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Messaggi del 20/07/2013
Post n°7549 pubblicato il 20 Luglio 2013 da psicologiaforense
Fa notare il bravissimo MASSIMO GRAMELLINI che anche ieri in Italia diversi negozi hanno chiuso per eccesso di debiti e di creditori insolventi. Invece i negozi milanesi di Dolce & Gabbana hanno chiuso per indignazione, come si può leggere in italiano e - per i diversamente lombardi - in inglese («Closed for indignation») sui cartelli delle loro vetrine ostinatamente sigillate. Riapriranno fra tre giorni (la coincidenza evangelica si presume involontaria), affinché i clienti inconsolabili possano meditare sull’ingratitudine umana, reincarnatasi nelle fattezze di un assessore di Pisapia che ha rinfacciato a D & G la condanna in primo grado per evasione fiscale. «Fate schifo!!!», ha scritto G in un breve messaggio prodigo di esclamativi, e in quel plurale fin troppo ampio per un solo assessore avrà inteso inglobare tutti i radical chic che si ostinano a considerare le sentenze più rilevanti dei fatturati. La serrata di D & G si è meritata la pronta solidarietà di B (inteso come Briatore), che non aveva sottomano niente da chiudere, ma in compenso si è indignato moltissimo. Mi accodo alla scia di quella luminosa cometa per accendere un abat-jour sul destino dei tanti negozianti più o meno dolci che la crisi continua a gabbare. Non potendo permettersi il lusso di chiudere per indignazione, a loro è concessa la magra consolazione di indignarsi perché sono stati costretti a chiudere.
Post n°7548 pubblicato il 20 Luglio 2013 da psicologiaforense
Indagine Doxa, soltanto un sogno su quattro è bello e viene ricordato al risveglio L'incubo è uno choc al femminile Le affliggono più donne che uomini SOGNI PERDUTI E SOGNI RITROVATI Le capita di sognare? Con quale frequenza? I sogni che di solito fa, come sono: belli o brutti? Le succede di ripetere lo stesso sogno? Vuol descrivere quello che fa piu' spesso? Sono le domande rivolte dalla Doxa ad un campione di 2 mila 108 persone dai quindici anni in su, di entrambi i sessi. Alla prima domanda il cinquanta per cento degli intervistati ha risposto di sognare sempre o spesso, il 42 per cento di sognare qualche volta o raramente, e solo il restante 8 per cento ha detto di non sognare mai o quasi mai. Le donne sognano molto piu' frequentemente degli uomini: quelle che dichiarano di sognare sono infatti il 58 per cento mentre gli uomini che danno la stessa risposta sono solo il quaranta per cento. I giovani sotto i trentacinque anni sognano piu' frequentemente (il 61 per cento dice di farlo sempre o spesso) sia rispetto alle persone di media età (il 42 per cento sempre o spesso) sia degli anziani (44 per cento). Quanto alla qualita' dei sogni, la piu' alta percentuale (49 per cento) dà risposte neutre o intermedie, dichiarando di farli , oppure no . Fra le altre risposte, quelle positive (sogni sempre o piu' spesso belli, 25 per cento), prevalgono su quelle negative (sogni sempre piu' spesso i brutti, 14 per cento). La prevalenza dei sogni rosei su quelli neri si fa più netta se si considerano le sole risposte degli uomini (il 30 per cento dichiarano sogni belli contro il 9 per cento di sogni brutti). Le risposte delle donne vedono invece un maggior equilibrio tra risposte positive (21 per cento) e risposte negative (19 per cento): afflitte qualche volta da sogni neri, dunque, sono più le donne che gli uomini. NOTA INTEGRATIVA Tra i piu' giovani (meno di 35 anni) la prevalenza dei sogni belli sui sogni brutti e' netta (35 per cento contro 11 per cento), tra le persone di media eta' (35/54 anni) e' appena accennata (19 per cento contro 16 per cento), e tra gli anziani c'e' equilibrio tra sogni belli e brutti (19 per cento e 18 per cento). Quanto poi alle domande sui sogni ricorrenti, la Doxa precisa che l'intenzione era di mettere in luce un fenomeno particolarmente interessante dal punto di vista psicanalitico: solo il 30 per cento degli intervistati - meno di una ogni tre persone che, poco o tanto, sognano - sono consapevoli di fare un sogno ricorrente. Tra coloro che dicono di sognare , questa percentuale sale a 50 per cento. Passando alla del sogno maggiormente ripetitivo circa un terzo lo qualificano , un terzo , e un terzo . Dall'analisi secondo il SESSO viene una conferma della tendenza gia' osservata a proposito dei sogni in genere: tra le donne quelle che qualificano brutto il proprio sogno ricorrente sono un po' piu' numerose di quelle che lo qualificano bello, e l'opposto per gli uomini. Ma quali sono, in definitiva, i sogni ritenuti belli e quelli ritenuti brutti? Classificando separatamente i sogni qualificati come belli e brutti, si trova che i rappresentano il soggetto piu' frequente sia tra i primi che tra i secondi (circa il venti per cento). A parte i parenti, la graduatoria dei sogni belli vede nei primi posti: amici e conoscenti (dieci per cento), gite e viaggi (dieci per cento), defunti (nove per cento), fidanzati e amore (otto per cento), desideri irrealizzabili (otto per cento). Questa invece la graduatoria dei sogni brutti: morti (diciannove per cento), correre e non arrivare mai (nove per cento), volare e cadere (sette per cento), violenza (sette per cento), incidenti (sei per cento) e caduta di denti o capelli (cinque per cento).
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49