Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2013 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2013 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Messaggi di Luglio 2013

 

PAROLE DI GENTILEZZA, PENSIERI, IDEE, OPINIONI, SUGGESTIONI, PSICOLOGIA, VITA, RIFLESSIONI, GENTILEZZA NON E' DEBOLEZZA

Post n°7563 pubblicato il 25 Luglio 2013 da psicologiaforense

tutti e due i sessi hanno uguale accesso alla gentilezza, ma storicamente il sesso eletto a questo compito è sempre stato quello femminile. Una madre è la prima ad entrare in relazione con il figlio ed è basilare il rapporto che instaura per lo sviluppo ''gentile o meno'' di quella personalità.....

LA FORZA DELLA GENTILEZZA

Pensare e agire con il cuore fa bene al corpo e allo spirito



"La gentilezza rende la vita degna di essere vissuta e ogni attacco a questo valore, spesso considerato accessorio, è una sfida contro la speranza". Lo dice Adam Phillips autore di «Elogio della gentilezza» in cui  sfata molti luoghi comuni che pesano sulla gentilezza e insegna che questa è un piacere e non un dovere.  Ragioniamoci sopra. La gente è più felice quando è gentile, allora perchè non si permette di esserlo? Perchè siamo diventati sospettosi. E perchè la società ci ha imposto di credere che la gentilezza sia la virtù dei deboli. E' chiaro che  se si guarda agli altri come oggetti da sfruttare, ecco che la cortesia diventa un problema. Occorre molta generosità per essere gentili, il che non significa essere buoni che è tutt'altra cosa. Bisogna recuperare la capacità di ascoltarci, di accogliere la fragilità altrui, di essere solidali.  E in questo gioco entra in campo sempre l'istinto. Bisogna accettare il fatto che la caratteristica precipua dell'uomo è la vulnerabilità. A questa abbiamo tentato di adattarci scegliendo uno dei due modi possibili: l'aggressività o, all'opposto, la gentilezza. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

DI COSA PARLIAMO? DEL TEMPO!, ESTATE 1928, RECORD,CALDO, CURIOSITA', INSOLAZIONE, SI CONTARONO I MORTI

Post n°7562 pubblicato il 25 Luglio 2013 da psicologiaforense

Il cambiamento del clima è diventato il problema più importante della nostra epoca - e forse dell'intera storia dell'umanità - perché riguarda ogni persona che vive su questo pianeta. Però anche nel 1928......

MAMMA MIA CHE CALDO CHE FA

 

"Non si potrà mai ripetere abbastanza che in tempi di grandi calori, i cibi pesanti e difficilmente digeribili e le bevande alcooliche, specialmente quelle che hanno un alto contenuto d'alcol, costituiscono un pericolo per l'organismo»; astenersi dai «liquidi spiritosi»". Agosto 1928, la Cronaca del Corriere detta le regole del comportamento corretto quando il CALDO è opprimente. Quello che sembra il consueto vademecum, seppur d'epoca, per affrontare le temperature elevate, si capisce meglio a posteriori: l'estate del 1928 (anno VI della cronologia benitomussoliniana), è rimasto infatti nelle statistiche degli esperti di meteorologia come un' estate torridissima: la temperatura salì fino a 35 gradi ben diciannove giorni. Secondo i «rilievi della Stazione Bardelli», a Torino il due agosto la massima fu di 35 gradi, la minima 25; i romani si erano cotti addirittura con 36 gradi, come catanesi e bolognesi. Comprensibile dunque il motivo per cui il giornalista scriveva tra l'altro di «un pericolo del quale molto si parla in questi giorni nella cronaca dei giornali, quello che deriva dal colpo di sole e dal colpo di calore». Che non fosse semplice accademia, si capisce proprio leggendo tra gli articoli del 3 agosto. Sotto il titolo «ESTATE», cinque notizie: a Padova «gravissimo danno per le campagne» a causa della siccità e dei 37,2 gradi; a Udine «trovato morto sulla strada per insolazione il vecchio Antonio Del Fabbro di anni 63»; a Milano scoperto «con raccapriccio» dietro un cespuglio Pietro Cuman, carrettiere, la cui morte «è dovuta a insolazione»; a Trieste viene portato all'ospedale «dove moriva senza aver ripreso i sensi», colpito da insolazione, l'operaio Giuseppe Lamborghini; a Bologna «anche oggi 38 gradi all'ombra e due morti per insolazione: gli operai Gaetano Salvatori e Oreste Zanaghi». Il sei agosto un altro titolo dedicato al tema del momento: «Un'altra ondata di caldo». Il giornalista chiede il parere all'esperto, il meteorologo francese Besson, che minimizza: macchè ondata di CALDO! Tutto normale: è ESTATE, mica inverno... La «spiegazione» dell'esperto non convince molto il giornalista, che chiosa ironicamente: «Dunque, niente ondata di caldo, anzi niente caldo, anche se ci sembra di arrostire sulla graticola come altrettanti tordi lardellati».


