Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Messaggi del 15/09/2015

 

NON DELEGATE AD INTERNET L'EDUCAZIONE SESSUALE DI BAMBINI E RAGAZZI

Post n°8400 pubblicato il 15 Settembre 2015 da psicologiaforense

Crescere troppo in fretta, bruciare le tappe, comporta forme di immaturità che rendono un giovane più vulnerabile e più manipolabile da chi ha maggiore esperienza di lui/lei. Molti confondono intelligenza con maturità. I bambini sono intelligenti e imparano rapidamente una infinità di cose, la maturità però dipende anche dall’esperienza...


UNA EDUCAZIONE SESSUALE A MISURA DI BIMBO

 

«Educare alla sessualità non significa dare ai bambini e ai ragazzi indicazioni precise, regole o costrizioni, ma vuol dire aiutarli a compiere il loro percorso con positività e naturalezza». Parola della collega  Anna Oliverio Ferraris, che affronta il tema nel suo ultimo libro "Tuo figlio e il sesso. Crescere figli equilibrati in un mondo con troppi stimoli ". Una guida utile per genitori ed educatori nella quale la psicologa tocca alcuni degli aspetti più importanti che ruotano intorno alla sessualità dei bambini e degli adolescenti di oggi. Dagli argomenti più classici come la scoperta delle sensazioni del corpo nei primi mesi di vita e i primi innamoramenti a quelli più attuali come il rischio degli abusi e degli adescamenti online. Non mancano poi i consigli pratici su come soddisfare le loro domande su temi come procreazione assistita, omosessualità, sessualità dei genitori. Nel volume la collega indica il giusto approccio da adottare nelle diverse fasi della crescita per rendere i bambini e i ragazzi maggiormente consapevoli dei loro cambiamenti e dei pericoli del mondo che li circonda. Perché, come spiega nel libro, anche “la curiosità sessuale cambia in base all’età”. Se tra i due e i sei anni i bambini vogliono conoscere e comprendere e dai sei anni in su hanno bisogno di capire e di essere rassicurati, man mano che crescono vogliono soddisfare sempre maggiori curiosità su ciò che accade al proprio corpo e a quello degli altri. Di conseguenza è necessario saper dare risposte e utilizzare linguaggi diversi.
Fondamentale però “è mostrare la propria disponibilità nei confronti delle loro curiosità e l’apertura al dialogo”. Ma non è sempre facile. Colpa oggi anche dell’eccesso di stimoli sessuali. Immagini esplicite e modelli che arrivano dalla pubblicità, da internet, dalla televisione suscitano maggiori e nuovi interrogativi nei più piccoli e disorientamento negli adulti, che dinnanzi a domande come “Perché maschi e femmine sono diversi”, “Perché io ho il pisellino e lei no”, “Che cos’è il sesso”, appaiono ancora oggi spaventati e imbarazzati. “Molti genitori non sanno come parlare di questi temi ai figli, sia perché i loro genitori non lo hanno fatto con loro e quindi non hanno un modello cui fare riferimento, sia perché si tratta di temi che li coinvolgono emotivamente, sia perché non hanno idee chiare in proposito”.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

NEUROSCIENZE, CHAT, SOCIAL NETWORK, COME SI MANDA IN ROVINA IL CERVELLO

Post n°8399 pubblicato il 15 Settembre 2015 da psicologiaforense

Navighi in rete  di notte? Rischi depressione e insonnia... Uno studio rivela cosa succede al nostro cervello quando utilizziamo i social network nelle ore notturne...  Questa psicopatologia web-mediata coinvolge molte aree cognitive, come la percezione, l'attenzione, la memoria, il pensiero e l'istintualità, e dà origine a un nuovo profilo cognitivo, frutto di un diverso modo di apprendere, comunicare e pensare....

