Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

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umorismo e satira

 

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Messaggi di Agosto 2013

 

OGGI E' STATA UNA SPLENDIDA GIORNATA,IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO, RIDERE, ESSERE E BENESSERE,

Post n°7643 pubblicato il 31 Agosto 2013 da psicologiaforense

Gente allegra il ciel l'aiuta, dice un vecchio proverbio. Infatti, ridere apre la mente, galvanizza lo spirito ed aumenta le difese immunitarie..... Le cause dei nostri guai non sono nel mondo, ma nella nostra testa. Se ce ne convincessimo quanta infelicità per noi e per i nostri cari si potrebbe evitare..... 

 

 
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CANNIBALISMO EROTICO, DIVORA IL PROSSIMO TUO, VITTIME E CARNEFICI, CURIOSITA', ENTOMOLOGIA, PER PRANZO IL MARITO

Post n°7642 pubblicato il 31 Agosto 2013 da psicologiaforense

In ogni relazione amorosa è insito il desiderio inconsapevole di fagocitare, di incorporare l'oggetto d'amore, per farlo proprio. Il bacio è un simbolo di incorporazione, e non caso si dice "divorare di baci". 

TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE...  MA NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE

In certe forme di sadismo il soggetto uccide l'oggetto e, ancora non appagato,  ne  divora le viscere, o ne beve il sangue per addivenire all'orgasmo. Questa tragica perversione umana trova riscontro nel normale comportamento di alcuni animali. Le sanguisughe, ad esempio, sono ermafrodite; quando si accoppiano, tuttavia, una funge da maschio e l'altra da femmina ed il maschio infilza il corpo della compagna con una capsula contenente sperma compresso, che, il più delle volte, dissolve, a causa di reazioni chimiche, il corpo della femmina. Alcuni vermi, quando giunge il periodo della riproduzione, si mangiano reciprocamente la parte terminale del corpo, anzi la femmina la stacca al compagno, la fagogita in­goiando lo sperma, perché nella zona caudale sono contenuti i testicoli. La cimice maschio inietta sul fianco destro della femmina uno stiletto sperma­tico che spesso la uccide. Il ragno maschio potrebbe facilmente essere divo­rato dalla femmina durante l'atto sessuale, se non si tenesse a debita distan­za e se, prudenzialmente, non sostituisse il palpo al pene. La cavalletta, pri­ma di deporre le uova, squarta il maschio e lo mangia. Lo scarabeo femmi­na, subito dopo l'accoppiamento, spacca il compagno in due e ne divora i visceri. Il grillo femmina mangia le ali del compagno durante la copula. La mantide, poi, è sadica per eccellenza: divora a pezzettini, a cominciare dalla testa, il corpo del compagno.

 
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SOCIETÀ IN CONTROLUCE, ELOGIO DELLA TOLLERANZA, LA PAZIENZA DEL BLOGGER È LA SPERANZA DELLA COMMUNITY

Post n°7641 pubblicato il 31 Agosto 2013 da psicologiaforense

LA PAZIENZA  E' UNA "VIRTÙ NECESSARIA ALLA VITA".  VI SONO PERSONE CON CUI È MOLTO DIFFICILE RELAZIONARSI A CAUSA DEL LORO CARATTERE. BISOGNA PAZIENTEMENTE COMPRENDERE CHE NELLA VITA NON SI POSSONO EVITARE RELAZIONI CONFLITTUALI, MA SI PUÒ LAVORARE SU NOI STESSI.....

L'EROISMO DELLA TOLLERANZA

La Tolleranza è un'inclinazione civile a vivere in armonia anche con persone  odiose, con abitudini sociali o costumi che non condividiamo. Non è mera indifferenza, ma qualcosa che, in parecchie occasioni, comporta la sopportazione di ciò che ci provoca disgusto. La tolleranza  è eroica, perchè ci obbliga a superare i confini dei nostri principi, a volte di quei principi che ci stanno più a cuore. E' un atteggiamento mentale e pratico doloroso, ma necessario.

