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Messaggi del 16/06/2013

 

LA POLEMICA DEL GIORNO, ELETTROSHOCK PER GUARIRE I DEPRESSI, 2013 LA TERAPIA E' PRATICATA IN 91 STRUTTURE ITALIANE

Post n°7498 pubblicato il 16 Giugno 2013 da psicologiaforense

Elettroshock, “ancora praticato in 91 strutture come terapia primaria”. I risultati emergono dalla relazione presentata in Senato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, presieduta da Ignazio Marino. Dal 2008 al 2010, sono 1400 le persone sottoposte a “Tec”, terapia elettro convulsivante.....
ELETTROSHOCK

"Dobbiamo rivalutare l' elettrochoc: riesce a guarire 90 DEPRESSI su cento. E' una terapia migliore degli psicofarmaci che risolvono soltanto il 78% dei casi".  Le affermazioni -insistite  e ripetute nel tempo-  di Giovanni Battista Cassano professore emerito di psichiatria all'Università di Pisa,  hanno sollevato proteste, indignazione e  polemiche  tra gli psicologi. Il celeberrimo docente  è andato anche oltre: "La depressione è una questione medica, la psicoanalisi non serve a nulla, anzi, in alcuni casi, come quello del depresso ossessivo, è addirittura deleteria".    Contestazioni pesanti sono giunte anche dai medici  che si riconoscono nel movimento "psichiatria democratica" che fu fondato nel 1973 dal Prof. Franco Basaglia.



NOTA INTEGRATIVA

Giovanni Battista Cassano è nato a Forte dei Marmi (LU) il 19 settembre del 1936 e si è laureato in Medicina e Chirurgia con Lode presso l'Università di Roma nel 1961, specializzandosi in Malattie Nervose e Mentali presso l'Università di Pisa con il massimo dei voti nel 1965.  Ha ottenuto l'incarico di Insegnamento di "terapia generale" presso la Scuola di Perfezionamento in Neuropsichiatria Infantile dell'Università di Pisa dal 1968-80 e di Semeiotica Psichiatrica presso la Scuola di Specializzazione di Psichiatria dell'Università di Pisa dal 1970. Professore incaricato della Cattedra di Clinica Psichiatrica Istituto di Medicina e Chirurgia - Aquila dal 1971-77 e dal 1973-74 Professore incaricato di Psichiatria, Psicopatologia e Igiene Mentale - Scuola Superiore per i Servizi Sociali (Università di Pisa). Dal 1978 è Professore della Seconda Cattedra di Clinica Psichiatrica -Istituto di Clinica Psichiatrica - Università di Pisa e, dal 1976 , Coordinatore del Centro per la Prevenzione e il Trattamento della Depressione dello stesso Istituto. Dal 1995 al 1997 è stato Direttore dell’Istituto di Psichiatria. Dal 2000 è Direttore del Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia e Biotecnologie. Membro di diverse società scientifiche italiane e straniere. Ha fondato e diretto in collaborazione con il Prof. V. Andreoli, la rivista bimestrale "Quaderni Italiani di Psichiatria" (Masson Italia Eds); ha fondato e diretto con il Prof.C. Fazio: "Quaderni dell'International Committee for Prevention and Treatment of Depression" (Geigy S.p.A. Eds). Fa parte della redazione editoriale di varie riviste nazionali ed internazionali. Fa parte del comitato manageriale del "Giornale di Neuropsicofarmacologia" (CIC - Gruppo Editoriale Medico, Eds., Roma) ed é uno degli editori della rivista "Aggiornamento del Medico" (Kurtis Ed., Milano). E' membro del Comité International des Correspondants de l'"Encephale" Revue de Psychiatrie Biologique et Thérapéutique (Doin Editeurs, Paris). E' membro dell'Advisory Board della rivista "Pharmacopsychiatria" (Thieme Eds., New York). E' uno degli editori del "Journal of Affective Disorders" (Elsevier Publisher, Amsterdam) e del "Journal of the International Clinical Psychopharmacology" (CNS Publishers, 50 Ferry Street, London); "Giornale Italiano di Psicopatologia" (Organo Ufficiale della Società di Psicopatologia - SOPSI).  E'membro dell'Advisory Board della rivista: "Comprehensive Psychiatry" (Grune & Stratton Inc., USA), di "Psychiatrie" (Medica-Press International, 83 Rue Michel Ange 75016, Paris), di Rivista Italiana di Psichiatria, e di "Journal of the British Association for Psychopharmacology" (Oxford University Press). E' membro del Comitato internazionale della rivista "Current Opinion in Psychiatry" (Gower Academic Journal, London). Ha partecipato a numerosi convegni nazionali ed internazionali, presentando comunicazioni su svariati argomenti: Psichiatria, Neurologia, Neuropatologia e Psicofarmacologia. Autore di circa 500 pubblicazioni scientifiche su argomenti relativi alla nosografia, diagnostica e trattamento dei disturbi psichiatrici.