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA RIFLESSIONE DELLA SERA, VISTA SUL FUTURO, SOGNI, ORACOLI, DESIDERI, L'AVVENIRE, LO DICONO LE STELLE, WEB

Post n°7560 pubblicato il 24 Luglio 2013 da psicologiaforense

Grande stagione dei maghi in questa estate 2013, ma non si può dire che sia del tutto irrazionale il desiderio di conoscere il futuro, di prevedere che cosa ci aspetta nelle vicende collettive e in quelle personali. Se logica, comprensibile, è la curiosità, perché mai stupirsi che si interroghino gli astri, le carte, i fondi di caffè, nell'inseguimento di una felicità che esiste e che solo in linea di principio o per filosofica definizione vien detta introvabile?

 

PREDIRE IL FUTURO: DALL'ORACOLO AL COMPUTER


Ognuno ha il suo intimo metro di valutazione. Chi gode di buona salute si affida agli oroscopi per scrutare un successo non sempre e non solo mercantilistico, anche se la ricchezza economica, i colpi messi a segno, le trattative andate in porto, la favorevole piega degli investimenti, risultano solitamente alla base di quella che si chiama affermazione nella vita. Il denaro porta all'indipendenza, almeno si crede che esso ci garantisca contro rischi e imprevisti, fino alla sicumera di trovarci bene assestati, su alti livelli, nella classifica di una superiorità fondata sul soldo e che quindi fa a meno di molti valori, di differenti analisi e stime.
GIÀ, IL SUCCESSO.
E quel che è buffo è che lo si persegue più per gli altri, perché gli altri ce lo riconoscano, che per noi stessi. Invece le soddisfazioni sono una faccenda così individualistica da riempirci l'animo di piacere, fino a esserne gelosi, quindi ben lontane dal diramarle col megafono. Se le trattassimo in questo modo, forse ci avvicineremmo alla felicità, invece di allontanarcela nella subitanea competitività con nuovi traguardi da raggiungere, condizionati da questa spirale. Se si è sempre in battaglia, non c'è il tempo di gustare la pace, né la vittoria che per un bel po' ci concede tregua. Quando gli oracoli ci consigliano prudenza in un indomito eccesso di efficienza, alziamo le spalle, sicuri di poter governare il nostro organismo, di potergli chiedere un po' di più quando sarebbe ragionevole affaticarlo di meno. Un'alzata di spalle ci rende più forti delle stelle che in qualche modo abbiamo voluto interrogare. Ed è proprio da ciò, da questa totale antitesi, che dimostriamo di non prendere sul serio maghi, astrologi e indovini, nonostante il nostro voler andare oltre nel sapere ci induca a consultarli, tenendo per buono quanto ci aggrada e rigettando il resto. Tuttavia ci fa grandi, e lo esibiamo a supporto di arguzia, di estrosità e di prestigio, l'astrologo personale, la cui presenza fra le nostre dimestichezze dovrebbe farci quotare sempre meglio. Costui chi sarà mai? Verosimilmente una persona che ci conosce nel profondo, è al corrente di paure e ambizioni, ci asseconda con garbo e talora con altrettanto garbo dissente, alla maniera d'un maggiordomo da lungo tempo a servizio del privilegiato che se lo permette e lo mantiene. Essendosi saputo, per chissà quale divinazione che, a parte il mitico Romolo, alcuni grandi condottieri dell'antichità, quella biblica compresa, se ne giovarono, il richiamo a essi ci gratifica, soddisfa la nostra smania di grandezza prima ancora che gli àruspici ce la confermino.  Ragazze in fiore smaniose di trovare marito, e son molte nonostante conclamate affermazioni di volontario nubilato. Giovani machi dall'amore non corrisposto. Vedove che gradirebbero affettuosa compagnia. Vedovi incerti se una compagnia così gli farebbe comodo. Un esercito di  menti che perlustrano l'avvenire: per domandare, per conoscere, per sapere. E basta un'occasionale avvisaglia a confermare la giustezza della preveggenza, ad aprire spiragli di speranza. Infatti, da sempre, gli oroscopi affermano e negano, tolgono ma in qualche modo danno, quasi a sottintendere che bisogna interpretare, che nemmeno la scienza medica ti dà risposte categoriche, non smentibili. Stando così le cose, sorridendo di comprensione e non di agnosticismo agli astrologi, crediamo di poter dire che, se il futuro è nella mente degli dèi, alla buona fortuna, alla buona salute, alle buone progettualità, ognuno può e deve dare una mano, impegnandosi o astenendosi come se il domani dipendesse da noi e non dal caso. La Natura ci è maestra in proposito.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

I CRETINI CATTIVI, BLOG, BLOGGER, COMMUNITY, WEB, SOCIAL NETWORK, LA RETE.....