 
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PENSIERI E PAROLE, TESTI & PRETESTI, SPUNTI DI VISTA, A CIASCUNO IL SUO, SOCIETA’ IN CONTROLUCE, SOLO SESSO

Post n°7640 pubblicato il 30 Agosto 2013 da psicologiaforense

Solo sesso, niente amore:  è in arrivo l'app anti-Meetic. Si chiama Pure, l'hanno inventata due giovani di origine russa e attende l'approvazione dei principali store per smnartphone. Semplifica al massimo le procedure di iscrizione, preserva la privacy in ogni passaggio e promette di sbaragliare i concorrenti....


UN AMORE SESSUALE VERAMENTE FULMINANTE
L’app per fare sesso liberamente e senza tabù si chiama Pure e potrebbe presto insidiare Meetic Badoo ed altri servizi di social dating

Ultima ora. Ci  informala brava e sempre aggiornatissima BENEDETTA PERILLI di un argomento  che  fa discutere nel gossip e non solo. ''Le ragazze vogliono solo divertirsi'', lo cantava nel 1983 Cindy Lauper e lo ribadiscono a 30 anni di distanza i creatori di Pure, una discussa app dedicata in particolare alle donne  che promette incontri sessuali in modo facile, rapido e sicuro. Senza passare per le lunghe iscrizioni ai siti più commerciali, come Match, OkCupid o Badoo, evitando di rimanere incastrati in conversazioni online che iniziano con "come ti chiami" e finiscono con cene a base di risate finte e occhiate disperate al cellulare. Niente di tutto questo  chi si iscrive a Pure è in cerca di tutta un'altra storia. Una storia fatta solo di sesso, appunto. E ottenerla è solo un fatto di clic. Per iniziare basta connettersi al sito (getpure.org) dove per il momento è possibile richiedere un invito prima che la app superi la lista d'attesa  -  e forse la censura - dell'Apple App Store. Qui si può inserire la propria città, il proprio sesso, quello al quale si è interessati e lasciare la propria mail.  Quando la app sarà scaricabile il processo di "matching" si baserà su pochi passaggi.Gli iscritti dovranno specificare la preferenza a essere ospitati o a ospitare, scegliere le persone più attraenti in base a una foto profilo che non deve essere esplicita, e verificare che l'attrazione sia reciproca. L'utente vedrà solo le persone che hanno espresso un gradimento nei suoi confronti - rispondendo con un semplice "ok" o "no way", in caso contrario - che abitano vicino e che sono disposte a un incontro immediato. I sistemi di selezione avvicinano le persone in base alla loro possibilità di ospitare o viaggiare e alla loro posizione geografica. Rispetto ad altri metodi di incontri online Pure dedica una grande attenzione alla privacy dei suoi iscritti.  Le immagini e le conversazioni in chat scambiate vengono cancellate dopo un'ora dallo scambio e non vengono salvate sui server di Pure. Per ogni incontro si lascia un feedback dell'utente incontrato, basato sull'affidabilità. Niente buche o foto finte. Chi non si presenta agli appuntamenti viene bannato. Contro le critiche di chi condanna la pericolosità degli incontri al buio  -  soprattutto per le donne  -  i creatori prendono distanza. Prima di conoscere gli utenti scelti, Pure ricorda agli iscritti di incontrarsi per la prima volta in luoghi pubblici, sicuri e neutrali, e di utilizzare sempre il preservativo durante i rapporti sessuali. In linea con la nuova tendenza delle "application da rimorchio minimal", come le ha definite il New York Magazine in un recente articolo dedicato al fenomeno, e sulla scia del fortunato Grindr, l'apripista del genere dedicato a un target maschile gay, i creatori spiegano che l'idea è nata dall'osservazione della app trova taxi Uber. Amata a New York, Londra, Stoccolma, meno a Milano dove non ha incontrato i favori dei gestori di taxi locali, Uber consente di trovare in ogni momento una macchina disponibile. Certo un partner non è una macchina, obiettano i critici, ma Sidorenko e Kuthtenko difendono la loro creatura. Loro si definiscono "pomosessuali", contrazione di post moderno e sessuale, ovvero persone libere da ogni tipo di etichetta ma non per questo asessuati, e propongono un mezzo di fruizione sessuale più libero e soprattutto meno cervellotico rispetto ai concorrenti

