Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2013 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2013 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Messaggi del 25/07/2013

 

PAROLE DI GENTILEZZA, PENSIERI, IDEE, OPINIONI, SUGGESTIONI, PSICOLOGIA, VITA, RIFLESSIONI, GENTILEZZA NON E' DEBOLEZZA

Post n°7563 pubblicato il 25 Luglio 2013 da psicologiaforense

tutti e due i sessi hanno uguale accesso alla gentilezza, ma storicamente il sesso eletto a questo compito è sempre stato quello femminile. Una madre è la prima ad entrare in relazione con il figlio ed è basilare il rapporto che instaura per lo sviluppo ''gentile o meno'' di quella personalità.....

LA FORZA DELLA GENTILEZZA

Pensare e agire con il cuore fa bene al corpo e allo spirito



"La gentilezza rende la vita degna di essere vissuta e ogni attacco a questo valore, spesso considerato accessorio, è una sfida contro la speranza". Lo dice Adam Phillips autore di «Elogio della gentilezza» in cui  sfata molti luoghi comuni che pesano sulla gentilezza e insegna che questa è un piacere e non un dovere.  Ragioniamoci sopra. La gente è più felice quando è gentile, allora perchè non si permette di esserlo? Perchè siamo diventati sospettosi. E perchè la società ci ha imposto di credere che la gentilezza sia la virtù dei deboli. E' chiaro che  se si guarda agli altri come oggetti da sfruttare, ecco che la cortesia diventa un problema. Occorre molta generosità per essere gentili, il che non significa essere buoni che è tutt'altra cosa. Bisogna recuperare la capacità di ascoltarci, di accogliere la fragilità altrui, di essere solidali.  E in questo gioco entra in campo sempre l'istinto. Bisogna accettare il fatto che la caratteristica precipua dell'uomo è la vulnerabilità. A questa abbiamo tentato di adattarci scegliendo uno dei due modi possibili: l'aggressività o, all'opposto, la gentilezza. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

DI COSA PARLIAMO? DEL TEMPO!, ESTATE 1928, RECORD,CALDO, CURIOSITA', INSOLAZIONE, SI CONTARONO I MORTI

Post n°7562 pubblicato il 25 Luglio 2013 da psicologiaforense

Il cambiamento del clima è diventato il problema più importante della nostra epoca - e forse dell'intera storia dell'umanità - perché riguarda ogni persona che vive su questo pianeta. Però anche nel 1928......

MAMMA MIA CHE CALDO CHE FA

 

"Non si potrà mai ripetere abbastanza che in tempi di grandi calori, i cibi pesanti e difficilmente digeribili e le bevande alcooliche, specialmente quelle che hanno un alto contenuto d'alcol, costituiscono un pericolo per l'organismo»; astenersi dai «liquidi spiritosi»". Agosto 1928, la Cronaca del Corriere detta le regole del comportamento corretto quando il CALDO è opprimente. Quello che sembra il consueto vademecum, seppur d'epoca, per affrontare le temperature elevate, si capisce meglio a posteriori: l'estate del 1928 (anno VI della cronologia benitomussoliniana), è rimasto infatti nelle statistiche degli esperti di meteorologia come un' estate torridissima: la temperatura salì fino a 35 gradi ben diciannove giorni. Secondo i «rilievi della Stazione Bardelli», a Torino il due agosto la massima fu di 35 gradi, la minima 25; i romani si erano cotti addirittura con 36 gradi, come catanesi e bolognesi. Comprensibile dunque il motivo per cui il giornalista scriveva tra l'altro di «un pericolo del quale molto si parla in questi giorni nella cronaca dei giornali, quello che deriva dal colpo di sole e dal colpo di calore». Che non fosse semplice accademia, si capisce proprio leggendo tra gli articoli del 3 agosto. Sotto il titolo «ESTATE», cinque notizie: a Padova «gravissimo danno per le campagne» a causa della siccità e dei 37,2 gradi; a Udine «trovato morto sulla strada per insolazione il vecchio Antonio Del Fabbro di anni 63»; a Milano scoperto «con raccapriccio» dietro un cespuglio Pietro Cuman, carrettiere, la cui morte «è dovuta a insolazione»; a Trieste viene portato all'ospedale «dove moriva senza aver ripreso i sensi», colpito da insolazione, l'operaio Giuseppe Lamborghini; a Bologna «anche oggi 38 gradi all'ombra e due morti per insolazione: gli operai Gaetano Salvatori e Oreste Zanaghi». Il sei agosto un altro titolo dedicato al tema del momento: «Un'altra ondata di caldo». Il giornalista chiede il parere all'esperto, il meteorologo francese Besson, che minimizza: macchè ondata di CALDO! Tutto normale: è ESTATE, mica inverno... La «spiegazione» dell'esperto non convince molto il giornalista, che chiosa ironicamente: «Dunque, niente ondata di caldo, anzi niente caldo, anche se ci sembra di arrostire sulla graticola come altrettanti tordi lardellati».


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963