Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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Messaggi del 13/11/2016

 

DIMMI CHE TIC HAI..., gesti ripetitivi e inconsapevoli, linguaggio del corpo, psicopatologia, un tic per ogni pensiero

Post n°8797 pubblicato il 13 Novembre 2016 da psicologiaforense

 

QUANTI GRATTACAPI.

Fra tutte le parti del corpo la testa e il volto sono le più bersagliate dai tic. Più ci si tormenta una parte del corpo vicino al capo, e quindi al cervello, maggiore è il livello di tensione legata a un pensiero fisso e ricorrente o all'avvicinar­si di una scadenza importante. Chi ama toccarsi i lobi delle orecchie o grattarsi la testa, per esem­pio, desidera uno spazio per raccogliere le idee. A livello simbolico cerca conforto e incoraggiamento. Un capitolo a parte meritano i capelli: lisciare le ciocche, arrotolarle sulle dita, “sistemarsi” la pettinatura, ecc… è una forma particolare di AUTOCONTATTO, tipica delle persone un po' titubanti. Ricorda il gesto di un genitore che accarezza i capelli al figlio per rassicurarlo. E’ un mo­do per dire a noi stessi che le cose andranno bene, che sapremo cavarcela. Se, però, il movimento invece di andare dall'alto verso il basso come per cocco­lare, si muove in senso opposto, il gesto è seduttivo ed è rivolto alle persone che ci osservano. Infine, avvicinare i capelli alla bocca e al naso per sentirne il profumo rivela il desiderio di fare ritorno a quella fase della primissima in­fanzia in cui vivevamo di sensazioni e conoscevamo solo l'odore del nostro corpo e quello della mamma. Ecco perchè quel profumo, così intimo, è capa­ce di tranquillizzarci.
INVECE:  lo strizzare un occhio può servire ad ingraziarci gli altri o la buona sorte in un momento difficile; l'alzare una spalla è uno scongiuro verso un pensiero molesto o fonte di ansia; l'arricciare il naso è un gesto di allontanamento o di diffidenza, ecc....

LE EMOZIONI SULLA CARTA.

E’ molto frequente: la mente assorta e la mano che traccia spirali, frecce e ghirigori sul foglio. Quale significato hanno que­sti disegni? Di solito sono tipici delle persone introverse che hanno difficol­tà a entrare in relazione con il mondo esterno e, quindi, si esprimono attra­verso linee, forme e figure. Ognuna ha un valore diver­so. Le forme geometriche, di solito, manifestano la volontà di dare ordine ai pensieri, di imbrigliarli in uno schema. I punti esclamativi sottolineano con forza il bisogno di concentrarsi. Le spirali sono un po' ipnotiche, catturano l'attenzione e riescono ad alleggerire il pensiero. Infine, il viso: chi lo disegna vuole guardare in faccia le proprie emozioni per affrontarle al meglio. Se poi si concentra sugli occhi, comunica un desiderio di relazione.

MORDERE LA VITA.  

Qualsiasi cosa gli capiti sotto mano la mordicchia, dal   cappuccio delle penne a sfera alla cannuccia della bibita. Questi oggetti rappresentano inconsciamente il capezzolo della madre che affronta con cal­ma l'aggressività del bambino affamato. Rosic­chiarli diventa una forma di autogratificazione che ci permette di scaricare 1o stress. C'e poi un'altra interessante categoria di persone che si mordono e man­giucchiano le guance dall'interno. Sono introverse, riflessive, caute. In questo modo è come se volessero metabolizzare i fatti della vita. Di fronte a una no­vita, la assaggiano, la portano dentro di loro e cercano, mordicchiandola, di assimilarla. Frequentissima, su un piano parallelo ai tics, è anche l'ONICOFAGIA ( vedi foto)  che è una via per scaricare l'ansia con sotteso un simbolismo aggressivo o autodistruttivo, non disgiunto da un aspetto rituale che, paaradossalmente, svolge una funzione rassicuratoria.


DUE PASSI PER DIRE CHI SIAMO.

Ci sono persone che non riescono pro­prio a stare ferme e, quando devono risolvere un problema, camminano avanti e indietro senza sosta. Inconsciamente vogliono aggredire la situa­zione, sbloccarla, trovare la chiave di volta. Hanno difficoltà a smaltire l'ansia e cercano di occupare uno spazio come a dimostrare agli altri e a se stessi la 1oro forza e le capacità che li aiuteranno a risolvere la questione. Forse si sentono poco valorizzati e perciò, esattamente come fan­no gli animali, marcano il territorio in cerca di autoaffermazione.