 
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VOI SIETE QUI, PSICOLOGIA, CULTURA, SOTTO IL VESTITO NIENTE, ABBIGLIAMENTO, EROTISMO, SESSUALITA’, VEDO NUDO,

Post n°7639 pubblicato il 30 Agosto 2013 da psicologiaforense

MA COME TI VESTI?!

 

Il primo capo di abbigliamento di cui abbiamo conoscenza risale al Paleolitico superiore, quindi a 25.000 anni fa, ed è rappresentato da una particolare fa­scia che pende dalle natiche fino alle caviglie, indossata dalla cosiddetta Vene­re di Lespugue. Apparentemente questo particolare genere di indumento non ha alcuna utilità, ma eroticamente sembra esercitare una funzione attrattiva, perché focalizza l'attenzione su una parte del corpo. Il nudo ha bisogno, per risultare eccitante, di qualcosa che ne spezzi la monotonia visiva: un triangoli­no di stoffa sopra il pube, una giarrettiera, una collana, dei braccialetti. Un'altra Venere preistorica, coeva alla precedente, detta di Willendorf, in­dossa infatti braccialetti prettamente civettuoli intorno alle esili braccia. Il fa­scino della biblica Salomè non proveniva dalla danza, ma dai veli che le copri­vano il corpo. Plinio ci riferisce di un certo sarto, di nome Panfilo, che aveva scoperto il segreto della stoffa di Frine. «Egli,» scrisse Plinio, «aveva creato una stoffa trasparentissima come il vetro, affinché le donne potessero esibire quelle parti del corpo che consideravano attraenti e affinché le nostre figlie fossero vestite in modo che la loro nudità si potesse vedere e non vedere.» Ecco, l'intravedere e l'evidenziare una determinata parte del corpo, ec­citando la fantasia, fanno parte dell'erotismo dell'abbigliamento. Le ragaz­ze cretesi di circa 5000 anni fa erano abbondantemente vestite con larghe e lunghissime sottane, ma mostravano il seno, che veniva accentuato nel sol­co intermammario da stretti corsetti.  Il sottile fascino dell'abbigliamento, a parte la funzione pratica di prote­zione dal caldo o dal freddo, sta nell'esortazione della fantasia.  

 
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l'OPINIONE, ARTE FIGLIA DELLA DEPRESSIONE, IN BILICO TRA INTELLIGENZA E FOLLIA, CHI DICE GENIO....

Post n°7638 pubblicato il 30 Agosto 2013 da psicologiaforense

 .... Edgar Allan Poe di se stesso dice: "La gente sostiene che sono pazzo, in effetti non si sa se la pazzia non sia invece una suprema forma di intelligenza". Tra i pittori e i compositori ricordiamo Van Gogh, Gauguin, Robert Schumann, Ravel e Mahler. Tra gli scrittori si possono citare come casi psichiatrici Ernest Hemingway, Tennessee Williams, Ezra Pound, Mark Twain e Virginia Woolf. Il caso di Van Gogh è certo tra i più studiati, con l'attribuzione postuma di diagnosi quali schizofrenia, intossicazione da assenzio, porfiria intermittente, psicosi maniaco-depressiva e morbo di Meniere.

