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Messaggi del 27/04/2013

 

LA MIA RIFLESSIONE DELLA SERA, ABBIAMO IL NUOVO GOVERNO, OTTERRA' LA FIDUCIA, MA GLI ITALIANI SONO FIDUCIOSI O MALMOSTOSI?

Post n°7364 pubblicato il 27 Aprile 2013 da psicologiaforense

QUELLO CHE SUI MEDIA NON POTRETE LEGGERE. Siamo in un contesto tecno-socio-economico di grande complessità  economico-finanziaria e il Presidente della Repubblica  fa appello alla politica della fiducia che spiega la creazione di valore attraverso l'operare spontaneo della fiducia quale dinamica sostitutiva del sistema istituzionale di garanzia e controllo. Proprio la carenza di tale sistema ha infatti costituito il terreno ideale per la crescita della politica nominale: una politica che falsa la percezione del reale, allarga i divari economici e sociali, squilibra i rapporti tra rischio e ricchezza, dissolve i vincoli di responsabilità; in tale modo la sfiducia favorisce i giochi dei "nuovi poteri" forti, come, ad esempio, le società di hedge funds, le agenzie di rating, le banche d'affari........

 

CONTRODEMOCRAZIA. IL NUOVO GOVERNO LETTA NELL'ERA DELLA SFIDUCIA DILAGANTE NEL PAESE

 Le italiane non fanno più bambini? Mancanza di fiducia. Gli italiani risparmiano meno che nel passato? Non hanno fiducia. Non votano? Meno fiduciosi. Consumano pochissimo? Chiaro, non c'è fiducia...Se i calciatori azzurri sbagliano ai rigori è perchè non han fiducia nei loro mezzi, se le nostre aziende languono sul mercato mondiale è per carenza di fiducia. Sfiduciati i giovani, gli anziani, i gay, gli etero, i credenti, i laici. Guardiamo al futuro malmostosi…. Quando i sondaggisti chiedono agli italiani "di chi vi fidate?"  ricevono risposte che qui non posso riferire. Insomma, la fiducia che scorre nelle vene di un sistema economico si può misurare, in modo non troppo dissimile da come si può misurare il livello del colesterolo nel sangue. E questa misura per l’Italia dice  che il Paese  è ad altissimo rischio di arteriosclerosi, infarto, ictus.... o esito fatale (default).

NOTA INTEGRATIVA

Ecco i nomi e gli incarichi dei ministri che fanno parte del governo guidato dal presidente del Consiglio ENRICO LETTA: Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - FILIPPO PATRONI GRIFFI. Interni e Vicepremier- ANGELINO ALFANO, Difesa - MARIO MAURO, Esteri - EMMA BONINO, Giustizia - ANNA MARIA CANCELLIERI, Economia - FABRIZIO SACCOMANNI, Riforme istituzionali - GAETANO QUAGLIARIELLO, Sviluppo - FLAVIO ZANONATO, Trasporti Infrastrutture - MAURIZIO LUPI, Poliche Agricole - NUNZIA DI GIROLAMO, Istruzione, Università e ricerca- MARIA CHIARA CARROZZA, Salute - BEATRICE LORENZIN, Lavoro e Politiche sociali - ENRICO GIOVANNINI, Ambiente - ANDREA ORLANDO, Beni culturali e Turismo- MASSIMO BRAY, Coesione territoriale - CARLO TRIGILIA, Affari europei - ENZO MOAVERO MILANESI, Affari regionali - GRAZIANO DELIRIO, Pari opportunità, sport, politiche giovanili - JOSEFA IDEM, Rapporti con il Parlamento - DARIO FRANCESCHINI, Integrazione - CECILE KYENGE, Pubblica Amministrazione- GIAMPIERO D'ALIA

 
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SCUOLA,LONDRA , PROPOSTA CHOC,IL PORNO INSEGNATO A SCUOLA, ORA DI PORNOGRAFIA , ADOLESCENTI, HARD, INTERNET

Post n°7363 pubblicato il 27 Aprile 2013 da psicologiaforense

I genitori del Regno Unito si ribellano ma i dati confermano: i giovani, grazie ad internet, si avvicinano all'hard a 11 anni. Credere che ci siano ancora dei limiti non raggiungibili, e quindi insuperabili, nell'era di internet è un po' come mettersi le mani  sugli occhi ed evitare di guardare.  Oggi, infatti, i ragazzini possono trovare, in rete, tutte le informazioni che vogliono e accedere, senza problemi, anche all'hard:  nelle forme più spinte  e da tutto il mondo.....


L'ULTIMA DROGA. LA PORNOGRAFIA SU INTERNET E IL SUO IMPATTO SULLA MENTE DEI RAGAZZINI

La diffusione della pornografia tramite Internet viene spesso percepita, nella nostra cultura, come un segno di apertura mentale e liberazione da vecchi tabù. Questa concezione è frutto di due elementi: l'ignoranza della maggior parte delle persone sugli sconvolgimenti neurocerebrali prodotti dalla visione del porno e la malafede dei suoi produttori, che invece li conoscono bene e li utilizzano a loro vantaggio. La pornografia è a tutti gli effetti una droga e come tutte le droghe dà dipendenza: una dipendenza indotta da sostanze chimiche endogene, prodotte dall'organismo di fronte alle immagini fortemente stimolanti del porno.  Per questi motivi il SEX EDUCATION FORUM ha promosso una campagna che miri ad una migliore educazione sessuale nelle scuole: partendo proprio dall'hard e al fine di  prevenire  la dipendenza da pornografia, e proteggere i minori.  Allo stesso scopo è stato distribuito agli insegnanti un MANUALE  L'iniziativa però ha, come era prevedibile, scatenato diverse polemiche soprattutto da parte degli adulti: "Molti di noi resterebbero inorriditi all'idea che i nostri figli ricevano lezioni sulla pornografia" ha commentato il direttore di un'associazione di genitori. E ancora: "L'idea di insegnare la pornografia a scuola è come giocare con il fuoco" spiega Chris McGovern, presidente della Campaign For Real Education, associazione di ex insegnati e genitori. "Sappiamo che il materiale pornografico è ampiamente diffuso e facilmente accessibile, anche dai giovani, ma il risultato rischia di compromettere la naturale riservatezza degli adolescenti e incoraggiarli alla promiscuità" conclude McGovern. La risposta alle preoccupazioni giunge però dai numeri: secondo i dati infatti in Inghilterra i ragazzi si approcciano al sesso in giovane età. Gli autori del rapporto sottolineano come già a 11-12 anni la maggior parte degli studenti si avvicinino al porno, sentendo il desiderio di esplorare questo nuovo mondo. Trattare l'argomento come un tabù dunque non porterebbe i giovani ad evitarlo ma anzi... Soprattutto in un Paese come il regno Unito con il più alto tasso di gravidanze minorile in Europa.

 
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