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Messaggi del 17/06/2014

 

OMICIDIO, VITA DA PORNOSTAR, ULTIMO MINUTO, IL CORPO E' GIA' GIUNTO QUI A PADOVA, AUTOPSIA, LA BELLA E LA BESTIA,

Post n°7946 pubblicato il 17 Giugno 2014 da psicologiaforense

Siamo ad una clamorosa svolta nel giallo di Federica Giacomini, la pornostar di 43 anni nota come 'Ginevra Hollander', scomparsa nel nulla il 9 febbraio scorso a Vicenza. Un involucro contenente resti umani, ripescato nel lago di Garda a 100 metri di profondità. Secondo indiscrezioni di questi ultimi minuti ( sono le 23.30) il corpo è quello di Federica.....

 

REQUIEM PER UNA PORNOSTAR

ORRORE sul Lago di Garda. Una cassa di plastica è stata riportata in superficie nel pomeriggio a Castelletto di Brenzone dai sommozzatori della Polizia, seguendo le indicazioni precise di una persona che avrebbe visto gettare in acqua qualcosa di voluminoso da Franco Mossoni, l'ex compagno di Ginevra Hollander, sin da subito sospettato della sua sparizione, già condannato in passato per omicidio, ora in ospedale psichiatrico.  Le spoglie, avvolte in sacchi di cellophane neri, stretti con nastro adesivo, sono state portate all'istituto di medicina legale di questa Università (Padova).   «Federica stava con me, ma ormai è finita...» è l'unica frase, ripetuta come una litania, che Mossoni, 55 anni bresciano ha detto in questi mesi, anche di fronte alle contestazioni  più stringenti. Quando la Polizia ha perquisito il suo appartamento, affittato e pagato da Federica, così come tutti i conti della coppia, vi ha trovato balestre, coltelli, indumenti femminili e carte che facevano riferimento alla compagna. Sul passato di Mossoni un'ombra pesante come un macigno: l'omicidio di un coetaneo, Clemente Furloni, suo presunto rivale in amore, avvenuto nell'agosto del 1978 a Malegno (Brescia). Quando venne arrestato impugnava una 'Astra 38', la pistola di fabbricazione spagnola con la quale era stato compiuto il delitto. Le armi sono sempre state la passione dell'uomo, simpatizzante di estrema destra e frequentatore di campi paramilitari. Una vita disturbata quella di Mossoni, con patologie di chiaro interesse psichiatrico eppure nessuno lo ha fermato...   

 
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BAMBINI, ORRORE DI CERTE FAMIGLIOLE, YARA GAMBIRASIO, STRAGE DI MOTTA VISCONTI, FEMMINICIDI, FIGLICIDI

Post n°7945 pubblicato il 17 Giugno 2014 da psicologiaforense

Motta Visconti, l'assassino Carlo LISSI: "Ho ucciso moglie e figli, poi sono andato a vedere gli Azzurri.  La famiglia era una prigione intollerabile, una gabbia, per questo l’ho sterminata “. CASO YARA: Massimo Giuseppe Bossetti provato da una notte in carcere è preoccupato per la sua famiglia.  E’ incensurato. Ha tre figli minori, una moglie (sposata solo due anni fa) e un lavoro come muratore....

 

INTRIGHI, PASSIONI MORBOSE... ED EFFERATI DELITTI

Tutti, oggi,  parlano di femminici, di figlicidi, di un "mondo criminale", di famiglia come "covo di assassini". Con la maestria che gli è propria, così commenta MASSIMO GRAMELLINIil  presunto assassino di Yara, incastrato dal Dna, scopre di non essere figlio di suo padre, ma di un uomo defunto di cui porta il secondo nome.  Un padre scopre che suo figlio è accusato di omicidio e che non è suo figlio.  Una sorella scopre che suo fratello gemello è accusato di omicidio e che neppure lei è figlia di suo padre.  Un fratello scopre che i suoi fratelli gemelli sono fratellastri e che uno di loro potrebbe essere un assassino.  Una moglie scopre che suo marito è accusato di omicidio, che suo suocero non è il padre di suo marito né il nonno dei suoi figli e che la storia di Yara che per anni ha visto alla tv le è appena entrata in casa seminando distruzione.  Una mamma aveva scoperto da tempo che suo figlio era ricercato come presunto assassino, ma era rimasta in silenzio per non scoprirlo e non farsi scoprire: quel figlio lo aveva avuto da un uomo che non era suo marito.  Una vedova scopre che suo marito aveva avuto un figlio illegittimo, ora accusato di assassinio.  NON SI TRATTA DI UNO SCIOGLILINGUA E NEPPURE DI UNA FICTION USCITA DALLA FANTASIA DI UNO SCENEGGIATORE PARTICOLARMENTE FANTASIOSO , ma della realtà di una tranquilla e rispettabile famiglia della provincia di Bergamo.

Spostandoci di qualche decina di chilometri in direzione di Milano ne troviamo un’altra. SABATO SERA, UNA MOGLIE E DUE BAMBINI SONO STATI UCCISI IN MODO BARBARO DAL TRANQUILLO E RISPETTABILE MASCHIO DI CASA che corteggia una collega di lavoro, ne viene respinto e si convince che la ragione del rifiuto sia la sua condizione di uomo impegnato, con moglie e figli a carico. Potrebbe divorziare o anche solo fermarsi un attimo. Ma la vita gli sembra una prigione e le responsabilità le sbarre di una gabbia. Il divorzio costa troppo, in termini economici e sociali. Così mette a letto i bambini, fa l’amore con la moglie, per sfogarsi o per calmarsi, ma non si sfoga e non si calma. Si alza, invece, e va in cucina a prendere un coltello. I bimbi cadono nel sonno, sacrificati come agnellini, La moglie muore da sveglia e fa ancora in tempo a chiedergli «perché». Bella domanda. Ma lui non risponde. Si lava le mani e va al bar a vedere la partita....
  

 
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