 

 ESISTE una relazione tra genio artistico e malattia mentale? Possono la depressione o lo stato maniacale influenzare la produzione di un artista? O la psicosi maniaco-depressiva contribuire al successo? Da sempre psichiatri e psicologi cercano di rispondere a queste domande esaminando centinaia di casi di artisti famosi, documentati dalle loro cartelle cliniche. Riesaminando i principali studi pubblicati sulle riviste di psichiatria, si può giungere alla conclusione che un reale rapporto tra genio artistico e malattia mentale sia un'ipotesi sostenibile. Cio' sembra esser vero in particolare per le forme maniaco-depressive, usando però criteri epidemiologici non si può affermare che un disturbo grave di tipo affettivo porti necessariamente al genio artistico. Sappiamo che circa l'uno per cento della popolazione soffre di quella forma particolare di psicosi maniaco-depressiva detta bipolare per l'alternarsi di alti e bassi. Essa si contrappone alla forma chiamata unipolare ad andamento esclusivamente depressivo, che corrisponde al 5 per cento della popolazione. Il 60-70 per cento degli individui che commettono suicidio sono affetti da una di queste due forme. Durante la fase maniacale l'individuo si sente su di giri, dorme di meno, ma e' piu' attivo, molto produttivo anche se talvolta più irritabile o addirittura paranoide. Munito di una incrollabile fede di esser nel giusto, può intraprendere qualsiasi avventura e correre qualsiasi rischio. Grandiosità, impulsività e scarso giudizio sono le tre caratteristiche principali di questo stato d'animo, che si è tentato appunto di associare a una maggiore creatività artistica.

 
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BASTARDI SENZA GLORIA, DIVERTIMENTO, A NEMICO CHE FUGGE PONTI D'ORO, EMOZIONI, ATTUALITA', SCIENZA DELLA VITA

Post n°7637 pubblicato il 29 Agosto 2013 da psicologiaforense

... è  proprio lui uno dei tanti BASTARDI SENZA GLORIA: bombardati di stimoli, ma sempre più isolati nel loro mondo fantasmatico. Uomini che si affidano al caso per sfuggire a qualsiasi responsabilità. Individui bastardi, complicati e accecati dall'invidia. Disposti a uccidere per dominare. Uomini abbruttititi dall'assenza di valori e dalla smania di potere...

Quentin Tarantino ha fatto con «BASTARDI SENZA GLORIA» il suo film sinora più bello. Sono storie di  guerra accontate attraverso citazioni e stereotipi del cinema americano ed europeo sul tema (A NEMICO CHE FUGGE PONTI D’ORO, ecc… ), evocate come un seguito di ideogrammi filmici, pure immagini depositate e recuperate con uno struggimento profondo. La semi-parodia è buffa e insieme toccante, suscita divertimento e insieme emozione, nostalgie: una riuscita rara, con brani entusiasmanti. All'inizio un capo nazista entra calmo, compìto e cortese nella casa d'un agricoltore in campagna. Siede amichevolmente al tavolo, conversa amabilmente in francese con il padrone di casa, beve latte, fuma, compila elenchi con cura burocratica, formula complimenti: e fa ammazzare tutta la famiglia, comprese le figlie che s'erano nascoste. Una soltanto si sottrae alla morte,fugge a Parigi dove gestisce un piccolo cinema con l'aiuto di un proiezionista nero e prepara attentati antinazisti. Nella  seconda  parte BRAD PITT, ufficiale americano coi baffetti alla Clark Gable, mette insieme un gruppo vindice di militari americani ebrei per azioni di guerriglia, incluso il tagliar via lo scalpo ai tedeschi, come i pellerossa nei vecchi western. Una sera in trattoria, alla presenza della doppiogiochista diva del cinema tedesco DIANE KRUGER, uno scontro sanguinoso tra nazisti e antinazisti nello spazio angusto porta la morte. E poi il progetto di dare fuoco al cinema dove si ritrovano le gerarchie naziste (Goering, Borman) per una serata di gala, i proiettili estratti con le dita da una coscia ridondante, le corse, il rischio, i disastri della guerra. Tarantino afferma d'essersi rifatto a un film italiano di serie B del 1977, «Quel maledetto treno blindato» di Enzo G. Castellari (titolo americano, appunto «Inglourious Bastards»), ma i due soggetti non sono neppure minimamente somiglianti: e la quantità di film di guerra che hanno prestato al regista immagini e atmosfere è molto più vasta. Magnificamente girato, montato, musicato, «Bastardi senza gloria» è ammirevole, molto molto commovente.

