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Messaggi del 30/06/2014

 

"IL SALTO DELLA GIOIA", CURIOSITA', EVENTI, SENO, PSICOLOGIA, NIENTE TETTE, NIENTE GUADAGNI, SENO, GRANDE BUSINESS,

Post n°7964 pubblicato il 30 Giugno 2014 da psicologiaforense

New York... "IL SALTO DELLA GIOIA"...  la stanza dei maxi seni gonfiabili...  Chi non ricorda  la gigantesca mammella che  incombe come una ossessione  sull'indifeso  Woody Allen nel film "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere)"?: Proprio per questo si ha l'impressione  di un déjà vu guardando la stanza speciale creata dai food-designer Bompas & Parr per il New York Museum of Sex....


SOGNANDO AD OCCHI APERTI NELL' AFFASCINANTE MONDO DEL SENO FEMMINILE

L'IMMAGINARIO DEL SENO FEMMINILE: enormi, straordinari, eccitanti (o terrifici) seni gonfiabili sulle pareti... Si possono toccare, palpeggiare ma anche  lanciarsi e rotolarsi sopra : si chiama "Il salto della Gioia" l'installazione del duo creativo londinese per la mostra "Funland" (fino a primavera 2015), pensata per stimolare al meglio i cinque sensi. Il castello delle maxi tette di plastica è solo una delle cinque attrazioni insieme a "Grope Mountain", una parete di roccia fatta di orifizi e appendici, e "The Tunnel of Love", un labirinto speculare che porterà i visitatori al loro punto 'G'.

NOTA INTEGRATIVA:

Il  seno è un grande business. E lo era anche in tempi preistorici. Il manufatto artistico con una rappresentazione del corpo umano più antico che si conosca raffigura una donna con dei seni enormi. Fu ritrovato nella grotta di Hohle Fels in Germania. Come per la Venere di Willendorf e molte altre successive, non v'è dubbio che questa piccola scultura risalente a circa quarantamila anni fa veniva usata nel culto di quel capolavoro della creazione che è il seno femminile, allora come adesso, ad incitare per sempre l' immaginazione maschile. Nell'industria della musica  e non solo... tutti sanno che "niente tette, niente guadagni". Sembra che il seno femminile  sia un ingrediente indispensabile se si vuole vendere il prodotto.

 
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DI STORIA IN STORIA, VITA, CORAGGIO, FIDUCIA, AUTOSTIMA, LA LEGGE DELLE CONVINZIONI, CONVINCERE SE STESSI

Post n°7963 pubblicato il 30 Giugno 2014 da psicologiaforense

L'UOMO SUL PONTE

Un  uomo la cui azienda  si trovava in grosse difficoltà economiche  non sapeva se continuare a lottare oppure dichiararsi fallito. Una sera mentre stava disperato su un ponticello e guardava in basso verso l'acqua  spuntò dall'oscurità  un signore che ve­dendolo così abbattuto, si fermò e gli chiese che cosa gli fosse capitato. L’imprenditore gli raccontò tutti i suoi guai. L'uomo lo ascoltò attentamente e quindi intervenne: «Credo di poterla aiutare». Estrasse dalla tasca il carnet degli assegni, gli chiese come si chiamava e ne staccò uno, glielo mise in mano e disse: «Prenda questi soldi. Ci incontreremo qui esat­tamente tra un anno da oggi e allora mi restituirà il de­naro ». Quindi si voltò e scomparve nel buio. Tornato nel suo ufficio, l'imprenditore spiegò l'assegno e scoprì che si trattava di  1.000.000 di euro. Pensò che fosse uno scherzo sino a che non lesse la firma dell’uomo più ricco d’Europa:  Bernard Arnault.  In un primo momento pensò di incassarlo e di risolve­re ogni suo problema finanziario. In seguito, invece, de­cise che avrebbe chiuso l'assegno in cassaforte, sapendo di poterlo riscuotere in qualsiasi momento. Avrebbe sfruttato l'idea di avere a sua disposizione quella somma di denaro per trattare con maggiore tranquillità con for­nitori e creditori, e per rimettere in piedi l'azienda. Con rinnovato entusiasmo si rituffò negli affari e chiuse contratti, negoziò accordi, estese i termini di pa­gamento, concluse parecchie vendite  importanti.  Nel giro di  qualche mese  la sua azienda era di nuovo al top, era uscita dai debiti  e generava profitti.  L'anno dopo ritornò al ponte nel parco con in mano l'as­segno non ancora incassato: non vedeva l'ora di raccon­tare al suo  benefattore che cosa era successo. Preci­samente all' ora convenuta l'uomo emerse ancora una volta dall' oscurità. Proprio mentre stava per restituirgli l'assegno, e raccontargli del suo entusiasmante successo e dei risultati ottenuti nei precedenti dodici mesi dal buio  due infermieri si precipitarono  di corsa verso l' uomo, afferrandogli  le  braccia. Poi si scusarono  con l’ imprenditore dicendo: « Meno male che l' abbiamo ritrovato. L’ha disturbata? Conti­nua a scappare dalla casa di cura  e va a dire in giro di esse­re  Bernard Arnault, l’uomo più ricco d’Europa». Quindi,  caricato l'anziano su un’autoambulanza, lo condussero via.  Sbalordito, l'uomo d'affari non riusciva a muoversi. Per tutto l'anno si era dato da fare, aveva gestito acquisti e vendite, aveva ricostruito l'attività  con la calma e la si­curezza che gli derivavano dal sapere di avere in cassa­forte un assegno da cinquecentomila dollari incassabile in qualsiasi momento. Improvvisamente comprese che il successo negli affa­ri era dipeso dalle sue convinzioni, anche se l’ informa­zione su cui si basavano era falsa. La causa della svolta era stata la fiducia in se stesso. 
 

NOTA:Ogni riferimento a persone o fatti realmente avvenuti è puramente casuale. Questa storia nasce solo dalla fantasia ed è tratta dal web 

 
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