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Messaggi del 16/09/2015

 

Curiosità, Agli uomini piace la cellulite, e a voi? Studi , Ricerche, Sondaggi, Salute, Psicologia

Post n°8402 pubblicato il 16 Settembre 2015 da psicologiaforense

Le donne la odiano. Ora si scopre che gli uomini la amano. Lo psicologo : "Per i maschi è una traccia di femminilità"

LA CELLULITE SEDUCENTE


Le donne con la cellulite possono dormire sonni tranquilli. Le ultime ricerche dimostrano che l'uomo non disdegnerebbe affatto la cellulite. Secondo il professore Roberto Pani (università di Bologna) gli uomini vedono in modo diverso la cellulite rispetto alle donne. Infatti i maschi possono percepirvi una traccia di femminilità. Come ci ricordano le pubblicità e lo specchio, la cellulite è una malattia molto diffusa e un problema per la maggior parte delle donne, ed è dovuta ad un rallentamento di alcuni tratti della circolazione periferica dei capillari.

Sempre secondo il collega Roberto Pani, molti uomini confondono la bellezza con l'attrazione fisica, e dunque se una donna possiede un fisico affascinante il resto del corpo diventa invisibile. Inoltre secondo alcuni uomini la cellulite caratterizza la donna, rendendola gradevole, perchè eccitante. Ciò è probabilmente dovuto ad un accumulo di estrogeni che si palesano attraverso gli odiati inestetismi. Dunque la cellulite si rivelerebbe una caratteristica sessualmente interessante, e non sarebbe da temere.


 
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SCIENZA, PSICOLOGIA, CULTURA, VITTIMISMO, LA SINDROME DI CALIMERO, QUANDO L'ERBA DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE

Post n°8401 pubblicato il 16 Settembre 2015 da psicologiaforense

Il vittimismo  rende le persone piccole piccole  con bassa autostima che si manifesta attraverso una rabbia distruttiva e cieca. Sentirsi bersaglio costante di sfortune e ingiustizie è un alibi: un atteggiamento che altera la personalità e fa danni...

 

IN-SODDISFAZIONE
Smettere di fare la vittima senza diventare carnefice

 

Il vittimismo limita l'autonomia della persona che l'adotta e danneggia la sua autostima. Scaricando le sue responsabilità "sul mondo" annulla tutte le possibilità di cambiamento e di libertà futuri. Quando uno si comporta da "vittima"  sta delegando ad  altri  lo sviluppo della sua vita  e si sta disegnando un destino che dipende dalla volontà altrui. Scrive il collega Raffaele Morelli: "Diffuso ben più di quanto pensiamo, il vittimismo esprime un modo immaturo, per lo più inconscio, di vivere le relazioni e di affrontare la realtà. Esso si innesca quando la persona sente di non poter sostenere il confronto in modo paritario. Proclamandosi vittima invece può ottenere molti vantaggi: indulgenza, ascolto, affetto, protezione." Il vittimismo si apparenta con la viltà, la codardia, l'invidia, il rancore, la gelosia ...


NOTA INTEGRATIVA

La c.d. "sindrome di Calimero", come ho avuto occasione di scrivere altrove, è l'arte di farsi compatire facendo la vittima, presentandosi sempre come oppresso, perseguitato, osteggiato e danneggiato da persone e circostanze... In chi soffre della "sindrome di calimero" si apprezza da una parte il rifiuto di ogni assunzione di responsabilità nella dinamiche che si sono venute a creare; dall’altra l’incapacità (e la mancanza di volontà) di mettersi in discussione, di riconoscere i propri errori, di chiedere scusa, di rimediarvi attraverso un comportamento improntato al rispetto degli altri.

 
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