 
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DIVORZIO, SEPARAZIONE, BAMBINI DIVISI, POTESTÀ PARENTALE, AFFIDO CONDIVISO, GENITORI SENZA QUALITÀ,

Post n°7636 pubblicato il 29 Agosto 2013 da psicologiaforense

Dai figli non si divorzia, scenari della genitorialità, figli miei, figli tuoi, il bambino conteso, l'affidamento della prole....

GENITORI SENZA QUALITÀ

 

Come tutti  sanno   il genitore (separato o meno) è chiamato all'impegno di svolgere ben determinate  funzioni genitoriali (funzione protettiva;  affettiva; regolativa genitorialenormativa; predittiva; significante; rappresentativa e comunicativa).

Cio' posto, che cosa si intende per "genitore senza qualità" ?


Quel padre o quella madre che:

-   non ha la capacità di distinguere i propri bisogni da quelli dei figli e di anteporre le esigenze di questi ultimi ai propri desideri riuscendo a considerare i figli persone separate e distinte;

-  non sa superare il divario tra il voler bene ai propri figli e il volere e fare  il bene dei propri figli;

-  non può o non sa garantire ai figli cure emotive appropriate alla loro età (creare e mantenere sentimenti di autostima nei figli dando loro fiducia, feedback positivi e fornendo esperienze graduate in cui possano dimostrare le loro abilità. Prestare un ascolto attivo ed empatico. Insegnare ai figli a leggere i propri segnali emozionali e ad interpretarli, ecc…); 

 

 
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MOSTRA DEL CINEMA, VENEZIA, CLOONEY, SHOW MADE IN USA, «NIENTE POSTO PER LE MIE MUTANDE»,FOTONOTIZIA

Post n°7634 pubblicato il 29 Agosto 2013 da psicologiaforense

Come previsto. Lo show è lui, lo show è l’America. L’arrivo di George Clooney al Lido ha scaldato la Mostra del Cinema che oggi ha la sua prima giornata ufficiale, dopo la preapertura di ieri. Camicia a righe, giacca scura, capelli brizzolati alla Clark Gable, George ha riempito la conferenza stampa...

70° Festival del Cinema di Venezia: George Clooney, Sandra Bullock, Eva Riccobono aprono la rassegna

 

 

 
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MIA RICERCA, RAGAZZI E SENTIMENTI, BLOG, BLOGGER, ROMANTICISMO, BUONSENSO, I POST DELL'AMORE, FATE, PRINCIPI E RANOCCHI

Post n°7633 pubblicato il 28 Agosto 2013 da psicologiaforense

BLOG, BLOGGER:  parole d'amore adolescente, estatico: “Ho scritto il suo nome su un albero morto, il suo nome era così bello che l'albero è risorto”. Oppure, con più disincanto: “La ragazza con cui sono stato fino all'ora di colazione non era gran che: Marina, 17 anni, di Brescia, ma almeno non sono rimasto solo come un pirla”. Oppure, felice: “Finalmente! Ho trovato il mio lui: è splendido, spagnolo, di Sevilla... Eppure, come si può essere cretine come me? Come si può essere così fuori per uno che sta solo a 3000 km da qui e che al momento potrebbe essere a letto con altre cinque contemporaneamente?”. Oppure, sofferente: “Ho pianto all day, non mi sono mai sentita so male, piango, piango, ma poi cosa ho risolto? La vita per me non ha più senso”.

L'AMORE NECESSARIO... DECLINATO NEI BLOG

"NON C'E' IO SENZA TE "