Post n°7559 pubblicato il 23 Luglio 2013 da psicologiaforense

 

C'è un "manuale di autodifesa dal cretino e dai suoi adulatori". Opera lodevole ma sostanzialmente inutile. Infatti, il cretino cattivo è cretino perchè non capisce nulla, se non il proprio interesse di bottega; e non capisce nulla perchè è cattivo, e la cattiveria ottunde l'intelletto. È peculiare del cretino cattivo misurare la statura morale e l'onestà del prossimo con il proprio metro -che è in realtà un decimetro- e di conseguenza sospettare negli altri le infamie di cui lui sarebbe senz'altro capace. Il cretino cattivo odia il mondo perchè avverte l'altrui disprezzo. Di conseguenza non gli mancano bersagli contro cui dar di corna; nè, di solito, gli difettano gli strumenti per farlo. È chiaro che ogni galantuomo rifugge dai rapporti con i cretini cattivi; ma essi non sanno restarsene in un angolino, bramando -in quanto cretini- le luci della ribalta, e riuscendo spesso -in quanto cattivi- a conquistarle. Difatti i cretini cattivi fanno e dicono cose riprovevoli e/o stupide, sputando sentenze e tranciando giudizi da nulla supportati se non dalla più cupa ignoranza. Nutrono rancori visionari e forsennati contro chiunque  -singoli, istituzioni, comunità- non aderisca alla loro desolante visione del mondo; e tanto meglio se l'«avversario» presunto è debole, o in difficoltà. Maramaldo è il modello di vita del cretino cattivo. Quegli attacchi non mancano di incuriosire una società morbosamente attratta da tutto ciò che è abnorme e bizzarro, e suscitano la complice solidarietà degli altri cretini cattivi, che sono legione; il numero li imbaldanzisce, e favorisce talora l'ascesa dei cretini cattivi più cattivi e più cretini a scranni dai quali hanno agio di dare libero sfogo alle proprie intemperanze. Agiscono così, i cretini cattivi, perchè guazzan nel brago: e, invidiosi dell'altrui nitore, schizzano fango e veleno. POVERA GENTE!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

SCUSATE L'IGNORANZA, BLOG, BLOGGER, NOIA, COMMUNITY, SOCIAL NETWORK, BEATA IGNORANZA, WEB, BLOGGARE

Post n°7558 pubblicato il 23 Luglio 2013 da psicologiaforense

NEI BLOG E' POSSIBILE REGISTRARE PIU' IGNORANZA CHE IN ALTRI CONTESTI SOCIALI? NO! INOLTRE   L'IGNORANZA SERVE ALL'INTEGRAZIONE DELLA COMMUNITY E DELLA SOCIETA'.... QUINDI NON  CI RESTA CHE  BLOGGARE E STUDIARE L'IGNORANZA, PERCHÉ È DIVERTENTE, PERCHÉ È ISTRUTTIVO E PERCHÉ SE L'IGNORANZA NON CI FOSSE NON CI SAREBBE NEPPURE LA CONOSCENZA.


 BEATA IGNORANZA


È possibile misurare l'ignoranza? Come no: basta mettersi d'accordo sul metodo. Il verbo ignorare presuppone un complemento oggetto. Non si è ignoranti in astratto. Si ignorano tratti di cultura, settori del sapere, forme di conoscenza teorica o pratica ben determinati. Sarà allora sufficiente scomporre la conoscenza dell'oggetto di cui si parla in una serie di domande con risposta precodificata, e il gioco è fatto. Tizio fornisce la risposta esatta a dieci domande su dieci? È chiaro che di quella tal cosa non ignora proprio nulla. Ne rimedia a malapena cinque su dieci? Ahimè, diremo che è un ignorantello. Se poi non riesce a centrarne nemmeno una, si concluderà, con un vocabolo d'obbligo, che la sua ignoranza è crassa.  Un metodo diverso per misurare l'ignoranza può allora consistere nel valutare la capacità di sopravvivere, vuoi simbolicamente vuoi praticamente, d'un soggetto collocato in diversi tipi di ambiente, ad esempio una community. Se in un dato ambiente il soggetto non sopravvive, vuol dire che era proprio ignorante. Se sopravvive a stento, sarà ignorante solo a mezzo. E se sopravvive alla grande, o meglio a lungo, significa che si trova ben al di sopra del malcapitato livello degli ignoranti. Si pensi, ad esempio, alle prove di cultura generale che ancora si ammanniscono ai candidati nei concorsi pubblici. In esse uno deve rispondere, nell'ordine, a domande tipo chi era Napoleone, come si riproducono i cavallucci marini, qual è la capitale del Burkina Faso, e che cos'è un potenziometro. Chi sbaglia le risposte a simili serie di domande è palesemente un ignorante, che nel caso specifico significa in effetti incapace di sopravvivere nell'ambiente simbolico-pratico dei concorsi pubblici. Ma resta da vedere se chi ignorante non è, perchè eccelle nel sopravvivere in tale ambiente, sappia in seguito sopravvivere anche in ambienti ben diversi, come le periferie degradate d'una metropoli, uno stabilimento industriale, una comunità di ex drogati, o la divisione d'un ministero. Altri sono i saperi, e viceversa le ignoranze, che questi ambienti collaudano, ciascuno per sè, e nessuno per tutti. La difficoltà di misurarla non dovrebbe però indurre a bistrattare l'ignoranza. Essa svolge infatti funzioni sociali fondamentali. Saperci o scoprirci ignoranti, specialmente qui, in community, nei blog, ecc….  ci induce a cercare l'aiuto dell'altro, e ad apprezzarlo! L'ignoranza propria spinge a mostrar rispetto per il sapere altrui, e l'ignoranza altrui ci gratifica con la stima per il nostro sapere che sappiamo essere in realtà così esiguo. L'ignoranza favorisce insomma l'interdipendenza tra le persone, contribuendo in tal modo all'integrazione della società. Combattiamone dunque gli eccessi, ANCHE NEI BLOG,  ma senza dimenticare che una community priva d'una appropriata dose di ignoranza collettiva sarebbe presumibilmente invivibile o di una noia mortale.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

