Tag CloudCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 791 TagCerca in questo BlogUltimi commentiContatta l'autore
TagTag CloudMenuChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione. Citazioni nei Blog Amici: 791 Cerca in questo Blog |
Messaggi del 01/09/2013
Post n°7646 pubblicato il 01 Settembre 2013 da psicologiaforense
Addio al poeta Séamus Heaney voce d'Irlanda e Nobel nel '95. È morto a Dublino, aveva 74 anni. Premiato dal comitato di Stoccolma per la "bellezza lirica e profondità morale, che esalta i miracoli quotidiani e il passato vivente"
"RITORNO A CASA"
Consiglia molto opportunamente MASSIMO GRAMELLINI di allontanarsi dalla cronaca becera e di chiedere asilo emotivo alla repubblica di Poesia. È una terra non troppo frequentata e questo presenta i suoi vantaggi: si trova facilmente parcheggio e gli abitanti sono riservati e accoglienti. L’occasione è particolarmente propizia perché oggi e domani la repubblica festeggia l’arrivo di un suo figlio prediletto, Séamus Heaney, che proprio ieri ha lasciato le terre d’Irlanda per tornare a casa. È stato il poeta di un popolo e di un premio Nobel, ma i cerchi immensi della sua anima hanno abbracciato orizzonti imprevedibili, trovando una connessione con la poesia lirica del nostro tempo, la musica pop. La prima canzone di «The Unforgettable fire», l’album degli U2 che gli altoparlanti diffonderanno nelle piazze ombreggiate di Poesia per l’intero weekend, si chiama «A sort of homecoming», «Una specie di ritorno a casa». Il titolo, bellissimo, lo dobbiamo a un altro nobile cittadino della repubblica, Paul Celan. Ma la trama e l’umore del testo sono ispirati alla poetica di Heaney. Questa canzone lo ha strappato all’altare austero delle lettere per farlo conoscere ai ragazzi di mezzo mondo. Oggi quei ragazzi sono cresciuti e lo salutano come lui vorrebbe: senza lacrime, sussurrando i primi versi quasi fossero una preghiera silenziosa: «E lo sai che è ora di andare, in mezzo al nevischio e alla neve sospinta, attraverso i campi del lutto verso una luce che c’è in lontananza». La luce di casa.
Post n°7645 pubblicato il 01 Settembre 2013 da psicologiaforense
Pur essendo abituati oramai a qualunque bizzarria tutto ci potevamo immaginare meno che le parole mamma e papà potessero diventare impronunciabili, quasi fossero bestemmie..... VENEZIA VIA MAMMA E PAPA' DAI DOCUMENTI Le parole, specie su un atto pubblico, pesano e Camilla Seibezzi, consigliera comunale, al primo giorno di mandato come delegata per il sindaco di Venezia ai diritti civili e alle politiche contro le discriminazioni, si è trovata ieri in mezzo a una bufera scatenata dalla sua proposta di far sparire le definizioni "mamma" e "papà" dalle carte per le iscrizioni dei figli all'asilo per sostituirle con il termine "genitore 1" e "genitore 2". "Non mi sono svegliata una mattina - ha spiegato la delegata - con l'idea di fare la rivoluzione. Nei Paesi del Nord Europa, in Gran Bretagna, sui moduli pubblici c'è già l'indicazione "genitore" e non i termini mamma o papà. Sono le linee di mandato della Comunità Europea ai Paesi membri. È una questione di linguaggio. Si dà una definizione onnicomprensiva - aggiunge - che evita di dire se il bimbo ha un genitore solo o se sono entrambi dello stesso sesso. È una proposta in linea, ad esempio, con quanto avvenuto alcuni mesi fa a Padova dove a ginecologia il braccialetto al secondo genitore non riporta la dizione 'padre' ma 'partner' o nelle Università di Ca' Foscari e Padova dove è possibile il secondo libretto".
Post n°7644 pubblicato il 01 Settembre 2013 da psicologiaforense
L'offerta di “servizi personali” di natura sessuale forse non è il gradino di un'altra scala, ma un gradino della stessa complessiva scala lavorativa e, se si vuole, quello più avvilente e ripugnante, ma le cui dinamiche sono le stesse della complessiva dimensione lavorativa oggi. Ma vendersi per ottenere soldi o favori va contro il "buon costume" ed è quindi moralmente illecito? Ed è un problema solo etico... o anche penale? SESSO PER SUPERARE I TEST DI AMMISSIONE ALL’UNIVERSITÀ? GLI STUDENTI SONO FAVOREVOLI IL SESSO? Un vero e proprio "jolly" da utilizzare per superare i test di ammissione all'università: prestazioni erotiche in cambio di una raccomandazione. Ben il 52% delle matricole 2013 sarebbero disposte a scegliere questa 'opzione' per superare i test d'ingresso universitari. I dati sono stati pubblicati dal portale Universinet.it attraverso un'inchiesta online. Alla domanda “Cosa saresti disposto a fare per una raccomandazione” il 52% degli interpellati (ragazze 53%, ragazzi 44%) ha risposto di essere disposto a offrire prestazioni sessuali, il 12% a iscriversi a un partito politico, il 14% a pagare un corso di preparazione.
|
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49