Il blog è lo specchio di un linguaggio di gruppo, è  mezzo d'espressione giovanile che sa evidenziare  i momenti fatali: “Il primo giorno che l'ho visto è stato un incontro magico che non dimenticherò mai”. Le incertezze: “Ora sono qui che scrivo per chiarire un pò la mia situazione. Mi piace un pò Marco, ma niente di particolare. Mi piace anche Carlo, ma anche Franco. E nessuno però mi piace proprio tantissimo. Non mi interessa qualcuno in particolare o meglio mi interessano tutti in modo particolare”; “Ci provavano insieme (due ragazzi)... poi ho scelto F. Non me lo sono fatto, ma lui ha fatto la piovra e poi ci siamo baciati. Stop. Spero che la cosa finisca qui e non girino strane voci”. L'impossibilità amorosa: “Ero innamoratissima di R., era un omosessuale, io non avevo problemi perchè era così... solo che quando ami una persona, almeno io, sento il bisogno di averla tutta. Era un rapporto poco possibile... allora mi sono detta, proviamo a cambiare di netto questa situazione, a stare con una persona più normale, più borghese e mi sono messa con N... ma una parte di me era sempre legata a R...”; “Stare nella stessa classe con Lucilla è una sofferenza: finchè non la vedo, vabbeh, ma poi è un casino perchè con la scusa dell'amicizia mi racconta tutto quello che fa con Marco... l'inizio della primavera è deleterio, Lucilla si mette delle mini vertiginose...”. Ancora, le paure dell'abbandono: “Lui è una persona fantastica, ha due labbra irresistibili, il solo pensiero che forse in futuro qualcun'altra possa baciarle mi fa letteralmente impazzire... Lui è mio! Ma per quanto? Per molto? Io spero per sempre... ma si stancherà di me presto...”. La mancanza d'autostima: “Mi sento orribile, grassa, brutta... che schifo di donna che sono”; “È un enorme segno di crisi... Sudo, studio per la matura, ma lui non me lo scordo. Merda”. La volubilità: “Che palle, Luisa mi continua a scriver lettere per capire come mai l'ho mollata. Italiano lo studio con G. ma non è ancora successo niente, nonostante i suoi abiti praticamente estivi...”.

 
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CULTURA, STORIA, CORSI E RICORSI DEL LITIGIO, I MASCALZONI DELL'ANTICA ATENE,

Post n°7632 pubblicato il 28 Agosto 2013 da psicologiaforense

Tenere passioni e amori di strada, bande di giovinastri scatenati e liti per una ragazza,  delinquenti,    mascalzoni,  canaglie,  manigoldi,  lestofanti; ma, anche, usurai,  borseggiatori,   cinici evasori e falsi invalidi…. Non è Roma, Milano, Torino, Padova di oggi, ma la antica Atene rivisitata con precisione storica e ironia….


CRIMINALITA' SENZA TEMPO

Se da Antifonte a Demostene si scava  per cogliere la vita spicciola, il “quartiere” e il senso dello Stato, l'egoismo o l'altruismo nella  civiltà ateniese  si scopre un ampio materiale molto documentato  che ci rivela l'equivalente delle nostre giornate, dei nostri problemi, della vita che ci scorre intorno. C'è di tutto. Il lestofante che corrisponde all'attuale truffatore di compagnie assicuratrici, con la nave dolosamente affondata per riscuotere un risarcimento. C'è l'evasore fiscale che scappa da una finestra e per i tetti pur di non farsi acciuffare dal fisco dell'epoca. Ci sono le liti amorose, il primo “pentito” perseguitato dai traditi, ma anche la guerra familiare contro quella che oggi sarebbe una volontà di aborto, ci sono pudori e rivalse, tensioni e ironie di un'epoca. È un viaggio nei colori della cronaca, dalla rosa alla bianca, dalla nera alla gialla, con un presunto delitto per il quale non si trova il cadavere…. In fondo, il progresso non ci ha rovinati così tanto. Anche se il finto invalido di Atene era uno e oggi ne vediamo plotoni interi. Una volta c'erano i singoli, oggi, nell’era informatica,  è una professione.

 
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SCHOPENHAUER, TRA PUBBLICO E PRIVATO, CULTURA, SCIENZA DELLA VITA, MISERIA E ONORE,

Post n°7631 pubblicato il 28 Agosto 2013 da psicologiaforense

.... in queste e in altre circostanze, l'onore si rivela al tempo stesso vincolo e potere di liberazione, mantenendo ancora oggi inalterata la sua forza.




