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Messaggi del 11/02/2016

 

LE EX MISS SVIZZERA SI SPOGLIANO: "PIUTTOSTO NUDE CHE CON LA PELLICCIA", TUTTE LE FOTO

Post n°8563 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da psicologiaforense

La vera pelliccia è ancora in voga. Un capriccio incomprensibile per le bellezze svizzere. Piuttosto che indossarla preferiscono girare nude.... "Se si sapesse cosa si infligge agli animali, non si comprerebbe mai un capo d’abbigliamento con la pelliccia”, sottolinea con convinzione l’affascinante Liza Andre (Lizan) Kuster...

 

“MEGLIO NUDE CHE CON LA PELLICCIA”


“Se si sapesse cosa si infligge agli animali, non si comprerebbe mai un capo d’abbigliamento con la pelliccia”, sottolinea con convinzione Liza Andre (Lizan) Kuster. La 29enne non si è limitata alle parole ma è passata anche ai fatti: per la campagna “Meglio nuda che con la pelliccia” della Protezione svizzera degli animali ha infatti posato come mamma l’ha fatta al fianco delle ex-miss Kerstin Cook e Alina Buchschacher e del modello Jasmin Brunner. Per la quinta volta Lizan torna a mettere l’accento su questa tematica. È consapevole che “ogni anno muoiono milioni di animali e di una morte dolorosa e crudele”. Anche Cook prende l’impegno con il cuore. La 26enne è la quarta volta che posa per la campagna: "Non riesco a guardare come queste bestie innocenti vengono torturate e maltrattate; strappano loro la pelle da vive”, aveva raccontato l'ultima volta a 20minuten. Per questo anche Lizan non ha dubbi e con convinzione dice: “Preferisco girare nuda, piuttosto che indossare una pelliccia".

Visoni e cani-procione, conigli, ermellini e volpi, zibellini e scoiattoli. Ma anche agnellini, cani, gatti: almeno 70 milioni di animali sono allevati nel mondo per la loro pelliccia. L’85% della produzione mondiale di pellicce deriva da allevamenti intensivi dislocati prevalentemente in Europa, ma anche in Cina, Stati Uniti, Canada, Russia e altri Paesi. 

Negli allevamenti le condizioni di privazione estreme fanno insorgere negli animali comportamenti stereotipati. Lo stress li induce perfino a provocarsi automutilazioni. Episodi di infanticidio, aggressione e cannibalismo sono all’ordine del giorno.

Se in Europa già diversi Paesi stanno vietando l’allevamento di animali per la produzione di pellicce o promuovono forti restrizioni che portano alla naturale dismissione di questa attività, in Italia gli allevamenti stanno aumentando! L’Olanda, terzo paese al mondo produttore di pellicce di visone ha già detto basta, nonostante i forti interessi economici, così come Austria, Danimarca (solo per le volpi), Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia, Slovenia,Croazia, Bosnia.

NOTA INTEGRATIVA

Perché liberarsi dalle pellicce animali. Tre ottimi motivi:  

1)  La pelliccia implica allevamento (estremamente inquinante) e uccisione veramente crudele di milioni di animali. Camere a gas e scosse letali sono fra i metodi più diffusi che preludono allo scuoiamento di creature alle quali viene riservata una breve e orrenda vita in gabbia, fra paura e maltrattamenti.

2)   La pelliccia non dona all’anima né  all’aspetto. Ingoffa, sa di trofeo barbarico, è  volgare sulle donne e, ancor peggio,  sugli uomini.

3)   Il mercato della pelliccia si rivolge oggigiorno soprattutto ai nuovi ricchi di paesi come Russia, Cina, America Latina, dove la zelante ostentazione del lusso raggiunge spesso picchi di cattivo gusto che qui dovremmo esserci lasciati alle spalle. Ma ecco che le aziende dell'abbigliamento, anche da noi, rilanciano elementi utili a “impreziosire” il capo e motivare un aumento di prezzo. Così, persino giubbotti da quattro soldi hanno il cappuccio ornato da una triste coroncina di derivazione animale, mentre le case di moda più note non esitano a infilare qua e là brandelli di volpe, visone, ermellino e tanti altri animali.

 
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