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Messaggi del 22/04/2016

 

«RICATTATA SESSUALMENTE», MICHELLE HUNZIKER RISCHIA LA GALERA, HA DIFFAMATO IL SUO EX-AGENTE, IMMAGINI

Post n°8633 pubblicato il 22 Aprile 2016 da psicologiaforense

Michelle, in un'intervista  aveva dichiarato: «Facevo la modella e avevo 17 anni, quando mi hanno chiamata per girare la pubblicità di intimo del marchio Roberta, che fece un bel po' di clamore. Rodolfo Mirri mi propose di lavorare con lui, all'epoca aveva una quarantina d'anni. Lui diceva di essere un grande produttore, sapeva parlare molto bene e mi disse: 'Ti farò diventare famosissima'. E ancora: 'Se vuoi continuare a lavorare con me, tu devi venire a letto con me'....

I N F A M I A

Michelle Hunziker rischia di andare in prigione. Queste le richieste della procura: un anno e 4 mesi di reclusione per l’inviato di Striscia la Notizia, Max Laudadio e 6 mesi per la showgirl svizzera. Entrambi denunciati da Rodolfo Mirri, un imprenditore e talent scout con società a Riccione, dove il Tg satirico inviò delle finte aspiranti modelle, e che si è sentito offeso e diffamato dalla trasmissione andata in onda il 17 marzo del 2010. 

Michelle deve rispondere, insieme a Laudadio solo di diffamazione, mentre l’inviato di Striscia con una collaboratrice e due finte clienti di Mirri, di violazione di domicilio, sostituzione di persona, interferenze illecita nella vita privata e discredito e ostacolo all’attività professionale.


LE ACCUSE DI MICHELLE - La Hunziker, in un'intervista rilasciata nel 2010 all'inviato di Striscia aveva dichiarato: «Facevo la modella e avevo 17 anni, quando mi hanno chiamata per girare la pubblicità di intimo del marchio Roberta, che fece un bel po' di clamore. Rodolfo Mirri mi propose di lavorare con lui, all'epoca aveva una quarantina d'anni. Lui diceva di essere un grande produttore, sapeva parlare molto bene e mi disse: 'Ti farò diventare famosissima'. E ancora: 'Se vuoi continuare a lavorare con me, tu devi venire a letto con me'. Insomma mi sottopose a un vero e proprio ricatto. Ovviamente non sono andata a letto con lui, nonostante abbia provato per tanto tempo a ricattarmi anche per dei lavori che mi attiravano moltissimo».

LA DIFESA DELLA BONGIORNO - E' Giulia Bongiorno - che con la Hunziker è co-fondatrice dell'associazione "Doppia Difesa" - a difenderla. L'avvocato ha commentato la notizia sulle pagine del settimanale Visto: «Michelle ha denunciato con la sua solita forza e autenticità i ricatti di cui sono vittime molte giovani donne che entrano nel mondo dello spettacolo. È surreale che per questo si finisca sul banco degli imputati. Crediamo nella giustizia e non smetteremo mai di credere che il primo nostro dovere è non avere paura di denunciare».

 
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LEGITTIMA DIFESA DIFFERITA

Post n°8632 pubblicato il 22 Aprile 2016 da psicologiaforense

Quando  ha sentito suonare all'ingresso  ha aperto tranquillamente  la porta di casa e si è trovato davanti una ragazzina sconosciuta. «Desideri qualcosa?» le ha detto. «Sì» ha risposto lei. «Sono qui per ucciderti». E gli ha piantato un coltello nel cuore. Subito dopo è andata a costituirsi alla polizia. «Ho ucciso il pedofilo che mi violentò sei anni fa, quando ne avevo otto» ha spiegato. «Lui negò le accuse e il tribunale gli credette, limitandosi a spedirlo per qualche tempo in una comunità di recupero. Io invece sono entrata in paranoia e da sei anni la mia vita è un incubo. Mi sono sentita abbandonata dalla giustizia, perciò ho deciso di farmela da sola. Dite a mia madre che le voglio bene». In realtà l’accoltellato l’ha sfangata, grazie a una tempestiva trasfusione di sangue. L’accoltellatrice invece è finita davanti al tribunale di Bradford, lo scenario inglese di questa storia shakespeariana. Il giudice Jonathan Dunham l’ha ascoltata fino in fondo, poi ha preso una decisione che ha lasciato tutti senza fiato. Ha respinto l’accusa di tentato omicidio, considerando il gesto della ragazzina una legittima difesa, sia pure differita. E ha aggiunto che, se all’imputata verranno addossate le spese processuali, sarà contento di pagarle lui.  Immagino che quel giudice abbia una figlia. 

FONTE:
www.lastampa.it/2016/04/22/cultura/opinioni/.../i-giorni.../pagina.html

 
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