IL SESSO ENTRA AL PRONTO SOCCORSO

Post n°7556 pubblicato il 22 Luglio 2013 da psicologiaforense

Arriveranno il prossimo autunno i 'Dipartimenti della salute sessuale per la coppia', ambulatori in cui ginecologi e urologi insieme aiuteranno uomini e donne alle prese con problemi che possono arrivare anche a 'rompere' l'unione. L'iniziativa, la prima in Italia e tra le prime al mondo, sarà presentata oggi in Senato da Società Italiana di Urologia (Siu) e Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (Aogoi). I problemi a letto, spiegano gli esperti, arrivano a interessare 16 milioni di italiani. 


LE URGENZE SESSUALI IN PRONTO SOCCORSO 

La crisi mina anche il benessere di coppia. Le difficoltà psicologiche ed economiche si ripercuotono sulla vita sotto le lenzuola degli italiani, che oggi in 16 milioni soffrono di disturbi sessuali. Ma c’è una novità: a breve negli ospedali pubblici i partner potranno trovare un  “Pronto soccorso”. Il primo Dipartimento aprirà a Napoli in autunno ed entro la fine dell’anno ne saranno pronti altri 3 a Milano, Roma e Palermo. Urologi e ginecologi, insieme, aiuteranno uomini e donne a ritrovare la serenità affrontando i disturbi sessuali che azzerano la qualità della vita e conducono alla separazione. Le situazioni di disagio a letto sono molte e tutte differenti fra loro: lui sente di non essere all’altezza perché non ce la fa o è troppo veloce. Lei in un caso su due finge l’orgasmo o ha difficoltà a raggiungerlo, spesso con dolori durante il rapporto. E nel nostro Paese si stimano circa 20 mila “matrimoni bianchi”. Ma secondo gli esperti difficilmente la responsabilità è di uno solo dei partner. Infatti, se circa 8 milioni di uomini devono fare i conti con problemi come disfunzione erettile (oltre 3 milioni), eiaculazione precoce (circa 4 milioni) o calo del desiderio (circa 1 milione), lo stesso numero di donne soffre di anorgasmia (4 milioni e mezzo), vaginismo (circa 1 milione) o disturbi del desiderio (2 milioni e mezzo). Per aiutare gli italiani a ritrovare il benessere a due e diffondere una più sana e corretta cultura della salute sessuale, Siu e Aogoi lanciano dunque un’iniziativa senza precedenti in Europa, che potrà offrire accoglienza alle coppie-pazienti grazie all’impegno congiunto di un urologo e un ginecologo, che lavoreranno in tandem.  L’attivazione dei Dipartimenti non graverà sul Sistema sanitario nazionale in termini di costi, ma sarà improntata all’ottimizzazione e riorganizzazione delle risorse. «I disturbi sessuali - spiega Vincenzo Mirone, segretario generale Siu - sono sempre più frequenti per colpa del troppo stress, della crisi economica che mette in discussione il `potere´ del maschio fuori e dentro la coppia, di modelli sessuali “facili” e di una pornografia soft a cui siamo continuamente esposti, che contribuiscono a ridurre il desiderio e le capacità sessuali. Inoltre, i disturbi di uno dei due componenti della coppia inevitabilmente provocano “effetti collaterali” sull’altro, tanto che si può parlare di “coppie di danni” e “danni di coppia”». «Se ad esempio lui ha una disfunzione erettile, non è difficile che lei lamenti vaginismo o dolore durante la penetrazione. Se lui è infertile, anche per lei la sterilità diventerà il centro dei pensieri. Quando lui soffre di eiaculazione precoce, il disturbo sessuale maschile in assoluto più diffuso, lei quasi certamente avrà problemi di anorgasmia. Purtroppo, sebbene chi soffre di eiaculazione precoce riconosca che questo disturbo provoca profonda insoddisfazione nella partner e teme il fallimento della relazione, non affronta il problema nel 90% dei casi, e appena uno su dieci sa che sono disponibili soluzioni efficaci».  «Le donne oggi, più consapevoli e realizzate - conferma Antonio Chiantera, segretario nazionale Aogoi - vorrebbero una vita sessuale piena, ma purtroppo quasi in un caso su due devono fare i conti con la difficoltà o l’impossibilità nel raggiungere l’orgasmo, con dolori durante i rapporti, con un calo del desiderio che spesso peraltro riguarda entrambi i partner nei sempre più diffusi `matrimoni bianchi´ in cui il sesso è il grande assente. Una buona sessualità invece oggi è riconosciuta come base fondante per l’armonia di coppia’’. «Non avere una buona salute sessuale -spiega- comporta difficoltà nella relazione che possono anche esasperarsi fino alla violenza: talvolta i maltrattamenti entro le mura domestiche possono anche essere provocati dalla frustrazione dell’uomo, che sente di non riuscire a soddisfare la sua donna, ma non sa come gestire questa sua “inferiorità” e quindi reagisce con l’aggressività e la rabbia. E anche senza arrivare a tanto, una vita sessuale poco appagante provoca spesso la fine della relazione perché lui o lei cercano soddisfazione altrove. Per questo i nuovi dipartimenti vogliono aiutare la coppia nel suo insieme: l’obiettivo è riportare serenità nei rapporti, cercando di ristabilire un dialogo profondo e senza reticenze fra i due per individuare e poi risolvere gli eventuali disturbi compresenti alla base delle difficoltà di relazione».  