 

 
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LO STIVALE "TRUZZO" E SEXY CHE FA IMPAZZIRE LE VIP, TU COME LO PORTERESTI?

Post n°8795 pubblicato il 13 Novembre 2016 da psicologiaforense

Dove è scritto che lo stivale basso, per di più molto sportivo, non è sexy? Prova vivente di questa nuova sensualità sono le star italiane che nell’autunno-inverno 2016 scelgono senza indugio un modello  con design minimalista e mood urbano.  Stivale in pelle alto al ginocchio con para e punta bianche. Facilissimo da indossare, è perfetto con un minidress....


Shorts in jeans cortissimi per Cristina Buccino, che mostra il lato B senza vergogna in uno scatto social. Coscia in vista anche per Elisabetta Gregoraci, che accavalla le gambe su Instagram direttamente dal treno. In primo piano ci sono anche gli stivali Rick Owens. Un po’ più lunga la gonna a pieghe di Fiammetta Cicogna, zia premurosa a scuola. Allo stadio invece la presentatrice bionda abbina i boots ai pantaloni neri.

TU COME LI PORTERESTI?


 
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IL CASO, FRANCESI BACCHETTONI, LA MISS (POCO) NUDA PERDE IL TITOLO PER QUESTE FOTO

Post n°8794 pubblicato il 13 Novembre 2016 da psicologiaforense

MISS FRANCIA, MARGAUX LEGRAND: "SONO STATA ESCLUSA PER DELLE FOTO IN TOPLESS"

A settembre aveva annunciato di non voler più partecipare a Miss Francia per “motivi personali”. Ma la settimana scorsa, Margaux Legrand, detentrice del titolo “Miss Centre-Val de Loire” e partecipante di diritto alla competizione di bellezza nazionale del prossimo 17 dicembre, ha spiegato  le vere ragioni del suo gesto.

La ventiduenne ha rilasciato, infatti, un’intervista al quotidiano “La Nouvelle République” in cui sostiene di essere stata esclusa  per un vecchio servizio fotografico in cui appare in pose giudicate troppo osé. Lo scorso 9 novembre Margaux ha inoltre pubblicato sul suo account Facebook le immagini incriminate precisando di non pentirsi della scelta fatta e che:  "Queste foto mostrano che sono felice nel mio corpo e non c'è niente di sbagliato in questo. L'importante è non mettere sullo stesso piano il nudo e la volgarità".

 

 
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TU DI CHE SESSUALITÀ SEI?, DIMMI COME MANGI, TI DIRÒ COME FAI L' AMORE, SESSO, SESSUALITÀ, VITA, SEDUZIONE

Post n°8793 pubblicato il 13 Novembre 2016 da psicologiaforense

C'è una tensione ossessiva ad affascinante, attrarre, sedurre. Il godimento, però, pare rimanere tutto chiuso lì, nella fase che precede l'incontro dei corpi, il mescolamento di odori, sapori, umori, i fallimenti, le conquiste, le scoperte, il divertimento, la verità e la rilassatezza della reale imperfezione. Siamo circondati da nudità e sessualità....

 

Spesso il cibo sostituisce il sesso e viceversa. Paradossalmente  le donne "rotondette" hanno una sessualità migliore delle magre: prendendo 20 donne che hanno 10 chili in più rispetto al loro peso ideale  ed altre 20 con 10 chili in meno, quelle che pesano di più hanno una sessualità tre volte migliore. Il "sesso rotondo" è più conviviale, mentre chi si trattiene diventa ascetico: l' indossatrice attraente, seducente da vedere, un po' anoressica può essere molto poco confortevole da "consumare". Dal cibo e da come la donna lo prepara, inoltre, è possibile anche vedere il tipo di vita sessuale che conduce e fin dalle "Mille e una notte" era noto che un uomo poteva dedurre se la sposa era giusta, facendo attenzione a come preparava i piatti e come serviva in tavola. La donna che taglia il formaggio troppo vicino alla crosta è avara affettivamente e sessualmente, se invece abbonda è una fatua, una dispendiosa anche nel sesso. Ma anche la donna osserva l' uomo: quello che mangia voracemente è un eiaculatore precoce e l' urgenza che si prova a tavola si ha anche a letto. La persona schizzinosa, con il problema della pulizia, non è un buon amante e la persona golosa, ascetica, riservata, che scarta tutto, farà fatica a mollare gli ormeggi anche a letto.

 
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