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Messaggi del 18/06/2013

 

EMOZIONARE, STUPIRE, CONOSCERE, LA FINESTRA SUL NIENTE, SESSUALITA',

Post n°7505 pubblicato il 18 Giugno 2013 da psicologiaforense

Troppo spesso, anche in ambito accademico,  la sessualità viene considerata inerente a un funzionamento fisiologico, così come si considera il funzionamento di altri organi corporei. Si ha così del sesso una visione meccanicistica e medievistica. La sessualità non dà emozioni, ma è un'emozione, neurale, con più visibili effetti somatici. Come tale è regolata da come il cervello di un individuo ha imparato a funzionare nelle relazioni dei primi suoi anni di vita con gli adulti che si occuparono di lui: è pertanto un'organizzazione neurale individuale, acquisita in modo diffìcilmente modificabile.

 
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SESSUALITA', VITA DI COPPIA, CONVIVENZA, SESSO, TENDENZE, CULTURA, PSICOLOGIA, SCIENZE, METTERSI A NUDO

Post n°7504 pubblicato il 18 Giugno 2013 da psicologiaforense

I conviventi:  quelli che “vediamo come funziona, oh yeah". Quelli che “prima o poi ci sposiamo, poi”. Quelli che “e se domani per strada incontro il grande amore?”. Quelli che credono di fare tendenza e intanto fanno i figli “perchè ormai davanti alla legge i bambini sono tutti uguali, no?”. Quelli che “così non mi impegno troppo”, salvo scoprire che “al primo posto dei miei valori c'è la fedeltà”. Quelli che convivono, insomma, e forse non si sposeranno mai.

L'AMORE NON HA LEGGE

Ma dove sono e cosa combinano queste migliaia  di promessi sposi che da un paio d’anni  non si sposano più, questi “desaparecidos” dell'Istat che si conoscono, si piacciono, stanno insieme ma non convolano mai? Gli italiani e le italiane che hanno fatto precipitare il nostro “quoziente di nuzialità” ai minimi storici si fanno gli affari loro al riparo da occhi indiscreti e da occhiute tabelle che cerchino di incasellarli in qualche nuova tendenza demografica. Entità incensibile, inafferrabile, fiera di esistere ma ancora un po’ vergognosa di apparire. Quante siano esattamente in Italia le convivenze alternative al matrimonio nessuno lo sa. C'è un numero Istat a cui nell'incertezza ci si aggrappa: quattrocentomila. Ma è un numero vuoto: troppo grande o forse troppo piccolo. Inoltre bisogna sottrarre  1) i separati che vivono insieme in attesa di potersi risposare e  2) le vedove che rinunciano alla replica del matrimonio per non perdere la pensione di reversibilità. Il matrimonio, come il figlio sempre più unico, è diventato un valore da gustare nel pieno della maturità. I  rapporti Istat  fotografano una realtà che non ha uguali nel mondo occidentale, Spagna e Grecia a parte: il 5% dei figli sposati vive nella stessa famiglia della madre, l'11,6% nello stesso caseggiato e il 27,9% nel raggio di un chilometro. Sommando i tre dati, quasi un giovane sposo su due continua a vivere a portata di mamma. E a volte ritornano. Sempre più spesso. Basta che il matrimonio vada male e rieccoli da papà e mamma, questi eterni figli ormai brizzolati. Finalmente “a casa”. Pronti a reinnamorarsi, ma ad andarsene mai...

 
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SCELTI PER VOI, L'OPINIONE, MASSIMO GRAMELLINI, FUORI CONTROLLO, FUORI DALLA REALTA', ITALIA, NUOVE POVERTA'

Post n°7503 pubblicato il 18 Giugno 2013 da psicologiaforense

Il Movimento Cinque Stelle appare sempre più nel caos con posizioni nettamente antitetiche tra di loro e prese di distanza continue. Una situazione del genere non consente di leggere la realtà del Paese e di rispondere ai bisogni di sopravvivenza dei cittadini....


ESAME... D'INCOSCIENZA



«Salve, cittadino Cinquestelle, sono un disoccupato senza casa e pieno di debiti, deluso dai partiti che pensano soltanto ai fatti loro. Voi invece siete qui per aiutarmi, giusto?». «Puoi dirlo forte, cittadino disoccupato senza casa e pieno di debiti. Noi ci occupiamo dei problemi veri del Paese. Oggi per esempio stiamo decidendo se mettere ai voti la diretta streaming della riunione in cui si deciderà se sottoporre al voto della Rete la decisione di cacciare dal movimento una cittadina senatrice infetta che ha osato dire che Grillo ogni tanto sbaglia». «Capisco le esigenze della democrazia diretta, cittadino Cinquestelle. I miei problemi possono aspettare fino a domattina». «Domattina abbiamo un’altra emergenza, cittadino. Dovremo rendicontare in diretta streaming gli scontrini dei cornetti del bar di Montecitorio, dividendo i cornetti alla crema da quelli al cioccolato e i cornetti dei buoni cittadini dai cornetti dei cittadini infetti». «Potrei avere un cornetto, cittadino? Anche infetto». «Per darti un cornetto devo fare lo scontrino e per fare lo scontrino devo chiedere il permesso alla Rete in diretta streaming. Il problema è che per chiedere la diretta streaming è necessario convocare una riunione del gruppo». «Convocala, cittadino: sto morendo di fame». «Impossibile, cittadino, il gruppo è già riunito». «Per fare che?». «Te l’ho già detto: per decidere se cacciare o no la senatrice infetta». «Ma quando comincerete a occuparvi della realtà?». «La cittadina Realtà? Va disinfettata, cittadino. E se oppone resistenza, va cacciata. A meno che abbia richiesto lo scontrino». 

 
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