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Messaggi del 27/06/2013
Post n°7528 pubblicato il 27 Giugno 2013 da psicologiaforense
POSSIAMO FARE ANCORA QUALCOSA D'ALTRO PER DARE UNA MANO AI NUOVI DEMAGOGHI? SI'! C'E' un modo di favorire i successi politici d'un nuovo demagogo italiano contemporaneo, uno che mistifica, semplifica e altera i problemi reali per proporre soluzioni tanto facilone quanto impraticabili, uno che sfrutta le rabbie giuste collettive a proprio vantaggio personale, uno che approfitta delle difficoltà di tutti per farsi gli affari propri, uno che cambia idee e dichiarazioni ogni giorno accusando poi gli altri d'incoerenza, uno che adopera come spauracchi definizioni ideologiche ormai inesistenti, uno che usa l'intolleranza per dividere il mondo in buoni assoluti (lui con i suoi) e assoluti cattivi (i suoi oppositori o rivali)? Certo. C'e' un modo, ci sono molti modi per dare una mano ai neodemagoghi, e il governo, lo Stato, non ne trascurano neppure uno: mostrano persino una certa genialità nel tormentare i cittadini, nel rendere la loro vita ansiosa, fastidiosa, oppressa e miseranda, difficile, triste e inutilmente complicata, impastoiata, faticosa, sgradevole, torchiata. Lasciamo stare (se pure è possibile) i veri drammi, le tragedie autentiche provocate dalla disoccupazione e dalla crisi economico-finanziaria. Lasciamo perdere le iniziative più pittoresche d'una burocrazia che dalle esperienze nazionali degli ultimi 13 anni sembra aver imparato soprattutto ad essere più persecutoria o più priva di buon senso: faccende come quella delle migliaia di cittadini imputati per errore d'inadempienze fiscali e costretti a dimostrarsi innocenti dell'accusa, delle suore di clausura multate per non aver pagato l'Iva sulle ostie di fabbricazione propria, delle amiche dei gatti randagi obbligate a munirsi d'un tesserino comunale per essere autorizzate a dar da mangiare alle bestiole abbandonate, dei 5000 euro di multa pretesi dagli eredi d'una signora novantenne morta sotto un treno in corsa per aver attraversato i binari della ferrovia. Anche a lasciar da parte tutto questo, resta che ogni incombenza o dovere della nostra vita sembrano studiati apposta per vessarci, per renderci sempre piu' difficile campare, piu' brutto e angusto tirare avanti. Le tasse che ci schiacciano bisogna pagarle: ma è proprio necessario avvelenarci l'esistenza con una strepitosa varietà di tributi, con scadenze frammentate e continue, con multe o interessi di mora da strozzini? La riforma del sistema sanitario doveva proprio venir elaborata e promulgata precipitosamente, caoticamente, confusamente, in maniere tali da dare alla gente il massimo fastidio, la massima angoscia o la massima privazione? C'e' qualcosa che la crisi non ha ancora insegnato ai governanti e ai burocrati: il rispetto per i cittadini, almeno un poco di considerazione per le loro esigenze, il loro tempo e la loro vita, la capacità di fare il proprio mestiere partendo da questo rispetto e da questa considerazione. Se non l'imparano alla svelta, i neodemagoghi hanno già vinto.
Post n°7527 pubblicato il 27 Giugno 2013 da psicologiaforense
Le piazze di mezzo mondo manifestano : una folla indistinta e indistinguibile di persone punta il dito contro governi, banche, borse e agenzie di rating... Invece in Italia le logiche che hanno regolato il Paese negli ultimi cinquant' anni non sono state neanche scalfite, e l'antagonismo è rimasto confinato nella dimensione sterile della pura testimonianza, politicamente inerte. Non ci si indigna più contro il cuore di tenebra del potere del terzo millennio, nè si sa occupare democraticamente il punto critico dove il potere collude con il denaro... STORIE DI ORDINARIA INDIFFERENZA: LE ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSA E' quasi insopportabile pensare ai terribili drammi familiari (genitore che uccide il figlio disabile perchè non può più curarlo, femminicidi quotidiani, violenze, maltrattamenti, abusi compiuti tra le mura domestiche....), e a quanto questi episodi atroci abbiano poco o nulla turbato una collettività come la nostra, pronta a scandalizzarsi golosamente e morbosamente per ogni scemenza politica, sessuale, televisiva o per le condotte di quella o dell'altra "stellina" o, ancora, per i compensi percepiti in discoteca dalla Minettai e per la biancheria intima della Lewinsky messa all'asta... E' sconcertante vedere quale attenzione e interesse limitatissimi abbia attirato la notizia di quei poliziotti arrestati con l' accusa di spaccio, rapine, estorsione ai danni di negozianti, ecc... Ed è mortificate constatare come tutto (o quasi) dopo tre giorni non interessi più nessuno. Davvero una sensibilità etica, una capacità d' indignazione, paiono, più che perdute, funzionanti a capriccio, a intermittenza, a convenienza: quando sì e quando no, per certi fatti sì e per altri no, per certe cose troppo e per altre nulla.
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