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Messaggi del 01/05/2016
Post n°8648 pubblicato il 01 Maggio 2016 da psicologiaforense
Quando, giovanissima, entrai in quella che allora sembrava, a misurar l'affluenza di prole baronale, la più prestigiosa delle cliniche psichiatriche, l'unico maestro che ebbi, immediatamente mi affidò, non senza sgomento mio, un suo psicotico e disse: " Ascoltalo e arrangiati!". Erano tempi in cui chi conosceva il tedesco, e poteva legger Bleuler, veniva considerato, perciò solo, più psicologo degli altri e guardato con rispetto ed ammirazione anche quando la sua pratica poteva risolversi nell'affrontare perentoriamente ogni nuovo malato con uno sbrigativo e brutale: "Senti le voci?". Per quel primo insegnamento di chi mi volle psicopatologa , sia pur senza identità, provo ancora gratitudine, imperocché mi fece sperimentare subito, senza possibilità di mimetizzarsi in "équipe" e spartir responsabilità, la vertigine della follia; e in quanto m'indusse ad apprendere il metodo duale e asimmetrico di conoscenza e di terapia che, ancor più oggi, giudico, a dispetto di mode e civetterie, essenziale ed insostituibile; e l'identità professionale mi costrinse a cercarla autonomamente laddove avrei potuto trovarla: perché, indipendentemente dai diplomi e dalle certificazioni, mi sentii veramente "medico dell'anima" solo quando cominciai ad operare efficacemente come psicologo, e mi sentii veramente psicoterapeuta solo dopo il lungo travaglio psicoanalitico.
Post n°8647 pubblicato il 01 Maggio 2016 da psicologiaforense
Se io amassi veramente una persona, io amerei il mondo, amerei la vita. Se posso dire ad un altro"Ti amo", devo essere in grado di dire: "Amo tutti in te, amo il mondo attraverso di te, amo in te anche me stesso". AMARE, AMARSI, AMARCI L'amore, secondo ERIC FROMM, non è soltanto una relazione con una particolare persona: è un'attitudine, un orientamento di carattere che determina i rapporti di una persona col mondo, non verso un "oggetto" d'amore. Se una persona ama solo un'altra persona ed è indifferente nei confronti dei suoi simili, il suo non è amore, ma un attaccamento simbiotico, o un egoismo portato all'eccesso. Eppure la maggior parte della gente crede che l'amore sia costituito dall'oggetto, non dalla facoltà di amare. Infatti essi credono perfino che sia prova della loro intensità del loro amore il fatto di non amare nessuno tranne la persona "amata". Poichè non si vede che l'amore è un'attività, un potere dell'anima, si ritiene che basti trovare l'oggetto necessario e che, dopo ciò,"tutto vada da sè". Questa teoria può essere paragonata a quella dell'uomo che vuole dipingere ma che, anziché imparare l'arte sostiene che deve solo aspettare l'oggetto adatto, e che dipingerà meravigliosamente non appena lo avrà trovato. Se io amassi veramente una persona, io amerei il mondo, amerei la vita. Se posso dire ad un altro"Ti amo", devo essere in grado di dire: "Amo tutti in te, amo il mondo attraverso di te, amo in te anche me stesso".
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49