 
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RIFLESSIONE DELLA SERA, PSICOANALISI E AMORE, FARE SESSO CON IL PROPRIO PAZIENTE, INTIMITA', EROTISMO,

Post n°7497 pubblicato il 16 Giugno 2013 da psicologiaforense

Nell'intimità che si stabilisce fra analista e paziente....  Due parole - psicoanalisi e amore - che, accoppiate dovrebbero richiamare l'attenzione dei bloggers, visto che ognuna delle due,  di per sè, ha una vasta presa sui lettori....

RITI E MITI DELLA SEDUZIONE TRA  TERAPEUTA E PAZIENTE

 

Psicoanalisi e amore vanno davvero d'accordo? Curiosamente la psicoanalisi non ha elaborato una sua teoria dell'amore ed è strano visto che parla essenzialmente di “amore” . A cominciare dal “primo oggetto d'amore” di ogni bimbo che nasce, rappresentato dalla mamma, che condurrà fatalmente al complesso di Edipo; per continuare con il “narcisismo”, o amore di sè; passando attraverso tutti i sentimenti erotico-sessuali dell'infanzia e dell'età adulta, mediati dall'amore; e terminando con quella specifica forma di amore che è il “transfert”, attorno alle cui manifestazioni ruota l'intera cura psicoanalitica. Infatti, l'argomento “amore”  impregna di sè il setting psicoanalitico. Già Freud si  trovò in  situazioni difficili da gestire, con pazienti che “gli gettavano le braccia al collo”; o quando egli stesso, “senza saper come”, si  ritrovò a  “cingere con le braccia da dietro una paziente, con le mani dinanzi al suo grembo”. La domanda che sorge spontanea è  se sempre gli psicoanalisti hanno saputo e sappiano padroneggiare, proprio in se stessi, la passione amorosa che hanno acceso nei loro pazienti. Sin dal tempo dei padri fondatori, la dimensione amorosa  si è nutrita di ambiguità ed ambivalenze. Così l'amore come problema ha continuato ad essere presente nelle psicoanalisi anche tra i successori di Freud. Non è d'altra parte da sottovalutare, come ho scritto nel blog dell’Amico Monellaccio19,  la circostanza che  tantissimi  psicoterapeuti abbiano sposato i loro analizzandi. Ma questo aspetto rappresenta soltanto la parte visibile dell'iceberg….

 
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BELEN RODRIGUEZ, RELAZIONE MADRE E FIGLIO, FOTO, SESSUALITA', IL "TRIANGOLO" FIGLIO-GENITORI, CRESCERE E MATURARE,

Post n°7496 pubblicato il 16 Giugno 2013 da psicologiaforense

«Santiago mi sta facendo crescere. Non sono più la donna indipendente di prima, quella che faceva tutto senza pensare a nulla. Lui ha fatto lievitare il mio senso di responsabilità, anche se un po' folle rimango».

BELEN RODRIGUEZ: IL PICCOLO SANTIAGO ENTRA IN FACEBOOK

"MIO FIGLIO MI HA FATTO CRESCERE E MATURARE"

Diventare madre è un evento cruciale nella vita di una donna, spesso fondamentale per lo sviluppo e la maturazione personale. Lo afferma la  social mamma Belen mostrando ancora su Facebook  il piccolo Santiago e facendo intenerire tutti i suoi fan.  L'invidiatissima showgirl parla di come il bambino l'abbia aiutata a crescere. Ed è proprio su questo tema che si racconta in esclusiva a "Gente", in edicola da oggi. Tra l'altro  accantona finalmente lo stereotipo della madre tradizionale in favore di una visione più aperta e racconta: diventare madre non è un inquietante salto nel buio e rappresenta  una scelta davvero libera e felice.  Del fidanzato Stefano De Martino dice: «È un compagno stupendo! Il miglior amante, il miglior amico, il miglior uomo per me». Delle loro nozze: «Ci piacerebbe celebrarle presto, ma dobbiamo ancora fare la comunione, la cresima». Intanto, ci raccontano le cronache,  a due mesi dal parto, Belen Rodriguez torna a posare davanti all'obiettivo per mostrare il suo fisico sempre al top. Su Facebook posta le immagini del nuovo shooting del marchio che si occupa di trattamenti per i capelli Cotril e il suo seno in libertà sotto la giacca bianca conquista l'attenzione dei fan. Dopo aver posato per costumi, biancheria intima, marchi d'abbigliamento, scarpe, accessori e gioielli, Belen compare nella pubblicità di un brand che si occupa della bellezza dei capelli. Del resto la sua chioma ora mora ora con riflessi biondi e soprattutto con l'effetto shatush fa impazzire tutti.

 
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