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Messaggi del 09/09/2014
Post n°8013 pubblicato il 09 Settembre 2014 da psicologiaforense
Il tema della casa "infestata" o "stregata", della dimora invasa dai fantasmi, è ricorrente nella letteratura fin dall'antichità ed è diventato un genere cinematografico . Dell'argomento però - e questo è poco noto - si interessano anche i tribunali. Infatti, se un appartamento venduto e affittato è “disturbato dai fantasmi” il suo valore commerciale diminuisce o viene messo in dubbio… IL BEL FANTASMA INNAMORATO La scienza ribadisce con forza che non vi è alcuna prova dell'esistenza del soprannaturale e/o di una forma di vita ultraterrena; tali concetti sono privi di fondamento razionale, empirico e sperimentale; ovvero, restano semplice oggetto di fede o credenza. Invece, due coniugi, di cui si parla in tutto il mondo, sostendgono che l'anima esiste e con le i fantasmi o "presenze" o "spiriti".... Sono entità fluide e vaganti, alla ricerca di quiete, di pace o di "affetti e amori perduti". Lo sanno più di ogni altro Deborah e Kevin Rawson. I due erano quella che si definisce una coppia felice e stabile, collaudata da più di 20 anni di unione senza ombre. A sconvolgere la loro tranquilla e serena convivenza è giunto però un "ospite" che li ha resi protagonisti di una storia straordinaria, illogica, inverosimile che ha superato ogni altra esperienza: devastante, dolorosa, rara, inimmaginabile per LUI, meravigliosa e, a volte, esaltante per LEI. I fantasmi e gli spiriti vivono nel mondo che ci circonda. E possiamo udirli e vederli, se solo siamo sufficientemente sensibili, o psichicamente vigili, per accorgerci della loro presenza. Questo che si è messo tra moglie e marito: "Si chiama Mark, è bello e fa sesso con me nei momenti più inaspettati", racconta la donna spiegando che LA COSTRINGE A RAPPORTI IN OGNI MOMENTO E LUOGO DELLA CASA E UNA VOLTA ANCHE IN PRESENZA DEL MARITO. In conclusione, Mark è un fantasma che da qualche tempo infesta l'appartamento e ha sedotto Deborah al punto da mettere pesantemente in crisi il suo matrimonio. "Una notte ha sollevato le coperte dal letto e ha costretto il mio compagno ad allontanarsi", ha detto la donna che sarebbe riuscita anche a fotografare lo spiritello, "Abbiamo chiesto aiuto anche ad esorcisti e medium, ma non c'è stato nulla da fare". Alla fine Kevin ha costretto Deborah a cambiare casa e a lasciare Mark e le sue sessioni sotto alle lenzuola per sempre... E secondo qualcuno la signora Rawson, in cuor suo, non ne sarebbe stata molto contenta, e come darle torto se il suo "Ghost" magari somigliava a quello dell'omonima pellicola interpretata da un giovane Patrick Swayze nel pieno del suo vigore.
Post n°8012 pubblicato il 09 Settembre 2014 da psicologiaforense
Questi strumenti elettronici sono stati adottati perché il rapimento dei neonati, o dei minori in generale, è un fenomeno che interessa l’intera collettività, a livello mondiale... REPARTO MATERNITÀ, BAMBINI CON ANTIFURTO GPS
Il meccanismo anti rapimento di bambini arriva in Svizzera. Dopo gli Stati Uniti, Canada e Francia, è ora il CHUV di Losanna a testare questo sistema, come riporta il quotidiano "Le Matin". Lo scopo del progetto è soprattutto preventivo. Il badge, un braccialetto da mettere al polso o sulla caviglia, funziona da geolocalizzatore, con diversi livelli di allerta, che comunica con le antenne dell’ospedale. Sarà possibile valutare se il bambino esce dalle zone consentite. In particolare sarà possibilebloccare le porte e gli ascensori. "Lo testeremo su una ventina di bambini. Abbiamo già altre misure di sicurezza, questo sistema è supplementare, dobbiamo agire prima che accada qualcosa di grave", ha detto Lawrence Meier, capo della sicurezza dell’ospedale. Tuttavia il sistema, che potrebbe entrare in funzione in pochi mesi, non è infallibile: in Portogallo un padre è stato in grado di tagliare la cinghia del braccialetto con un coltello per portare via il suo bambino. Motivo per cui l'Ospedale cantonale di Neuchâtel ha abbandonato questa tecnologia. Il tema è comunque caldo. Altre strutture sono ansiose di conoscere i risultati del test, come nel caso dell'Ospedale universitario di Basilea, che ad oggi è privo di sistemi di questo tipo: "Lo stiamo tenendo in considerazione - ha spiegato la portavoce Martina Beranek - siamo in procinto di valutare le possibilità di utilizzo. Terremo conto dall'esperienze di Losanna".
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49