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, HA 3 ANNI, E' PIU' INTELLIGENTE DEL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, GENI PRECOCI

Post n°7555 pubblicato il 22 Luglio 2013 da psicologiaforense

Questa bellissima bambina, Selena Janik, a 3 anni ha un Quoziente intellettivo più alto di Obama. La piccola del Tennessee è un prodigio nella lettura e nella matematica. Exploit nei test di intelligenza, risultati migliori di Barack e David Cameron



LA BIMBA INTELLIGENTE

I bambini mentalmente iperdotati (i cosiddetti "geni") spesso non trovano nel loro ambiente sociale le condizioni più adatte allo sviluppo effettivo delle loro straordinarie abilità. Ciò si verifica a causa del mancato riconoscimento dei loro veri bisogni e delle loro effettive potenzialità e a frequenti pregiudizi... Ma non è certo questo il caso  di Selena Janik. Infatti, non fosse per l'età, potrebbe già essere candidata a guidare Stati Uniti o Inghilterra. Stando a quanto comunicato dal MENSA, l'esclusivissimo club dei cervelloni mondiali, ha un Quoziente intellettivo straordinario: nei test d'intelligenza a cui è stata sottoposta ha totalizzato  risultati del tutto eccezionali. Il guaio è che Selena, appassionata di lettura, scienze e matematica, ha solo 3 anni. Il Mensa, per la cronaca, molto raramente accetta di testare ragazzini d'età inferiore ai 10 anni. La precoce bambina, proveniente dal Tennessee, è in prospettiva decisamente più brillante di Barack Obama e David Cameron, il cui QI si ferma a 131, 10 punti in meno del limite di 141 per gli adulti e che li esclude dunque dal club delle 22.500 persone più intelligenti del mondo. Si consoleranno con la tessera del club dei più potenti, e Selena almeno qui dovrà aspettare.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

MORTE ANNUNCIATA, PRIMA SIMONCELLI, OGGI ANDREA ANTONELLI, UN EROE SCONOSCIUTO AI PIU', MOSCA, SUPERBIKE

Post n°7554 pubblicato il 21 Luglio 2013 da psicologiaforense

I motori rombano come se facessero festa. Come applausi, urla d'entusiasmo che imbottiscono l'aria, le orecchie, le tempie e i cuori. La festa, io spero,  arrivi anche lassù, dove immortali si trovano le leggende dello sport. Ci sono Gilles Villeneuve, Ayrton Senna, Marco Simoncelli, e ora c'è anche lui, ANDREA ANTONELLI con quel sorriso contagioso e quell'aria semplice da bravo ragazzo....

 IN MORTE DI UN PILOTA

 

Pochi minuti fa Valentino Rossi si è unito alle condoglianze per la tragica scomparsa di Andrea Antonelli, inviando un breve commento su Twitter: "Da Mosca è arrivata la notizia che fa venire a tutti la voglia di tornare a casa. Ciao Andrea". 

