l’episodio di violenza non poteva restare impunito. I responsabili della casa d'accoglienza si sono così rivolti ai carabinieri che, con la riservatezza richiesta dal caso, hanno ascoltato vittima e carnefice, portando alla luce la drammatica storia di disagio giovanile.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49