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Messaggi del 18/09/2013

 

SESSO A IMPATTO ZERO, ITALIANI POPOLO DI AMBIENTALISTI, IL SESSO VERDE,

Post n°7691 pubblicato il 18 Settembre 2013 da psicologiaforense

Lo scopo  di questo mio post avrebbe l'ambizione  di "aiutare" (si fa per dire) il lettore a individuare la struttura ecologica del proprio essere, perché possa riscoprire la via naturale all'amore e il modo armonico di vivere il sesso....

L'ECOLOGIA NELL'AMORE E NEL SESSO

Non so se il parere della nostra SABINA CUCCARO sia condivisibile ma la mia bravissima Amica giornalista propugna la tesi che il sesso a impatto zero potrebbe avere risvolti interessanti. Spegnere la luce, ad esempio. Il buio ha sempre un suo perché, soprattutto se lui non è esattamente il Ryan Gosling della situazione. Il problema si pone se ti porti a letto un figo della madonna e non vuoi perderti lo spettacolo dei suoi bicipiti sotto di te. Allora conviene passare al piano B: le candele. Ovviamente lui, povero illuso, crederà che lo facciamo per puro romanticismo, ignaro del nostro bisogno voyeurista. Greenpeace, poi, consiglia di non fare sesso nel giardino di casa dove usiamo fertilizzanti chimici e pesticidi. Ora, non so quante di noi facciano sesso nel giardino di casa, a vista dei vicini, con le zanzare per sottofondo e le formiche come piuma da solletico. Sinceramente, poggiare il fondoschiena sul diserbante mi sembra l’ultimo dei problemi. Ma, se proprio vogliamo fare le ecologiste convinte, si può usare il fieno come concime per il giardino e se ci scappa l’avventura, sguazzarci dentro con nonchalance (potrebbe anche giovare alla pelle, chissà). Certo, dopo occorre una tre giorni nella vasca da bagno. E no! Non vorrai sprecare tutta l’acqua del pianeta? Se proprio dobbiamo lavarci, facciamolo in due. E qui si aprono scenari interessanti. Il sesso nell’acqua è un’esperienza subliminale. Ti senti un po’ bambina e un po’ Pretty Woman (anche se lui non è certo Richard Gere, va bene lo stesso). Se poi, quando ti lava i capelli, riesce a non farti andare lo shampoo (biologico, ci mancherebbe) negli occhi, si può anche pensare di frequentarlo fuori dalla vasca. E giocarci un po’… A proposito, Greenpeace vieta l’utilizzo del Pvc, il materiale usato molto nella realizzazione di sex toys e vestiti; a quanto pare rilascia diossina, una delle sostanze chimiche più tossiche del pianeta. Qui, però, si pone un problema: posso anche giocare con oggetti di gomma o caucciù (la perversione va oltre la materia), posso anche rinunciare al mio frustino da panterona, posso dire addio al vestitino da infermiera sexy, ma come la mettiamo con la mia tuta da cat-woman?

 
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LA RIFLESSIONE DELLA SERA, PICCOLI MOSTRI CRESCONO, RAGAZZI A MARGINE, C'ERA UNA VOLTA L'INFANZIA, CUORI VIOLENTI

Post n°7690 pubblicato il 18 Settembre 2013 da psicologiaforense

ADOLESCENTI: MANEGGIARE CON CURA

La cronaca quotidiana pone in evidenza il basso livello di moralità e l'alto livello di rischio che caratterizza molti adolescenti  che  ne combinano di tutti i colori: fumare quello che capita, imbottirsi di pillole, aggredire, violentare. Osservandoli per le strade si assiste a  sesso esplicito, linguaggio volgarissimo, uso di droghe e violenza ad oprera anche di ragazzine che sembrano bambine.  Ma non si tratta di piccoli criminali o di sbarbatelli traviati da una gang. Sono semplicemente i TEENAGER della porta accanto, a zonzo per la città in cerca di vincere la noia, senza la minima percezione di quanto trasgressive e oltraggiose siano le loro azioni. E senza nessun adulto che offra un punto di vista, se non etico, almeno legale. I genitori non solo non riescono a imporre la disciplina, non sanno nemmeno più stabilire un contatto. E i   ragazzini si ritrovano soli, in un mondo di violenze dalle quali è sempre più difficile difendersi, perchè escogitate e inflitte dai loro coetanei. Che, a differenza degli adulti, non hanno bisogno di un motivo per scatenarsi: dato che sono ragazzi, ovviamente non sanno quello che fanno. Non hanno idea delle conseguenze, nè gliene importa. I teenager che si disperavano nella ricerca di un senso e una direzione, hanno lasciato il posto a bambini dagli occhi spenti, intorpiditi dalle droghe e dalla cultura di massa, irrequieti e senza affetti, irretiti in un presente senza speranza. Sono diventati i re della loro propria giungla e si ha l'impressione che non ci sia  più nulla che un adulto possa fare per loro...

 
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