In casi come questo, con il 25enne pilota italiano di Castiglione del Lago Andrea Antonelli morto dopo l’incidente nel Superport mondiale sul circuito allagato di Mosca, si resta attoniti e disorientati, appesi alla domanda di sempre: perché? Tante le dichiarazioni addolorate provenienti dai piloti della MotoGP. Tra cui quella di Danilo Petrucci: "Un ragazzo come me, umbro come me, che inseguiva un sogno come me, non è possibile, che brutta sveglia a Laguna Seca". A cui si è aggiunto anche Andrea Dovizioso, che su Facebook scrive: "Abbiamo appena appreso dell'incidente del pilota Italiano Andrea Antonelli, ci uniamo al dolore della famiglia e degli amici".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA RIFLESSIONE DELLA SERA, GIOVANI SENZA FUTURO, NUOVE REALTA', NUOVI PROBLEMI, NUOVE POVERTA', CHOC ECONOMICO

Post n°7553 pubblicato il 21 Luglio 2013 da psicologiaforense

LA GRANDE PAURA

DOPO LA RECESSIONE RESTERANNO I DEBITI...

 

CERTO, prima o poi la recessione finirà. Ma quando? Perchè incrudelisce incessante? Quali trasformazioni si lascerà alle spalle? Mille segni già indicano trasformazioni profonde nel costume, nella psicologia, nella vita e negli stessi rapporti umani. Già avvizziscono certe “passioni”: lo shopping indiscriminato, le vacanze costose, i beni di lusso, il superfluo. Il disastroso crollo del valore delle case sta preparando il terreno ad un ritorno dell'alloggio in affitto. Anche le follie aziendali sono al tramonto. È finita l'epoca delle spese di prestigio, dei viaggi inutili, delle munifiche note spese. Con gli Anni 70 era cominciata quella che i sociologi americani chiamarono la “Rivoluzione delle aspettative crescenti”.,Un bel sogno che si è trasformato in incubo. La maestosa macchina produttiva dell'Occidente dovrà reinventarsi forse hanno ragione coloro che esortano ad investire nel terzo mondo. Le sue aspettative non sono mai state appagate, crescono di anno in anno, diverranno voraci, smaniose, febbrili.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA FOTO DEL GIORNO

Post n°7551 pubblicato il 21 Luglio 2013 da psicologiaforense

APLOMB INGLESE

Anche questo è Londra, specie nelle sue giornate più calde e afose: quattro distinti signori un pò discinti che si lasciano trasportare su un gommone lungo il Regent's Canal. Il caldo record registrato in Gran Bretagna in queste prime due settimane di luglio con temperature intorno ai 30°C ha spinto gli inglesi a prendere d'assalto ogni specchio d'acqua, dalle spiagge di Brighton ai canali della capitale (foto Focus) 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

UN SESSO DAVVERO SELVAGGIO, HOLLYWOOD.COM, SCENE EROTICHE PIU' ROVENTI, VAMPIRI, BUFFY, GREY'S ANATOMY

Post n°7550 pubblicato il 21 Luglio 2013 da psicologiaforense

Sesso selvaggio sotto le lenzuola delle serie tv. Le scene erotiche più roventi del piccolo schermo, dai vampiri di "Buffy" a "Grey's Anatomy". Spesso si guarda la televisione non per soddisfare un reale interesse, per vedere un determinato programma, ma semplicemente per colmare un vuoto che cerchiamo di riempire con "quello che c'è". E così che il piccolo schermo...

 

IL CUORE NEL SESSO

Baci passionali e carezze hot sotto le lenzuola delle serie tv americane. Il sito Hollywood.com ha stilato una classifica delle scene di sesso più belle del piccolo schermo. Dalla coppia cult Carrie-Mister Big in "Sex and The City", ai giochi erotici tra Nick e Jess in "New Girl", passando per Padre Ralph e Meggie di "Uccelli di rovo", fino al sesso consumato tra i castelli di "Game of Thrones" da Lord Renly e Loras. I ciak hot non risparmiano nemmeno i vampiri, che danno vita a liasion ultraterrene da far bollire il sangue sia in "Buffy l'ammazzavampiri", tra la protagonista e Spike, che nel più trasgressivo "True Blood" in cui le scene di nudo sono ormai all'ordine del giorno.  E anche dietro la scrivania i personaggi del piccolo schermo fanno fatica a tenersi i vestiti addosso: dall'avvocato "Ally McBeal", persa nelle fantasie erotiche con uomini sconosciuti, al mondo dorato di "Mad Men", dove Pete e Peggy sono travolti dalla passione sul divano dell'ufficio.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

SCELTI PER VOI, CHIUSO PER INDIGNAZIONE, OPINIONI, PENSIERI, IDEE, SUGGESTIONI, VITA, MODA, COSTUME E SOCIETA'