UNA QUESTIONE D'ONORE

 L'ONORE privato di un uomo è l'opinione altrui che egli sia assolutamente probo, cioè  rispetti realmente tutti i diritti degli altri, e che quindi non si servirà mai di mezzi scorretti o illeciti per ottenere proprietà o altri vantaggi, non si permetterà  nessuna forma di raggiro o di ricatto, manterrà  la parola data e onorerà gli impegni assunti.  Egli perde il suo onore non appena si scopre che anche in un solo caso ha agito contro questi principi: perciò basta una qualsiasi condanna penale per privarlo dell'onore. Sia la calunnia sia la riprovazione pubblica intaccano l'onore, ed è per questo che la legge lo tutela da simili eventualità mediante norme contro la calunnia, la diffamazione, l'ingiuria. L'onore pubblico è l'opinione generale degli altri secondo la quale colui che ricopre una carica pubblica possiede davvero tutte le qualità a ciò necessarie. Quanto più vasta e importante è la sfera d'influenza di un uomo nello Stato - cioè quanto più elevata e influente è la posizione che occupa - tanto piu' alta dev'essere l'opinione sulle capacità intellettuali e sulle qualità morali che lo rendono idoneo a essa; tanto maggiore, perciò, è il grado d'onore che egli possiede, di cui sono espressione sia i suoi titoli, ordini, eccetera, sia il contegno sottomesso che gli altri tengono nei suoi confronti. Arthur Schopenhauer (da L'arte di farsi rispettare, a cura di F. Volpi, Adelphi, pp. 92,). 

 
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DIECI PASSI DI TWERK, FOTO, T COME TWERK, SENSI, MENTI, PASSIONI, SENTIMENTI, SESSO, SENSUALITA', TRASGRESSIONE, GIF

Post n°7630 pubblicato il 28 Agosto 2013 da psicologiaforense

Una performance che ha fatto letteralmente impazzire il pubblico del Barclays Center e che resterà nella storia per il “twerk”, il suggestivo passo hot... Da Miley Cyrus a Rihanna passando per Madonna. Tutte le star sono pazze per il nuovo ballo dalle origini africane. In cosa consiste? Semplicemente nell'agitare il sedere.



LA SESSUALITA' COME BALLO

 Un ballo sensuale  grazie alla quale si può armonicamente soddisfare non soltanto le pulsioni del corpo e del sesso, ma anche le ragioni del cuore. E' una  sessualità primitiva accompagnata da sensibilità musicale, emotività e passionalità trasgressiva  che   ci mette in contatto con la nostra comune animalità. Ed è un ballo che per tutto questo ha scandalizzato gli Stati Uniti quando ha fatto irruzione sul palco degli Mtv Video Music Awards ma le star più turbolente della musica mondiale sembrano non poterne più fare a meno. Stiamo parlando del "twerk", una danza very hot che consiste nell'agitare ai quattro venti il sedere.

Una dimostrazione l'ha data Miley Cyrus proprio sul palco degli Mtv Awards, ma anche Madonna, Rihanna e Beyoncé non sono immuni al fascino della commistione tra "twist" e "jerk" (che significa "girare", "scuotere").Il twerk non è, però, una novità nel mondo della musica: nella cultura hip-hop ha debuttato negli anni '90, salvo poi diventare prerogativa degli strip club di Houston e Atlanta. Le sue radici, però, affondano in Africa e Jamaica.


 
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LA VIGNETTA DELLA NOTTE, ATTUALITA', DI GIORNO IN GIORNO, COMMUNITY, BLOG, BLOGGER,

Post n°7629 pubblicato il 28 Agosto 2013 da psicologiaforense

 
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PICCOLI BLOGGER CRESCONO

Post n°7627 pubblicato il 27 Agosto 2013 da psicologiaforense

Prima regola non prendiamoci sul serio, seconda regola evitiamo il vittimismo, terza regola se è possibile scriviamo senza essere volgari e triviali....

 

LE PIANTE NON CRESCONO TIRANDOLE PER LA CIMA

 
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