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Messaggi del 04/01/2014

 

SEDUZIONE, ARMA DIVINA O STRUMENTO DELLE FORZE DEL MALE, SESSO, SESSUALITA', FASCINAZIONE, RITI E MITI DELLA SEDUZIONE, CULTURA

Post n°7805 pubblicato il 04 Gennaio 2014 da psicologiaforense

La seduzione è una delle più sottili, sfuggenti ed efficaci forme di potere. Ma  è, anche,  il luogo di nascita di ogni amore travolgente. È l’arte più antica del mondo, l’unica in cui non esistono regole nè maestri, quella di cui tutti vorrebbero essere esperti....  e soprattutto vittime

 

In questo blog  ho parlato spesso di seduzione (vedi) che è nel contempo arte degli dei e strategia delle forze dionisiache... In questa ottica prospettica  è la seduzione e/o  la  fascinazione che soggioga lo scienziato nel suo laboratorio, o che suscita nei viaggiatori il desiderio di esplorare nuovi orizzonti; in essa va cercato il punto di partenza di ogni ricerca. Ma cadere nella rete seduttiva può essere pericoloso: già i tragici greci mettevano in guardia dagli effetti distruttivi della passione, mentre il razionalismo degli antichi romani equiparava il seduttore a un “corruptor”. Perché farsi sedurre significa lasciarsi condurre altrove, rinunciare alle certezze del quotidiano, abbandonarsi all’ignoto. È qualcosa che non riguarda esclusivamente l’attrazione fra due individui, ma assume molteplici sembianze e opera in molti modi. In definitiva, si tratta di un  "mistero" su cui filosofi, poeti, romanzieri e psicologi si interrogano da secoli in un percorso che riunisce Platone e Kierkegaard, Giordano Bruno e Goethe, Shakespeare e D’Annunzio, Dino Buzzati e Baudelaire, Neruda e Proust, Jung e Hillman. Lungo questo cammino  si scopre che abbandonarsi alla seduzione può essere la chiave della rinascita. Chi non si è mai lasciato attraversare dalla corrente di Eros, infatti, ha rinunciato all’incontro con la parte più profonda di se stesso. Questa discesa nel regno misterioso e sotterraneo retto dal Kaos è una tappa fondamentale del processo di individuazione: è necessario accettare il rischio di perdersi e corrompersi per poter accogliere il dono della rigenerazione.

 
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