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Messaggi del 20/01/2014
Post n°7827 pubblicato il 20 Gennaio 2014 da psicologiaforense
Da una ricerca medica fatta su Italia, Francia, Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda, è il nostro Paese a vincere la medaglia d'oro per soddisfazione nella vita sessuale. L'indagine ha messo sotto la lente 6mila persone dei Paesi considerati, a partire dall'esame del fenomeno dell'eiaculazione precoce. SESSUALITA' NARRATE: ESPERIENZE DI INTIMITA' A CONFRONTO Di sessualità spesso si parla… a sproposito. Basta pensare al mondo mediatico e alla rete impregnati di discorsi, consigli, divieti, allusioni, metafore, immagini di taglio "sessuale". MENTRE NON SI PARLA CORRETTAMENTE DI ASPETTI FONDAMENTALI. Questa ricerca vuole contribuire alla "rottura del silenzio" in tema di espressione della sessualità, la quale prima di essere un fatto meramente biologico, è soprattutto un canale di comunicazione, un correlato intenzionale di una soggettività conoscente. E, in questa accezione, non può essere concepita se non a partire dall'esperienza vissuta, che va interpretata…. Così si scopre che sono proprio gli italiani quelli che vivono meglio la dimensione di coppia e sessuale. Infatti, circa il 64 per cento dei nostri connazionali si è dichiarato pienamente soddisfatto, mentre tra gli inglesi la percentuale scende intorno al 54 per cento. Gli scozzesi hanno le più basse aspettative sul fronte del sesso, visto che circa uno su dieci si attende che l'erezione duri meno di due minuti. Al contrario, più di un terzo degli italiani pensa che i dieci minuti siano la normalità. L'indagine è stata realizzata per l'azienda farmaceutica Menarini, e sponsorizzata da alcuni importanti giocatori di rugby, Danny Care, Sean Maitland e Dan Biggar, proprio per sensibilizzare tutti a non trascurare i propri problemi sessuali.
Post n°7826 pubblicato il 20 Gennaio 2014 da psicologiaforense
Lo stile di vita di una donna incinta infuenza, senza dubbio, la mente e il fisico del nascituro. Ma le abitudini di vita della madre, l'inquinamento dell'ambiente dove vive, l'alimentazione, lo stress e le vicissitudini esistenziali sperimentate in gravidanza possono predisporre il bebè persino all'omosessualità? Molti studi ipotizzano che nella genesi dell'omosessualità possano essere coinvolti fattori genetici o biologici, altre ricerche parlano di cause socio-psicologiche. In questi giorni, invece, sono stati resi noti i dati degli studi del Dr. Dock Swaab, professore di neurobiologia all'Università di Amsterdam. Il ricercatore ha sottolineato che fumo e alcol in gravidanza possono rendere il bambino non solo poco sviluppato e carente sul piano cognitivo ed intellettivo ma anche omosessuale. Secondo lo scienziato, quindi, lo stile di vita di una donna incinta infuenza da un lato la crescita psico-fisica del nascituro, dall'altro la sua sessualità. In questo senso, il Dr. Swaab sostiene che bere, prendere droghe o vivere in una zona con alti livelli di inquinamento ha un profondo impatto sullo sviluppo dei feti. Ma la parte dello studio che più suscita clamore è quella che riguarda l'influenza dei fattori esterni sullo sviluppo della sessualità del bebè: l'assunzione di ormoni sintetici e il fumo durante la gravidanza potrebbero aumentare le probabilità per le ragazze di diventare lesbiche o bisessuali, mentre bere e assumere droghe potrebbero abbassare il quoziente intellettivo di un bambino. "Le donne in gravidanza che soffrono di stress hanno anche maggior probabilità di avere figli omosessuali di entrambi i sessi perché il loro livello rialzato di cortisolo - l'ormone dello stress - influenza la produzione di ormoni sessuali fetali", ha dichiarato lo studioso. Detto questo, il dottor Swaab ha riconosciuto che lo stile di vita ha solo una influenza significativa ma non determinante perchè, a suo avviso, la genetica gioca il ruolo più importante nello sviluppo del bambino.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49