Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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Messaggi del 30/05/2013

 

L'OPINIONE, QUANDO IGNORARE E' FELICITA', VOLER SAPERE E' FOLLIA, VITA, COMPORTAMENTI, PSICOLOGIA, ESSERE, AMARE, AVERE,

Post n°7448 pubblicato il 30 Maggio 2013 da psicologiaforense

Come possiamo rendere migliore la nostra vita applicando le conoscenze psicologiche e spirituali di cui disponiamo nel nostro procedere quotidiano? Come possiamo vivere nella luce, nella consapevolezza e accedere al nostro vero Sé? Come possiamo ascoltare la voce del cuore che ci guarisce, finalmente liberati dalle pastoie dell'Ego? Come possiamo imparare a meditare e contemplare, a vivere nell'autenticità e nella congruenza per incontrarci nella possibilità di esprimerci e parlarci? 

 

CONSAPEVOLEZZA ANIMA DELLA FELICITA'

Tutti aspiriamo alla felicità, ma ogni vita contiene in sé gioia e dolore, luce e tenebre. Ci può capitare di perdere il lavoro, di divorziare, di ammalarci, e allora ci inabissiamo in un periodo oscuro mettendo in discussione tutto ciò che siamo. La maggior parte di noi a questo punto cerca freneticamente qualche via per uscire dallo sconforto, e magari ricorre a futili divertimenti o all'alcol. Al contrario, bisogna  essere fermamente certi che nulla di tutto ciò che vediamo esiste in modo concreto, oggettivo, salvo che come manifestazione della naturale attività creativa della nostra consapevolezza! Una volta compreso questo, allora paura e  panico esistenziale saranno immediatamente abbandonati. Non  è per nulla semplice, ci mancherebbe. Ma è un buon modo per considerarci padroni del nostro destino, e insieme abituarci alle perdita, ai distacchi, alle separazioni... che la vita ci impone e che ci fanno crescere  assumendo nuova comprensione di noi stessi e del rapporto tra noi, gli altri e la realtà esterna. Perchè la consapevolezza  è l'anima della felicità.

 
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LA RIFLESSIONE DELLA SERA , CIBI TRANSGENICI, COME NATURA CREA...

Post n°7447 pubblicato il 30 Maggio 2013 da psicologiaforense

Negli ultimi anni, anche in Italia, abbiamo assistito ad un appassionante dibattito scientifico e politico sul tema delle biotecnologie che ha contrapposto favorevoli e contrari......

QUANDO L'UOMO SI CREDE DIO

Perchè mettono paura i cibi transgenici, prodotti da manipolazioni genetiche? A Bruxelles un gruppo di ministri dell'Ambiente  si sono opposti a che venisse autorizzata l'introduzione sui mercati di nuove altre  specie di alimenti transgenici. Per prudenza, naturalmente: per controllare e valutare meglio i rischi possibili, per aspettare regole più serie e più certe sulla completezza delle etichette delle confezioni in vendita, per concedersi una sospensione durante la quale riflettere meglio. Certo l'opposizione non nasce dal desiderio di poter avere soltanto cibi naturali, genuini: si sa benissimo che quanto mangiamo è originato da manipolazioni, innesti, incroci, metodi di conservazione, immissioni chimiche, alterazioni; agli spaventi anche troppo noti per il pesce al mercurio, il vino al metanolo o la carne di "mucca pazza" si sono appena aggiunti i timori per polli, uova, gelati, dolci alla diossina, per la Coca-Cola inquinata e, da ultimo, proprio in questi giorni per i frutti di bosco inquinati dal virus dell'epatite A. Da un pezzo la voracità del capitalismo più selvaggio e irresponsabile ha compiuto e compie il proprio lurido lavoro. Eppure, oltre alla cautela e alla volontà di limitare per quanto è possibile i danni, nell'ostilità ai cibi transgenici dev'esserci qualcosa d'altro, di più profondo: la stessa resistenza che tanti provano di fronte alle manipolazioni genetiche di animali o di esseri umani; la speranza disperata di poter bloccare quella che appare una violazione più violenta del solito di una Natura che è spesso soltanto un'immagine del passato; l'idea di poter fermare una cultura della mutazione che sarà magari quella trionfante nei prossimi decenni, che oggi può risultare ancora sconosciuta, estranea, pericolosa.....

 
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