Post n°7549 pubblicato il 20 Luglio 2013 da psicologiaforense

 

Fa notare il bravissimo MASSIMO GRAMELLINI che anche ieri in Italia diversi negozi hanno chiuso per eccesso di debiti e di creditori insolventi. Invece i negozi milanesi di Dolce & Gabbana hanno chiuso per indignazione, come si può leggere in italiano e - per i diversamente lombardi - in inglese («Closed for indignation») sui cartelli delle loro vetrine ostinatamente sigillate. Riapriranno fra tre giorni (la coincidenza evangelica si presume involontaria), affinché i clienti inconsolabili possano meditare sull’ingratitudine umana, reincarnatasi nelle fattezze di un assessore di Pisapia che ha rinfacciato a D & G la condanna in primo grado per evasione fiscale. «Fate schifo!!!», ha scritto G in un breve messaggio prodigo di esclamativi, e in quel plurale fin troppo ampio per un solo assessore avrà inteso inglobare tutti i radical chic che si ostinano a considerare le sentenze più rilevanti dei fatturati.  La serrata di D & G si è meritata la pronta solidarietà di B (inteso come Briatore), che non aveva sottomano niente da chiudere, ma in compenso si è indignato moltissimo. Mi accodo alla scia di quella luminosa cometa per accendere un abat-jour sul destino dei tanti negozianti più o meno dolci che la crisi continua a gabbare. Non potendo permettersi il lusso di chiudere per indignazione, a loro è concessa la magra consolazione di indignarsi perché sono stati costretti a chiudere. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA SCIENZA DELLA VITA, INCUBI IN AGGUATO, TU DI CHE SOGNO SEI? VITA, SOGNI & BISOGNI, DIMMI CHE COSA SOGNI E TI DIRO' CHI SEI

Post n°7548 pubblicato il 20 Luglio 2013 da psicologiaforense

Indagine Doxa, soltanto un sogno su quattro è bello e viene ricordato al risveglio L'incubo è uno choc al femminile Le affliggono più donne che uomini

SOGNI PERDUTI E SOGNI RITROVATI
Le capita di sognare? Con quale frequenza? I sogni che di solito fa, come sono: belli o brutti? Le succede di ripetere lo stesso sogno? Vuol descrivere quello che fa piu' spesso? Sono le domande rivolte dalla Doxa ad un campione di 2 mila 108 persone dai quindici anni in su, di entrambi i sessi. Alla prima domanda il cinquanta per cento degli intervistati ha risposto di sognare sempre o spesso, il 42 per cento di sognare qualche volta o raramente, e solo il restante 8 per cento ha detto di non sognare mai o quasi mai. Le donne sognano molto piu' frequentemente degli uomini: quelle che dichiarano di sognare sono infatti il 58 per cento mentre gli uomini che danno la stessa risposta sono solo il quaranta per cento. I giovani sotto i trentacinque anni sognano piu' frequentemente (il 61 per cento dice di farlo sempre o spesso) sia rispetto alle persone di media età (il 42 per cento sempre o spesso) sia degli anziani (44 per cento). Quanto alla qualita' dei sogni, la piu' alta percentuale (49 per cento) dà risposte neutre o intermedie, dichiarando di farli , oppure no . Fra le altre risposte, quelle positive (sogni sempre o piu' spesso belli, 25 per cento), prevalgono su quelle negative (sogni sempre piu' spesso i brutti, 14 per cento). La prevalenza dei sogni rosei su quelli neri si fa più netta se si considerano le sole risposte degli uomini (il 30 per cento dichiarano sogni belli contro il 9 per cento di sogni brutti). Le risposte delle donne vedono invece un maggior equilibrio tra risposte positive (21 per cento) e risposte negative (19 per cento): afflitte qualche volta da sogni neri, dunque, sono più le donne che gli uomini.