 

GIOVANI CADUTI NELLA RETE

 


L'università di Glasgow, in Scozia, ha effettuato una ricerca sul comportamento notturno e mattutino di 467 ragazzi fra gli 11 e i 17 anni che di notte utilizzano i social network. Il risultato della ricerca evidenzia che l'utilizzo smisurato dei social network attraverso tablet, smartphone e computer nelle ore notturne provoca negli adolescenti una grave insonnia, che si riversa successivamente in ansia e depressione. Come spiega l'autrice principale della ricerca Heather Cleland Woods, lo studio ha analizzato anche i livelli di autostima dei ragazzi, e si è scoperto che erano particolarmente bassi in chi eccede nell'utilizzo dei media per rimanere sempre connessi ai social network anche e soprattutto nelle ore notturne. La ricercatrice collega l'ansia e la depressione proprio alla mancanza di riposo dovuta all'insonnia. Questo studio ne conferma uno precedente, del 2011, effettuato dall'American Psychological Association, in cui l'utilizzo eccessivo dei social network era stato associato a comportamenti legati alla schizofrenia e alla depressione acuta.

NOTA INTEGRATIVA

Per i giovani l'uso dei social network può diventare talmente coinvolgente dal punto di vista emotivo da portare alla comparsa di ansia e depressione. A puntare i riflettori su questa associazione sono state le autrici di uno studio condotto all'Università di Glasgow (Regno Unito), che presentando i risultati delle loro ricerche a una conferenza della British Psychological Society conclusasi l'11 settembre scorso a Manchester hanno sottolineato come gli indizi raccolti sostengono sempre più l'ipotesi dell'esistenza di un legame tra l'uso dei social media e il benessere individuale, soprattutto nel caso degli adolescenti. “Durante l'adolescenza – ha spiegato Heather Cleland Woods, coautrice dello studio – la vulnerabilità alla comparsa della depressione e dell'ansia può aumentare, e una cattiva qualità del sonno può dare il suo contributo”. E' proprio su questi fattori ad essersi concentrata la sua ricerca. Insieme alla collega Holly Scott, Cleland Woods ha infatti analizzato le informazioni raccolte facendo compilare a 467 adolescenti questionari sull'uso dei social network e sottoponendoli a test della qualità del sonno, dell'autostima, dell'ansia, della depressione e del coinvolgimento emotivo nei confronti della realtà virtuale. Quanto, ad esempio, un ragazzo si sente di dover essere disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per poter rispondere a un commento lasciato da un contatto sulla sua pagina Facebook? E quanto questa necessità è fonte di ansia? I dati a disposizione hanno portato le due ricercatrici alla conclusione che l'uso dei social network influenza la qualità del sonno, soprattutto quando le ore trascorse immersi nella realtà virtuale sono quelle notturne. “Ciò è particolarmente vero per chi è molto coinvolto dal punto di vista emotivo”, ha spiegato Cleland Woods, sottolineando che “ciò significa che dobbiamo riflettere sul modo in cui i nostri ragazzi utilizzano i social network”. Stando a questi risultati appare chiaro come anche il momento in cui si decide di staccare la connessione è importante: sbagliare tempistiche potrebbe compromettere significativamente il benessere psicologico dei nostri figli adolescenti.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

CREO LA VITA CHE DESIDERO, PSICOLOGIA, SCIENZA, OTTO RISORSE DA POTENZIARE

Post n°8398 pubblicato il 15 Settembre 2015 da psicologiaforense

Non raggiungeremo mai l'armonia interiore necessaria a trovare il senso della nostra vita  se non superiamo i nostri vecchi comportamenti negativi. Possiamo imparare ad andare oltre questa fase della nostra vita e attraversare la porta che conduce ad un nuovo modo di essere.....

 

STRATEGIE DI CAMBIAMENTO


Le otto risorse che mi servono per il mio sviluppo come persona sono molto semplici e in questo primo post  mi limiterò ad elencarle:

                 PAZIENZA             
         FLESSIBILITÀ
         PERSEVERANZA
         TOLLERANZA
          HUMOR
          AMORE
         MOTIVAZIONE
        COERENZA

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963