NOTA INTEGRATIVA
Tra i piu' giovani (meno di 35 anni) la prevalenza dei sogni belli sui sogni brutti e' netta (35 per cento contro 11 per cento), tra le persone di media eta' (35/54 anni) e' appena accennata (19 per cento contro 16 per cento), e tra gli anziani c'e' equilibrio tra sogni belli e brutti (19 per cento e 18 per cento). Quanto poi alle domande sui sogni ricorrenti, la Doxa precisa che l'intenzione era di mettere in luce un fenomeno particolarmente interessante dal punto di vista psicanalitico: solo il 30 per cento degli intervistati - meno di una ogni tre persone che, poco o tanto, sognano - sono consapevoli di fare un sogno ricorrente. Tra coloro che dicono di sognare , questa percentuale sale a 50 per cento. Passando alla del sogno maggiormente ripetitivo circa un terzo lo qualificano , un terzo , e un terzo . Dall'analisi secondo il SESSO viene una conferma della tendenza gia' osservata a proposito dei sogni in genere: tra le donne quelle che qualificano brutto il proprio sogno ricorrente sono un po' piu' numerose di quelle che lo qualificano bello, e l'opposto per gli uomini. Ma quali sono, in definitiva, i sogni ritenuti belli e quelli ritenuti brutti? Classificando separatamente i sogni qualificati come belli e brutti, si trova che i rappresentano il soggetto piu' frequente sia tra i primi che tra i secondi (circa il venti per cento). A parte i parenti, la graduatoria dei sogni belli vede nei primi posti: amici e conoscenti (dieci per cento), gite e viaggi (dieci per cento), defunti (nove per cento), fidanzati e amore (otto per cento), desideri irrealizzabili (otto per cento). Questa invece la graduatoria dei sogni brutti: morti (diciannove per cento), correre e non arrivare mai (nove per cento), volare e cadere (sette per cento), violenza (sette per cento), incidenti (sei per cento) e caduta di denti o capelli (cinque per cento).

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LE FOTO DELLA NOTTE, SCANDALO MONDIALE, LA BELLISSIMA RADWANSKA, NUDA, PISCINA, PALLE, CURIOSITA', ULTIMA ORA, ESPULSA

Post n°7545 pubblicato il 15 Luglio 2013 da psicologiaforense

FOTO, DI ALLUSIONE IN ALLUSIONE...

RADWANSKA, NUDA E CACCIATA

 

La tennista polacca Agnieszka Radwanska, numero 4 del ranking, è stata espulsa da un movimento cattolico polacco a cui era iscritta: è colpevole di aver posato nuda per «Body Issue», il magazine della Espn che promuove la bellezza del corpo umano attraverso le immagini degli sportivi nudi. Radwanska, 24 anni, era iscritta a «Non vergognatevi di Gesù». «Con la sua triste caduta personale, Agnieszka Radwanska ha cancellato le sue stesse dichiarazioni», afferma l'organizzazione. Nell'edizione 2013 di Espn Body Issues compare, tra gli altri, anche Gary Player, golfista Pga di 77 anni (Espn Magazine)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

GB, BEBE' REALE, GIUDIZI & PREGIUDIZI, KATE e WILLIAM, LEGGENDE METROPOLITANE, CREDENZE, STEREOTIPIE, USI

Post n°7544 pubblicato il 15 Luglio 2013 da psicologiaforense

IL bebè reale si fa attendere e scoppiano le superstizioni  che credevamo cancellate dal progresso scientifico Al contrario, la scienza non solo non le ha estirpate, ma  ha contribuito a farne nascere di nuove. A dispetto delle continue scoperte che dilatano i confini della conoscenza, l'uomo seguita a guardare al futuro proprio come facevano i nostri antenati delle epoche più buie, dalle quali la nostra cultura ha ereditato gran parte delle sue superstizioni.




KATE MIDDLETON MAMMA? QUESTIONE DI ORE... SE FACESSE SESSO!

Fare sesso, ecco il consiglio "gridato" a Kate e William, i duchi di Cambridge il cui primogenito tarda ad arrivare. A raccomandarlo, dalle pagine del Daily Star,  è  addirittura un portavoce del National Health System, ma in realtà il suggerimento si trova anche in testi come "Medicina popolare e civiltà contadina. Ricettario, formule magiche, soprannaturale, credenze popolari". In buona sostanza,  per facilitare l'inizio di un travaglio che tarda, si può fare un giro in elicottero con lo zio Harris oppure, per chi non ha queste risorse,   farsi portare  in auto su una strada accidentata, mangiare piccante o un'ananas, e poi...FARE SESSO COME DUE RICCI: perchè lo sperma contiene le prostaglandine che inducono le contrazioni uterine. "Il sesso è il modo migliore per dare il via al tutto, se si è stanchi di attendere", ha detto un portavoce dell'Nhs al Daily Star. Kate avrebbe oltrepassato ormai di due giorni la data presunta del parto.  Kate (con suo marito credo)  può provare con il sesso. Infatti, Le prostaglandine in gel usate per indurre il parto sono simili agli ormoni che si trovano nel seme, e cosi' la credenza popolare ritiene che fare l'amore puo' aiutare. In attesa di un travaglio che non inizia, si ritiene che Kate abbia trovato rifugio a casa di mamma e papa' a Bucklebury , una dimora in stile georgiano acquistata l'anno scorso dai Middleton e che offre anche piscina e campo da tennis. Nel week-end un'auto della polizia ha stazionato all'esterno, pronta evidentemente a scortare la gestante a Londra nel caso di novità; anche se è vero che il bebe' potrebbe nascere al Royal Berkshire Hospital se non ci fosse il tempo per raggiungere il reparto Lindo del St Mary's a Paddington. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963